Regione/ Bando di pubblica utilità, M5S: “Avviso generico e illusorio, una presa in giro ai danni dei cittadini”

nota stampa dei portavoce M5S in Consiglio regionale

La Regione ha pubblicato un bando generico e illusorio da 1 milione 750 mila euro, aperto a tutti i licenziati del Molise, ma privo di parametri di selezione e senza garantire adeguata copertura. A inizio ottobre il MoVimento 5 Stelle ha presentato una mozione per annullare in autotutela l’avviso pubblico procedendo all’emanazione di un nuovo bando o, in alternativa, a sospenderne l’efficacia rettificandolo. Un atto bocciato oggi con miopia politica e amministrativa da Toma e dalla maggioranza consiliare, peraltro in assenza dell’assessore preposto, Luigi Mazzuto, assente ancora dall’Aula nel giorno della discussione su una misura, forse l’unica, firmata da lui. In questo modo la Giunta conferma la presa in giro a centinaia di cittadini.

L’avviso dovrebbe dare la possibilità a chi ha perso un’occupazione di svolgere lavori di pubblica utilità per conto dei Comuni, lavori di sei mesi, prorogabili di altri sei, per un compenso mensile di 600 euro circa su varie materie: valorizzazione di patrimonio ambientale, patrimonio pubblico e beni culturali, allestimento e custodia mostre, riordino di archivi, recupero di lavori di tipo tecnico o amministrativo, attività ausiliarie di tipo sociale. 
Peccato che è un bando frettoloso, generico, non concertato con i destinatari e, lo ripetiamo, senza parametri di selezione. Manca un schema di punteggio e quindi mancano le modalità in base alle quali scegliere i progetti (e i Comuni) ammessi al finanziamento. 

E poi i numeri. Seguendo i parametri dell’avviso, il conto totale degli ex lavoratori assumibili è 2.465 persone per un totale di 17 milioni di euro. Peccato che le risorse disponibili (al momento 1 milione 750 mila euro) riescono a soddisfare solo 270 persone. L’avviso, infatti, è diretto a quanti sono stati licenziati in Molise a partire dal 1° gennaio 2008, una genericità che unita agli altri dubbi, rischia di esporre la Regione a centinaia di ricorsi. 

E non ci si venga a dire che con la nostra mozione avremmo perso tempo nei confronti degli ex lavoratori, perché con questo bando li stiamo danneggiando e perché la nostra mozione è datata 5 ottobre. Se ne avessimo parlato allora, adesso avremmo risolto il problema e avremmo difronte un bando serio e soprattutto più rispondente ai problemi concreti di tanti cittadini.”

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