Il Movimento Regionale del Guerriero Sannita, ritiene la revoca della cittadinanza onoraria al Duce Benito Mussolini uno sbaglio storico.

A tal riguardo il Movimento, vuole prendere ad esempio la città di Ravenna città   decorata con la medaglia d’oro nella lotta antifascista, dove un analogo ordine del giorno sulla revoca della cittadinanza onoraria al Duce fu bocciata dal P.D., Sel, Idv, Fds, ai quali si aggiunsero i voti del Pdl  sia pure con alcuni distinguo. Il Movimento 5 stelle, pur essendo presente, non  parteciparono  al voto.

Il Sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, figlio di partigiani, a tal proposito dichiarò:” Abbiamo ritenuto che cancellare quell’errore storico non fosse giusto. E che dovesse restare : è un’occasione di riflessione sul perché il fascismo non deve tornare mai”.

Il Movimento non ha nessuna simpatia per il fascismo in quanto ideologia, tuttavia il fascismo e Mussolini fanno parte della nostra storia in modo così totale ed intimo che ancora oggi ne risentiamo per molti aspetti gli effetti culturali, rinnegare l’evidenza a parere del Guerriero Sannita, significa non fare i conti con la nostra storia e questo ci rende un popolo senza identità.

“L’Italia è un Paese   antifascista  i principi della lotta antifascista sono scritti nella nostra Costituzione. Non abbiamo bisogno di cancellare la nostra memoria, seppur a tratti drammatica. Credo che la damnatio memoriae sia un elemento di debolezza e non di forza da parte di chi la esercita”.

Queste parole sono state pronunciate dall’Onorevole del P.D. Orfini, in risposta alla paventata cancellazione della scritta “Mussolini Dux” impressa sull’obelisco sito al foro italico a Roma, risposta che il Movimento regionale del Guerriero Sannita ritiene appropriata e giusta.

Il Presidente Regionale del Guerriero Sannita Giovanni MUCCIO

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