Regionali/Antonio Tedeschi: Perchè Costruire Democrazia

Manca meno di un mese alle elezioni regionali in Molise e intendo esprimere alcuni miei pensieri su quello che si prospetta essere uno confronto politico cruciale per il Molise e sul perché ho scelto di aderire al movimento civico Costruire Democrazia. – afferma il candidato Antonio Tedeschi.

Costruire Democrazia è un movimento formato da un gruppo di persone che hanno una visione molto chiara e ampia del futuro del Molise, una strategia politica concreta con un programma ben definito che intende dare una svolta completa alla nostra Regione e ridare rappresentanza ai cittadini.

Quest’ultimo può essere riassunto nei seguenti punti, i capisaldi del nostro manifesto politico:

RIPRISTINARE IL DIRITTO ALLA SALUTE, MOLISE E MOLISANI NEL MONDO, PIANO DI SVILUPPO REGIONALE 2023-2028, TUTELARE E PROMUOVERE I BENI PUBBLICI, PIANO STRAORDINARIO DI INVESTIMENTO SUI BORGHI, PIANO DI RISTRUTTURAZIONE AMMINISTRATIVA, OPERAZIONE VERITÀ.

Una proposta creata da una squadra di professionisti, un team che lancia una sfida per attuare la vera ristrutturazione della nostra Regione. Ecco perché ho scelto di tornare in campo, spinto dalla passione che ho per la Politica coadiuvato e circondato da persone autentiche.

Nei due anni trascorsi in consiglio regionale ho dato tutto me stesso impegnandomi solo per fare qualcosa di buono per il nostro povero Molise e i fatti lo dimostrano. Tuttavia, lungo la mia strada ho trovato ostacoli che si presentavano man mano che la mia attività e le mie proposte si stavano concretizzando. Mi riferisco al Reddito di Residenza Attiva ma soprattutto all’accordo di confine per il ripristino dell’emergenza-urgenza del SS. Rosario di Venafro. Sembra surreale ma voler riaprire un ospedale, farlo diventare un punto di riferimento per un’intera area mi è costato caro. Come molti già sanno ho attraversato tre anni di ingiustizia politica e giudiziaria ma quando la verità esiste bisogna perseverare perché prima o poi viene a galla. La Cassazione infatti mi ha riabilitato in consiglio dopo un’estenuante battaglia, ma coloro che mi avevano estromesso (calpestando la Costituzione) sono riusciti, attraverso manovre inqualificabili, a pilotare nuovamente il mio reintegro e a escludermi ancora. E questo, ripeto, perché ho lottato con forza affinché un ospedale tornasse a svolgere la propria funzione, ovvero quella di garantire il diritto alla salute. I cittadini hanno il diritto di saperlo.

Ho scelto quindi di allearmi con persone con la schiena dritta. Il discorso non verte su una coalizione o meno, la realtà ci ha mostrato che in questo centrodestra ci sono dei personaggi che stanno distruggendo il nostro territorio. Allora chiedo a tutti con quale coraggio possiamo eleggere questi soggetti che hanno depauperato l’intero Molise, hanno smembrato la sanità, il lavoro e il tessuto sociale con l’obiettivo oramai raggiunto di allontanare le persone dalla ‘Cosa Pubblica’? E sottolineo che non è per le ingiustizie politico-giudiziarie e le sofferenze subite, non è per avermi negato di rappresentare i Molisani per tre anni, non è per rancore che adesso ho scelto di essere contro di loro. Sono convinto che sia stata la peggiore classe dirigente che abbiamo mai avuto in questa regione e il candidato presidente Roberti si ritroverà tutta questa zavorra sulle sue spalle carica anche di un conflitto d’interessi enorme. Perché chi è stato capace di commettere simili gesti politici e amministrativi, cioè di fermare una sola persona che ha combattuto per mettere in condizione i medici e tutti i sanitari di salvare tantissime vite di un’intera comunità, è capace di fare tanto altro e i fatti lo dimostrano. Ho la fortuna di vivere con il mio lavoro che mi consente di andare avanti con dignità e uso la politica per fare e tutelare gli interessi di tutti. Allora chiedo a tutti: Il vero coraggio, la vera scelta coraggiosa è quella si stare contro il sistema o continuarlo ad alimentarlo? Io ho scelto la prima e credo che tantissimi molisani vorranno liberare questa regione una volta per tutte.

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