Visto il comma 1116 della legge n. 205/2017 con cui si istituisce il Parco Nazionale del Matese, e preso atto di più comunicazioni, istanze, deliberati, diffide e/o ricorsi amministrativi, esposti giudiziari e impugnative formalizzate da Amministrazioni Locali, Provinciali, Regionali, Organizzazioni, Associazioni e Comitati, all’attenzione del Ministro dell’Ambiente e della Regione Campania oltre che di tutte le Autorità preposte comunque
interessate e/o coinvolte, la Rete delle Associazioni e dei Comitati di Campania e Molise per le ragioni esposte da ultimo nella nota del 28 giugno 2018
CHIEDE
un urgente incontro al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa per esplicitare le proprie preoccupazioni riferite all’installazione di decine di pale eoliche altamente impattanti nonché all’autorizzazione rilasciata dalla Regione Campania per un impianto di compostaggio della frazione umida di rifiuti in agro di Sassinoro (BN) alle falde del Matese e a ridosso del fiume Tammaro.
Come evidenziato nell’interrogazione parlamentare a firma degli On.li Antonio Federico e Pasquale Maglione del Movimento 5 Stelle, nella Delibera del Consiglio Provinciale di Benevento n. 02 dell’11 maggio 2018, nella Delibera del Consiglio Regionale del Molise n. 56 del 26 giugno 2018 e in innumerevoli delibere, atti o note di Enti Locali, Organizzazioni Professionali, Associazioni Ambientaliste e Forze sociali, sussiste il rischio di compromettere l’ecosistema di parte del territorio destinato a Parco Nazionale del Matese ai sensi della Legge n. 205/2017.
Consentire il completamento delle installazioni di pale eoliche altissime e con basi di cemento profonde decine di metri che affondano in un terreno carsico ricco di sorgenti d’acqua o non fermare la realizzazione di un impianto di rifiuti che insiste in un’area molto bella in termini paesaggistici, compromette di fatto gran parte delle opportunità connesse con la perimetrazione e l’attivazione del Parco Nazionale del Matese.
Spetta al Ministero dell’Ambiente, in attuazione di una legge nazionale, salvaguardare il territorio a fronte di scelte amministrative che vanno in direzione opposte assunte dalla Regione Campania.
