Politica/ Assemblea regionale PD, Carriero: “Un congresso non più procrastinabile”

Riceviamo e pubblichiamo

Politica, congressi ed elezioni.

Quanti rebus da sciogliere in questo periodo, tutti legati alla condizione politica che appare, oggi più di ieri, incerta, ingarbugliata, appannaggio di alcuni e senza una bussola ideologica da seguire. Ecco, oggi è così, senza un leader vero che possa aiutarci ad uscire dalle sabbie mobili in cui siamo sprofondati dopo la devastante e divisiva gestione renziana. Certo ora qualcuno abbaierà alla luna dicendo che a seguito delle elezioni comunali molisane il centrosinistra è vivo e vegeto. Forse è così, o forse no! Infatti tutti gli addetti ai lavori son ben consapevoli che le amministrative sono il risultato di accordi, gestioni, commistioni ed ogni altra cosa che certo non è il frutto di Politica (si, quella con la P maiuscola). Basta leggere alcune liste, e gli eletti con più consensi, per capire che trattasi di meri giochi di uno pseudo potere da esercitare nelle proprie comunità. Ovviamente gli auguri ai nei Sindaci ed agli eletti è d’obbligo, ma l’augurio più sincero è proprio per le loro comunità, affinché finalmente la Politica torni al servizio dei cittadini e non ad uso e consumo personale del “politico” di turno.  Il 16 giugno prossimo ci sarà l’Assemblea regionale del PD Molise. Era ora, dopo lo scarso confronto, a dispetto delle regole statutarie, messo in campo in questi quattro anni dalla segretaria Fanelli. Già, una segretaria che ha pensato solo alla sua sopravvivenza e non certo a quella del PD, che ha mandato a ramengo ogni regola, che ha ragionato sempre e solo con uno sparuto numero di fedelissimi, oggi ridotti all’osso, sbagliando ogni azione politica, mancando ogni tema importante per questa Regione, perdendo negli anni varie amministrative, le politiche e le regionali (se non per la sua elezione in Regione), facendo si che il PD divenisse un fritto misto a seconda della opportunità di qualcuno che, come ripeto da sempre, usa il partito come un taxi. E si prosegue, diabolicamente, nel non discutere e preparare l’Assemblea in modo corretto – a partire dal tesseramento e da chi ha, o avrebbe, diritto di voto – dove bisognerebbe decidere cosa fare nei prossimi giorni, visto che la Fanelli arriva dimissionaria (seppur “congelata”, poverina forse non gli basta la “coperta” quale consigliere regionale e sindaco ancora non dimissionario) e, soprattutto, fuori tempo massimo per il congresso regionale. Infatti, si doveva svolgere lo scorso ottobre, ma lei ha chiesto ed ottenuto una proroga (fino a giungo 2018) in virtù delle politiche e delle regionali.

Un congresso, dunque, non più procrastinabile. Ma su che basi? Con quali strumenti, con quali idee? Cosa ci racconteranno in Assemblea sabato prossimo? Forse qualcuno pensa che vi sia bisogno di un “Direttorio” (visto che non ci sono Vice Segretari in carica, causa dimissioni) costituito da rappresentanti delle tre Federazioni? E se si, chi decide chi e cosa?Dopo anni di silenzio, diabolicamente voluto, nelle sedi individuate da Statuto per il confronto, la discussione, le proposte e le scelte di partito, sabato sarà il giorno della rinascita del PD? Ed in questo direttorio ci sarà anche – giocoforza – l’Ufficio di Presidenza attualmente eletto dall’Assemblea e che certo non risulta dimissionario?

Mi sembrerebbe il minimo sindacale se proprio dovessimo procedere con questo direttorio fantomatico, anche per traghettare il partito verso il nuovo congresso il più velocemente possibile.

Il Vice Presidente Ass. reg,le PD Molise

Costanza Carriero

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