Greco (M5S): Elezioni regionali, il vento è cambiato e la rotta è tracciata

Decidetevi a non servire più, ed eccovi liberi! È da questa formula etica che possiamo ripartire per riconsegnare ai molisani la loro terra, la nostra regione. Sono anni che viviamo in un pantano metapolitico. La politica è andata oltre i suoi compiti e in un crescendo di onnipotenza ha occupato i gangli istituzionali del Molise, depredandolo di tutte le sue ricchezze naturali e umane.

Un territorio crivellato dall’avidità miope di una classe dirigente che ha avuto come unico obiettivo la propria sfarzosa sopravvivenza, con costi altissimi per la nostra comunità. E non ci riferiamo solo a quelli economici, seppur drammatici, ma alla cristallizzazione di un modus operandi feudale, dove il ricatto lavorativo e professionale, il cinico clientelismo, le spregevoli dinastie politiche soffocano qualsiasi crescita culturale e politica.

Hanno cercato in tutti i modi di trasformare questa nostra terra in un deserto con ogni sorta di errori e misfatti, imprese arrischiate, occasioni mancate, sprechi e miserevoli leggerezze, costringendo la nostra generazione, la mia generazione, a fuggire. Ma la loro ignoranza politica e, anche storica, non ha fatto i conti con la resilienza dei molisani. Le ultime elezioni politiche hanno dimostrato che non siamo più solo indignati, ma pronti per cambiare finalmente il futuro di questa regione.

Non temiamo le truppe cammellate che corrono a supporto dei vicerè di turno, infatti i re hanno pilatescamente già abdicato. Dalla nostra parte abbiamo la forza di un’idea totalmente antitetica alla loro, fondata su concetti quali legalità, riduzione dei costi della politica, lotta alla corruzione, trasparenza e partecipazione di tutti i cittadini molisani alle politiche che interessano il territorio, etica e giustizia.

È con orgoglio che vi dico che è arrivato il momento di alzare la testa, smettiamola di chinare il capo di fronte al potente di turno e il potente cadrà dal trono, spoglio di quella sacralità della quale si è auto investito. La politica non è e non deve essere uno status sociale da dover esibire al cospetto dei sudditi, ma l’incarnazione della passione per un servizio da rendere ai cittadini.

Se i molisani ce ne daranno l’opportunità è esattamente questo che vogliamo incarnare: l’amore e l’abnegazione verso questi principi che devono muovere l’azione politica e amministrativa di tutti noi, che vogliamo servire i cittadini, e non servirci di loro. E lo faremo pensando e agendo da “uomini liberi”.

Ma già Sandro Pertini ci aveva avvisato: “Gli uomini, per essere liberi, è necessario prima di tutto che siano liberati dall’incubo del bisogno”. In questa terra la politica si è frapposta tra i diritti e i cittadini per farli passare per gentili concessioni.

Cinque anni fa, in Piazza Celestino V, ad Isernia, dissi che in quel momento rappresentavo il fallimento di uno Stato e di una Regione, con una laurea in tasca e nessuna prospettiva per il futuro se non emigrare. Oggi, dopo cinque lunghi anni in Consiglio regionale a condurre battaglie, a studiare giorno e notte su proposte, atti, vicende giudiziarie e tanto altro, possiamo dire con franchezza che siamo pronti, che abbiamo le idee chiare e che abbiamo trascorso gli ultimi 7 anni a prepararci per questo evento, la grande rivoluzione culturale che porterà finalmente questa terra ad essere libera.

Abbiamo il dovere morale di ricucire quell’immenso strappo che anni di soprusi hanno creato tra i cittadini e le istituzioni. Per i molisani, ormai, la Regione è una cartella esattoriale verde che prova a riscuotere un bollo auto andato in prescrizione. E noi dobbiamo invertire la rotta partendo, prima di tutto, dagli interpreti di un programma credibile e condiviso insieme a questa fantastica squadra di candidati.

Mi sento di poter dire che siamo il presupposto morale per poter attuare un programma di risanamento e rilancio, perché abbiamo una qualità su tutte, quella di agire con le mani libere e un solo lobbista alle spalle: i cittadini molisani. Nessun grande procacciatore di consenso potrà ricattarci, nessuno!

Ecco perché, l’unico obiettivo che perseguiremo sarà quello di migliorare la qualità della vita dei nostri corregionali.

In questi anni abbiamo provato ad immaginare un futuro diverso per la nostra terra, e oltre ad immaginarlo abbiamo provato a tradurlo in atti e fatti. Abbiamo scritto proposte di legge per ricucire lo strappo tra cittadini e istituzioni e abbassare il costo della politica, ma le uniche risposte che abbiamo ricevuto sono state dei secchi e assordanti “no”.
Abbiamo provato a eliminare dei privilegi medievali come i vecchi vitalizi, e in quel caso, come potete immaginare, la nostra proposta di legge non è stata nemmeno considerata, non è mai arrivata in discussione in commissione.

Vogliamo restituire la Regione ai cittadini e poter attuare tutte le proposte che non hanno voluto approvare in questi anni, ripartendo dai costi della macchina politica: il punto zero. Dobbiamo parlare di tutela della sanità pubblica che non significa avversare i privati, ma evitare che la sanità privata si sostituisca a quella pubblica.
Dobbiamo tutelare i cittadini e i dipendenti del trasporto pubblico locale, che per troppo tempo sono stati umiliati.
Dobbiamo tutelare le aree interne, costrette ad un isolamento di fatto per le condizioni terribili in cui è ridotta la viabilità.
Dobbiamo tutelare i comparti produttivi come agricoltura, turismo, cultura, mettendo al centro una programmazione europea utilizzata non solo a ridosso delle scadenze elettorali ma in maniera attenta e sulla base delle esigenze reali dei territori e delle pubbliche amministrazioni.
Dobbiamo riformare il sistema della formazione professionale, mettendo in stretta relazione il mondo delle imprese con quello della formazione.

Quando un gruppo politico si pone l’obiettivo di aggregare i propri membri, non con riferimento a valori materiali, ma attraverso l’innalzamento dell’idea stessa di comunità, di appartenenza ad un valore primario come la giustizia, allora nasce l’idea di Res Publica e di politica come arte di amministrare la cosa pubblica.

Insieme alla nostra meravigliosa squadra di candidati siamo pronti perché tutto questo possa finalmente essere tradotto in fatti!

Lo dico a tutti i molisani: coraggio, è il nostro momento!

#UnFuturoEsiste
#AndreaGrecoPresidente

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