Legge finanziaria e bilancio, Frattura: la Regione cambia passo

Frattura 2La Regione Molise cambia passo grazie a un bilancio che incardina nella razionalizzazione e nel contenimento della spesa pubblica il rilancio dell’economia territoriale. Tagli e risparmi, praticati e da praticare, tutti a beneficio del miglioramento della qualità della vita dei cittadini e delle imprese del Molise. La maggioranza di centrosinistra dà forma, contenuti e avvio alla rivoluzione dei conti pubblici tra trasparenza e controlli. Il lavoro condotto nel primo anno di governo per mettere ordine in una confusione generale, certificata con rilievi precisi dai tecnici della Ragioneria dello Stato per conto del Ministero dell’economia e dai giudici della Corte dei conti, arriva al punto di svolta: parte la nuova stagione, diversa per modus operandi e per obiettivi. Nella speranza che tutte le forze presenti in Consiglio regionale vogliano dare il loro contributo, archiviando per sempre veleni e contrapposizioni di parte.

La nuova programmazione economico-finanziaria, come il nuovo bilancio della Regione Molise, approvati al termine di un importante percorso di confronto e costruzione condivisa, hanno il loro perno nella nuova concezione politica che contraddistingue un modo di amministrare radicalmente diverso rispetto al passato.

Quattro, i principi guida che hanno segnato e segneranno ogni nostra scelta: trasparenza, condivisione, semplificazione, controllo. Questi elementi hanno ispirato la nostra legge finanziaria: la trasparenza nella scrittura delle nuove regole contabili, la condivisione nella governance allargata della finanza pubblica a livello territoriale e la semplificazione nella garanzia dei tempi certi per l’attuazione degli impegni e nel sistema dei controlli sicuramente rafforzato anche da noi rispetto a quanto puntualmente è stato contestato a livello centrale con un verdetto impietoso sul passato: disallineamenti tra stanziamenti di spesa del bilancio di previsione e vincoli del patto di stabilità, progressivo peggioramento della situazione economico-patrimoniale delle società partecipate e mancata corrispondenza tra debiti e crediti reciproci nei bilanci societari e in quello regionale, nonché violazione delle norme relative all’evidenza pubblica per personale e acquisto di beni e servizi. Tra le criticità osservate ancora l’illegittima sottoscrizione di contratti derivati che hanno generato indebitamento per la Regione, il mancato esercizio del controllo analogo sulle società in house e la violazione delle norme relative all’acquisizione di beni e servizi. E ancora così per il reclutamento del personale, il ricorso all’indebitamento per finanziare spese correnti e non spese di investimento e, per finire, l’anomalo utilizzo dell’anticipazione di cassa, non rilevabile all’interno dei documenti contabili. A tutto questo abbiamo posto rimedio, mettendo un punto con impegno e serietà.

Con un enorme sforzo abbiamo ricostruito il consuntivo 2011 e 2012 per arrivare al giudizio di parificazione resoci dalla Corte dei Conti. Abbiamo avviato il percorso verso l’armonizzazione contabile che ci consentirà di uniformarci alle Regioni più virtuose. Non ci ritroveremo più ad assumere impegni che non hanno capienza nel patto di stabilità. Non ci ritroveremo più a impegnare risorse senza avere certezza della copertura.

Questa idea di correttezza amministrativa ha permesso al governo regionale e alla maggioranza già in un solo anno di superare gli 11 milioni di euro di economie: abbiamo ridotto la spesa corrente, abbiamo lavorato per la semplificazione di tutta l’architettura istituzionale regionale finalizzata alla riorganizzazione del Sistema Regione Molise. In campo misure semplici eppure importanti, dalla cancellazione definitiva di attività non prioritarie passando per il monitoraggio costante e continuo delle misure di risparmio adottate fino alla vendita degli automezzi di proprietà della Regione. Così per rispondere con la massima trasparenza a tutti i cittadini.

Abbiamo razionalizzato l’uso degli immobili, operazione che ci ha garantito quasi un milione di euro di risparmi sui fitti e sulle spese di gestione delle sedi in locazione.

La nostra gestione risponderà a efficacia, efficienza ed economicità. A cominciare dai dirigenti e dal controllo della produttività delle figure apicali delle varie strutture regionali: non ci saranno più premialità elargite senza corrispondenza al merito, come non ci saranno più direttori generali degli enti con indennità più onerose di quelle corrisposte ai direttori d’area della nostra amministrazione. Abbiamo accorpato e accorperemo organismi complementari con funzioni molto spesso analoghe, se non identiche, via poi gli enti privi di finalità strategiche. Questa filosofia nel solo 2013, rispetto all’anno precedente, ci ha consentito di risparmiare oltre un milione di euro nelle governance delle partecipate, attraverso il coinvolgimento dei dirigenti regionali e l’azzeramento dei cda a favore della nomina dell’amministratore unico.

A queste misure di contenimento e razionalizzazione, affianchiamo misure per la competitività del nostro territorio. Il nostro bilancio e la nostra legge finanziaria non rispondono solo a logiche di risparmio, ma guardano, con forza, impegno e speranza, alla ripresa sociale, economica e occupazionale, e per questa intervengono. L’obiettivo di razionalizzare, semplificare e garantire economicità della gestione pubblica corrisponde, infatti, all’obiettivo di liberare risorse perché si possa mettere in campo una politica di rilancio della nostra economia.

Abbiamo messo a disposizione degli enti locali parte del nostro patto di stabilità per 10 milioni di euro così da consentire alle amministrazioni territoriali di pagare le imprese che vantavano ancora crediti: un modo, questo, per dare respiro al tessuto socioeconomico molisano. Liberiamo 8 milioni di euro di dotazione finanziaria giacenti sui fondi di Finmolise per due missioni: il finanziamento a interventi tesi a favorire l’accesso al credito, misura per noi fondamentale, e la promozione dell’innovazione e dello sviluppo per l’attività imprenditoriale locale.

In campo misure importanti anche per la rinascita delle attività culturali del nostro Molise: l’incorporazione della Fondazione Teatro Savoia nella Fondazione Molise Cultura comporta una spesa minore per il funzionamento delle strutture a beneficio delle attività che si potranno sostenere e realizzare.

Riproponiamo gli ecoincentivi alla conversione dei veicoli inquinanti verso carburanti con minore impatto ambientale e costi inferiori come il metano e il gpl.

Abbiamo dato una interpretazione di norme statali in materia di tasse automobilistiche regionali per assicurare l’efficiente riscossione della tassa ed evitare lunghi e inutili contenziosi tributari tra cittadini e amministrazione. Abbiamo rivisto i parametri della riscossione coattiva per tributi dovuti dai cittadini alla Regione come pure ci siamo interessati alla valorizzazione delle acque minerali. Dovuto per noi come fatto morale assicurare una dotazione finanziaria alla legge regionale 19-2010 che prevedeva un contributo per chi vive in alloggi temporanei, con particolare riferimento ai cittadini di Bonefro.

Questo, il lavoro compiuto. Il bene del Molise e dei molisani ha necessità di uno spirito costruttivo, cui tutti, maggioranza e opposizione, siamo chiamati a dare il nostro apporto. Da oggi deve essere così”.

Il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, sul bilancio previsionale 2014.

Commenti Facebook