Concorso a Termoli, Ortis interroga i Ministri Bongiorno e Salvini: procedura con numerosi dubbi

Un concorso pubblico che fa sorgere dubbi inquietanti, al punto da meritare un’interrogazione ai ministri per la Pubblica Amministrazione e all’Interno. È quanto accaduto al Comune di Termoli, con il portavoce del Movimento 5 Stelle al Senato, Fabrizio Ortis, che ha fatto propria la denuncia del consigliere di minoranza termolese Nick Di Michele, candidato alla carica di Sindaco per le elezioni del 26 maggio 2019.

Il consigliere comunale infatti, tra aprile e maggio, ha presentato ben tre esposti al Prefetto di Campobasso, al Dipartimento della funzione pubblica, all’Autorità nazionale anticorruzione, alla Procura regionale della Corte dei conti, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino e alla Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil, in merito alla procedura concorsuale per la copertura di un posto da dirigente del Settore Finanze-fiscalità locale, responsabile del servizio finanziario presso il Comune adriatico ravvisando, a suo dire, una lunga serie di irregolarità.

“Si va dalla pubblicazione dell’avviso per un periodo di tempo inferiore a quanto prescritto dalla legge – dichiara Ortis – al presidente di Commissione che si autonomina tale, ricoprendo inoltre più ruoli incompatibili tra loro essendo il segretario generale, il responsabile della prevenzione della corruzione, della trasparenza, dei controlli, della centrale unica di committenza nonché dirigente ad interim del servizio personale. Non solo: in commissione figuravano anche membri non in possesso di una qualifica pari o superiore a quella richiesta per la copertura del posto messo a concorso”.

Il portavoce al Senato sottolinea anche come le prove scritte approntate dalla commissione termolese abbiano avuto come oggetto l’istituto del project financing e l’evoluzione normativa della disciplina dell’accesso agli atti amministrativi: “Temi che – argomenta Ortis – certamente non consentono la verifica delle capacità manageriali del candidato, soprattutto in riferimento alla posizione da ricoprire”. Nei suoi esposti, Di Michele ha fatto altresì rilevare l’assenza, nel bando, dei criteri di valutazione dei titoli per l’accesso al concorso, che venivano poi inseriti solo nel primo verbale della commissione. Tra tali criteri, inoltre, non si prevedeva il voto di laurea – del resto non menzionato nel curriculum della persona risultata poi vincitrice; al contrario, si assegnava un valore sproporzionato alla pregressa attività lavorativa prestata in qualità di dirigente e funzionario alle finanze, requisito che è stato soddisfatto solo da due candidati poi risultati idonei.

“Il 13 maggio scorso si teneva la prova orale che – continua Ortis – vedeva classificarsi al primo posto il dirigente già in forza all’ufficio finanziario e, al secondo posto, il suo collaboratore; si registrava la defezione di altri candidati, i quali hanno persino rinunciato a sostenere la prova orale, visto il prevedibile esito. Nel mentre si avvicinavano le consultazioni elettorali del 26 maggio 2019, ancora, il Comune di Termoli -senza alcuna ragione programmatica evidente – ha sentito quindi l’esigenza di avviare e concludere il concorso entro la fine del suo mandato amministrativo. Per poi chiudere il suo mandato senza l’approvazione del rendiconto di gestione 2018 e, dal 30 aprile 2019, dopo aver effettuato numerose assunzioni, tra cui anche quella a tempo indeterminato del dirigente sopramenzionato.

A fronte di queste e altre stranezze, pertanto, il portavoce al Senato chiede di sapere se i Ministri Bongiorno e Salvini siano a conoscenza di quanto esposto e se ritengano opportuno attivarsi presso le sedi di competenza affinché sia verificato quanto descritto e garantito il diritto alla trasparenza, alla correttezza e all’uguaglianza di coloro che intendono partecipare a un concorso pubblico”.

Commenti Facebook