Campobasso, elezioni/ Elly Schlein infiamma il popolo del centro sinistra

Il colpo d’occhio è stato esattamente quello che ci si può aspettare con l’arrivo in città della leader del secondo partito d’Italia: Elly Schlein ha permesso di riempire la grande piazza del mercato coperto di Campobasso, arrivando insieme con i candidati alle Europee Lucia Annunziata, Annamaria Becci, Jasmine Cristallo e Sandro Ruotolo, per sostenere la candidatura a sindaco di Marialuisa Forte per le comunali dei giorni 8 e 9 giugno. L’eloquio quello tipico del noto personaggio politico: parole ‘ a valanga’ e ritmo incalzante (che i detrattori invece ritengono troppo accelerato), ma concetti chiari ed i toni periodicamente alzati per suscitare emozione nella platea. In poche parole i caratteri tipici della dialettica politica.

Oltre ai temi ‘classici’ di partenza (sociale, sanità pubblica, lavoro e opportunità per i giovani) ha dato ampio spazio a tematiche che in questo periodo affollano le cronache politiche.

Intanto lo slancio in favore della candidata a sindaco.

Ringrazio Marialuisa Forte per come si sta spendendo per dare un buon governo a Campobasso, mettendo al centro le persone ( e appunto l’enunciazione dei quattro temi prima citati). Ringrazio la coalizione che ha elaborato un programma condiviso con una candidata credibile, che sta lavorando bene”.

Poi i temi ‘forti’, quelli che sono al centro della contesa con il centro destra, ma soprattutto con l’antagonista principale, cioè Giorgia Meloni.

Sulle politiche di accoglienza: “La destra è ossessionata dall’immigrazione, ma non ha visto l’emigrazione, i giovani che per avere un salario devono andare via di casa per costruirsi un futuro altrove; noi vogliamo costruire una coalizione competitiva contro queste destre”– ha detto senza esitare.

Uno dei passaggi cruciali del suo intervento è stato quello sul tema dell’autonomia differenziata, la riforma che a suo dire è ‘pericolosa’.

E’ fatta senza mettere un euro e farà aumentare le diseguaglianze; con la riforma voluta dalla destra si renderà più difficile l’accesso alla sanità pubblica, alla scuola, al trasporto locale. Vogliono spaccare in due il Paese”. Ha ricordato all’uopo l’impegno dei tavoli della Cgil per la raccolta firme di contrasto all’iniziativa politica del centro destra, tavoli a cui lei ha aderito.

Ampio spazio al ‘caso’ del salario minimo, che per la segretaria PD è un tema da affrontare uniti con le altre opposizioni.

Una proposta che Giorgia Meloni ha affossato in Parlamento– ha detto ancora la Schlein – e che noi vogliamo riportare con la firma di migliaia di cittadini, perché sappiamo che c’è un largo consenso trasversale sul salario minimo, in un Paese dove 3 milioni e cinquecentomila poveri si sono visti voltare le spalle da questo Governo. L’Italia è l’unico Paese d’Europa dove dal 1990 i salari non solo non sono cresciuti, ma i salari reali sono addirittura diminuiti”.

Quale allora soluzione proposta dalla leader del centro sinistra? Lo ha detto per l’ennesima volta ieri in Molise.

Rilanciamo la contrattazione collettiva, togliamo i contratti pirata e diciamo che sotto i nove euro l’ora non è lavoro, ma sfruttamento e diciamolo con legge. E’ una delle priorità che stiamo portando avanti”.

Il bagno di folla di ieri sera testimonia che il popolo del centro sinistra è dalla sua parte.

(S.M.)

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