Ex lavoratori Ittierre, presentata mozione in Consiglio regionale

Favorire il reinserimento lavorativo degli ex lavoratori Ittierre, attraverso incentivi alle imprese a valere sulle risorse contenute nel prossimo avviso pubblico, che la Regione Molise emanerà a sostegno del comparto tessile, in attuazione della delibera di giunta 185/2019. 

È questo il cuore della mozione – prima firmataria il capogruppo Pd Micaela Fanelli- presentata ieri in Consiglio regionale, nel corso della discussione sul futuro delle maestranze Ittierre. Per velocizzare i tempi, che avrebbero spostato troppo in avanti la discussione in aula, la mozione consiliare è stata seguita da una lettera indirizzata al Presidente Toma e agli Assessori Cotugno e Mazzuto. 

Nello specifico, i Consiglieri Fanelli, Facciolla, Iorio, Scarabeo, Calenda, Greco, Nola, Manzo, De Chirico, Fontana e Primiani hanno chiesto alla Giunta regionale, a seguito dell’indirizzo assunto con DGR 185 del 28 maggio 2019 “Avviso pubblico – scheda intervento – Area tematica sviluppo economico e produttivo – FSC 2017/2020”) di utilizzare i 5 milioni di euro previsti per il comparto tessile per garantire il reinserimento lavorativo degli ex Ittierre, destinando i fondi alle imprese che decideranno di assumere le ex maestranze Ittierre, già formate e titolari di tutte le competenze necessarie, favorendo altresì la loro uscita dal regime di ammortizzatori sociali e rendendo loro la dignità di un lavoro stabile e giustamente retribuito. 

Secondo i Consiglieri firmatari, infatti, l’avviso potrebbe essere finalizzato specificamente alle imprese che chiedono l’incentivo impegnandosi ad assumere ex lavoratori ovverosia – in subordine – aperto a tutte le imprese che intendono investire nel tessile, ma dando un punteggio prioritario significativo a quelle che assumeranno ex lavoratori Ittierre e in ragione del numero degli stessi. Formalmente, inoltre, potrebbe essere necessaria una nuova delibera o unicamente una puntualizzazione con l’inserimento di criteri di priorità attualmente non previsti nella “Scheda intervento”. 

Solo così, conclude Micaela Fanelli, il secondo punto della relazione discussa ieri in Consiglio, che impegna moralmente e politicamente l’intera Assise e l’intera Istituzione regionale, e che riguarda un orizzonte di lavoro degno, troverebbe una corretta attuazione: al di là dei formalismi, sarebbe una concreta, immediata e significativa risposta!

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