I Consiglieri di 5 Stelle a Parpiglia: non abbiamo nessun diktat, il nostro leader è il popolo

manzo federico consIl Consigliere Parpiglia invita me e Patrizia, in qualità di rappresentanti del Movimento 5 Stelle in Regione Molise, ad evitare autocelebrazioni per questioni delle quali non abbiamo meriti: basterebbe ricordare la querelle dell’articolo 7 per rimandare al mittente questo genere di accusa. Ma a noi piace riportare le cose con dovizia di particolari e forse dovremmo iniziare, nei nostri resoconti, a raccontare anche tutto quello che succede nei Palazzi al di là del momento del Consiglio: quindi rivelare le indiscrezioni, i passi indietro, le spaccature, le divergenze di opinioni…insomma tutta quella serie di situazioni che hanno portato il gruppo del movimento a decidere di presentare l’ordine del giorno sul personale regionale.

È da precisare che, oltre ai contatti informali avuti con il personale dirigente e non della Regione Molise concordi sull’idea che la Giunta non avesse intenzione di agire nella riduzione di una spesa, avevamo la conferma di ciò dal fatto che nessuna delibera di giunta era stata presentata sulla questione alla data della discussione in Aula.Adesso abbiamo voluto sottolineare l’importanza della nostra azione perché si era creata un “empasse” sulla vicenda e si era ormai a pochissime settimane dalla scadenza degli obblighi di legge: di conseguenza il nostro ordine del giorno urgente siamo certi abbia fatto cadere le ultime remore del Governo regionale. Ci piace anche ricordare che in altre occasioni abbiamo saputo segnare la differenza rispetto all’atteggiamento volto al mero protagonismo, caratteristica della politica, specie di quella locale. Mi riferisco ad esempio alla nostra mozione sull’applicazione del D.L. 33/2012 che riguardava lapubblicità online delle Delibere di Giunta, che ritirammo non appena avemmo contezza dell’avvenuta applicazione da parte della nuova Giunta; oppure sulla gestione commissariale degli Enti Provinciali per il Turismo, che stimolammo conun interpellanza e che però, al momento della discussione, risultò già recepita dalle scelte del Governo. E ancora come dimenticare il balletto sulle Comunità montane? La nostra mozione che voleva accorpare le gestioni commissariali fu bocciata in Aula, ma qualche tempo dopo arrivò una delibera di Giunta che andava esattamente nella stessa direzione (anche se ad oggi non se ne vedono ancora gli effetti). In tutte queste occasioni non ci siamo mai sognati di “attribuirci meriti che non abbiamo”. Il Consigliere dell’IDV cerca di rincarare la dose, accusandoci di essere vittima dei “diktat del nostro leader”. Ora se il nostro leader sono i cittadini, allora siamo assolutamente rispettosi delle loro richieste, se invece il leader indicato è Grillo, allora ci dispiace comunicare che l’ultimo contatto avuto con lui risale a giugno dello scorso anno. Insomma la linea politica e di comunicazione del Movimento 5 Stelle molisano, come in tutto il resto d’Italia, è totalmente autonoma e gestita, nel bene e nel male, dalle capacità dei singoli gruppi: nessun capobastone, nessun potere forte da seguire, nessun diktat!
Meraviglia infine tutta questa passione nell’attaccare il Movimento, quando è evidente, anche ad un bambino, che la tenuta della maggioranza di centrosinistra scricchiola ad ogni passo: la questione degli stipendi, l’articolo 7, il piano sanitario, l’autostrada. Solo per citarne alcuni. E’ questo il “Molise di tutti”?
Antonio Federico

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