Coronavirus/ Conte firma il nuovo Dpcm, le misure contenute

Un nuovo decreto è stato firmato dal Premier Conte, con ulteriori restrizioni anti Covid. Il Decreto entra il vigore il 26 ottobre ed è valido fino al 24 novembre.

Le raccomandazioni:

No a spostamenti non necessari

Si è discusso molto della possibilità di ripristinare il divieto di spostamento tra le regioni, salvo motivi di studio o di lavoro. Ma lo stop alla fine è saltato del tutto nel testo finale del decreto, almeno per il momento, perché duramente contestato dai governatori, dai partiti di opposizione, e da una parte della maggioranza. La raccomandazione sugli spostamenti rimane generica, è stato eliminato il riferimento ai movimenti fuori dal Comune e dunque è sempre consentito anche lo spostamento tra Regioni. Nel Dpcm è scritto: «È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi».

No a ospiti in casa

Con riguardo alle abitazioni private, «è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza». Ai datori di lavoro privati si raccomanda «fortemente l’utilizzo della modalità di lavoro agile». Più smart working, meno lavoro dall’ufficio.

Le misure
Locali aperti dalle 5 alle 18

Per bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie l’apertura è prevista dalle 5 alle 18, con servizio ai tavoli da massimo quattro persone «salvo che siano tutti conviventi». L’asporto e il servizio a domicilio è consentito fino a mezzanotte. Vietato, consumare cibi e bevande nei locali e nelle vicinanze dopo le 18. Restano aperti gli esercizi di somministrazione alimenti e bevande nelle aree di servizio e nei rifornimento carburante nelle autostrade.

Obbligo delle mascherine

Il Dpcm prevede l’obbligo di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie nonché l’obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi. Esclusi dall’obbligo della mascherina solo i bambini sotto i 6 anni, chi svolge attività sportiva (purché rispettosi del distanziamento) e i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso dei dispositivi di protezione individuale.

Stop feste di matrimonio o battesimo

Per quanto non vengano fermate le cerimonie anche religiose, come battesimi e matrimoni, sono vietate le feste che ne seguono, con l’eliminazione quindi del limite dei 30 partecipanti, in vigore con il precedente Dpcm.

Stop palestre e piscine, sì allo sport all’aperto

Si fermano palestre alle piscine. Sospesi gli eventi e le competizioni sportive degli sport individuali e di squadra. Chiudono anche centri benessere e termali, tranne quelli che «erogano prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza». Sospesa l’attività sportiva dilettantistica di base e gli sport di contatto. Rimane consentita l’attività sportiva all’aperto sempre con distanziamento.

Chiusi anche impianti sciistici. Gli stessi, però, possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale da Coni e Cip per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali. Gli impianti sono aperti agli sciatori amatoriali solo subordinatamente all’adozione di linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e comunque dovranno essere validate dal Cts.

Didattica a distanza nelle scuole

Il Dpcm chiede espressamente alle «istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado» di «incrementare il ricorso alla didattica digitale integrata per un quota pari almeno al 75% modulando la gestione degli orari di ingresso e uscita degli alunni anche con turni pomeridiani». L’ingresso a scuola non deve avvenire prima delle 9. L’obiettivo è quello di evitare orari di punta, specialmente sui mezzi pubblici che sono sopraffollati. Dunque, nella versione definitiva, diversamente dalle precedenti bozze circolate, sarà possibile andare oltre il 75% di didattica a distanza, venendo incontro alle Regioni che chiedevano la Dad al 100%. Sospesi i viaggi d’istruzione e le visite guidate.

Stop teatri e cinema, restano aperti i musei

Chiudono anche cinema e teatri («sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto e cinematografiche»), come conferma il ministro dei Beni e delle Attività culturali Dario Franceschini. Restano aperti, invece, i musei a condizione che garantiscono modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.

Concorsi pubblici e privati

Si potranno ancora svolgere i concorsi pubblici e privati già programmati.

Convegni e congressi

Sono sospesi convegni e congressi, ad eccezione di quelli fatti da remoto. Tutte le manifestazioni pubbliche si dovranno svolgere in assenza di pubblico.

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