Ex Lavoratori ARPC Molise: cosa pensano Frattura e Petraroia del trattamento discriminatorio riservatoci?

Con stupore abbiamo appreso dalla stampa la notizia inerente la pubblicazione della determina dirigenziale n. 309 del 30 Giugno 2014 con la quale, senza un preventivo confronto con il consigliere regionale delegato alla Protezione Civile e con le Organizzazioni Sindacali, è stata esteso il monte ore, portato da 18 a 30, in favore di sette dipendenti con contratto determinato part-time in forza alle attività di ricostruzione post-sisma. Una scelta questa che penalizza ulteriormente i 100 professionisti che dal 31 Gennaio scorso sono senza lavoro, pur avendo superato con successo una procedura concorsuale. Sarebbe stata infatti una soluzione più logica e di buon senso l’assunzione di altre persone attingendo dalla graduatoria scaturita dal concorso. E invece si continuano ad adottare scelte in modo arbitrario e senza tenere conto del contesto di crisi devastante che interessa il Molise.
Evidentemente non è bastata la dimostrazione di forza di oltre 5 mila persone che, in occasione della Marcia per il Lavoro promossa da CGIL, CISL e UIL, sono scese in piazza per chiedere che il governo regionale si assuma la responsabilità di trovare soluzioni concrete per sostenere le politiche attive del lavoro; così come non è stato compreso il duro monito lanciato da Papa Francesco per la tutela della dignità del lavoro e la centralità della persona.
Vorremmo sapere cosa pensano in proposito il Governatore Frattura, l’Assessore regionale al Lavoro Petraroia, i componenti della giunta e del consiglio regionale, così come i parlamentari molisani. Non è più possibile tollerare il silenzio generale dinanzi a scelte arbitrarie e discriminatorie adottate tenere conto delle parti sociali e degli stessi lavoratori precari.
Se però qualcuno pensa di annientare il dissenso si sbaglia di grosso. Continueremo a batterci affinché, quanto prima, si reindirizzi la nostra vertenza su binari reali e  soprattutto su fatti concreti. Noi crediamo fermamente che si debba ripartire dal metodo della concertazione e dal verbale di intesa firmato a Febbraio scorso dinanzi al Prefetto di Campobasso, allo scopo di trovare la soluzione migliore finalizzata alla riassunzione di 100 professionisti vincitori di  concorso che da troppi mesi sono in attesa di risposte dalla Regione.

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