“Molise Domani non parteciperà alla prossima competizione elettorale regionale”

Per spiegare le ragioni di una scelta difficile, ma inevitabile, dobbiamo evidenziare che la prima versione del progetto “Molise Domani” fu presentata il 16 settembre 2017, presso il Battello Ebbro di Termoli, da un gruppo di cittadini di questa Regione, lavoratori, professionisti, pensionati, che, amando la terra in cui sono nati, decisero di fare qualcosa di concreto per essa.

Per anni, con il contributo di associazioni presenti sull’intero territorio regionale, abbiamo lavorato all’approfondimento e alla condivisione di un progetto concepito per cambiare il Molise e non per ottenere qualche postazione nel palazzo. Le ragioni che hanno indotto persone della società civile, moltissime delle quali mai impegnate in attività politiche, ad impegnarsi per contribuire al rilancio economico e sociale della nostra Regione, nasce dalle drammatiche vicende vissute dalle istituzioni regionali in questi ultimi anni che avevano fatto maturare in noi
la convinzione di dover portare i nostri valori, i nostri progetti e il nucleo di nuova classe dirigente nel cuore stesso della Regione Molise.

Nella consapevolezza che, solo raggiungendo il governo della Regione attraverso libere elezioni, sarebbe stato possibile promuovere il cambiamento indispensabile a frenare il suo apparente inarrestabile declino, abbiamo, per questo, intessuto un dialogo con il PD, i 5Stelle, la Sinistra e i Verdi. Alla coalizione progressista abbiamo presentato, sin dall’inizio dei colloqui, le nostre elaborazioni e, allo stesso tempo, abbiamo prospettato l’esigenza inderogabile di interrompere le deteriori pratiche consociative che hanno logorato il Molise e offuscato il futuro dei suoi cittadini.

Gli apparenti generosi riconoscimenti, inizialmente riservati alle nostre proposte, sono svaniti quando si è passati alla definizione dei criteri per la scelta del candidato alla presidenza della Regione. In quella occasione, dopo un finto confronto democratico, intriso di trabocchetti e vecchie liturgie politiche, i nostri interlocutori hanno stabilito che solo i così detti “politici” con esperienza nelle istituzioni pubbliche avrebbero avuto il diritto di ambire a tale carica. La nostra proposta di candidare un esponente della società civile, in linea con quanto era successo a Isernia, a Verona e da ultimo a Udine, è stata ritenuta, in buona sostanza, irricevibile dai nostri interlocutori, in particolare dai dirigenti dei principali partiti politici della coalizione. Sulla base di questi criteri, il nome di Domenico Iannacone, esponente non del nostro movimento
ma di tutta la società civile, che per anni e anni ha mostrato nel suo lavoro coerenza morale, intelligenza sociale, passione politica e grandi competenze, non è stato accettato dal tavolo delle forze progressiste senza alcuna motivazione plausibile, se non quella di non appartenere alla privilegiata élite dei così detti “politici”.


In questo modo una parte significativa del valore aggiunto veicolato dal civismo che Molise Domani largamente rappresenta, è stato cancellato e con esso la speranza stessa di cambiamento. È appena il caso di esplicitare che non abbiamo nessuna preclusione personale verso il Sindaco di Campobasso Roberto Gravina al quale abbiamo manifestato la nostra diponibilità a stabilire un dialogo costruttivo sui programmi e, allo stesso tempo, ribadito la nostra determinazione a non rinunciare a quei valori, emblemi di sincera volontà di rinnovamento, quali la discontinuità e la rottura con i costumi, con i metodi e con gli ondivaghi personaggi politici del recente passato. Valori che, nei fatti, non hanno trovato riscontro all’interno della coalizione di centro-sinistra. Infatti, un segnale forte, in questa direzione, sarebbe stato la individuazione di un candidato presidente che, fuori dagli usuali schemi dei partiti, rappresentasse tutti quei cittadini che, disillusi dalla consueta e talora stucchevole offerta politica, fosse in grado di ergersi a garanzia del cambiamento, riguadagnando la loro fiducia e riportandoli al voto con una proposta nuova e credibile.

Tuttavia, pur riconoscendo che la scelta di un politico già attivo nelle istituzioni è del tutto
legittima, prendendo atto che le scelte compiute hanno visto rigettato non solo la nostra proposta di candidatura ma, con essa, la nostra complessiva proposta politica e quindi la ragione stessa del nostro impegno in questa tornata elettorale, abbiamo deciso, di conseguenza, di non presentare la lista di Molise Domani alle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio regionale.

Con qualche rammarico, per non essere stati in grado di far diventare patrimonio comune della coalizione di centro sinistra la volontà di cambiamento profondo che Molise Domani aveva chiesto a nome e per conto della società civile di questa Regione e della quale sarebbe stata espressione, interprete e garante un candidato presidente da essa proveniente, senza acrimonia, Molise Domani torna a svolgere le sue attività sul territorio, con l’impegno e la passione civile di sempre.

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