Boccardo su dati ISTAT : “Qualcosina si muove, solo il confronto vero con la Regione è sempre fermo”

“Purtroppo abbiamo un mercato del lavoro impantanato per le problematiche di sempre. Anche in Molise, seppur qualcosa si muove è ancora troppo lento e precario” Questa la lapidaria osservazione da parte di Tecla Boccardo, leader della UIL molisana, a fronte dei dati Istat riferiti al IV trimestre 2018.

“Purtroppo il dato se pur positivo, tendenzialmente mostra un’occupazione che, a distanza di un anno, è cresciuta solo di un modesto 0,4%, determinato dall’incremento di rapporti di lavoro a termine e quindi ancora una volta precario. Infatti, il dato negativo è proprio la flessione dei contratti a tempo pieno ed indeterminato, siamo in presenza di una vistosa crescita dei contratti part-time soprattutto “involontari” (+6,6%).”

“Il Mezzogiorno continua ad essere l’area dove la disoccupazione vede coinvolte 19 persone ogni 100 e l’inattività ha raggiunto un tasso del 45,5% rispetto ad una media nazionale del 34,2%.”

La sindacalista mette in luce alcuni dati riferiti all’occupazione femminile:  “Nel Sud la questione dell’inclusione delle donne nel mercato del lavoro è più marcata rispetto alle altre macro aree. Tra scoraggiamento e motivi familiari collegati alla cura dei figli e anziani non autosufficienti, abbiamo un esercito di 4,2 milioni di persone, in maggioranza donne, e per loro, così come per coloro che sono alla ricerca di un lavoro, occorre mettere in atto politiche attive, politiche di welfare e misure che permettano una maggiore inclusione e flessibilità nel mondo lavorativo, come il “ lavoro agile” ancora poco praticato in Molise.”

“Ma qualcosa, anche al Sud, si muove: la, assai modesta per la verità, crescita del tasso di occupazione interessa tutte le regioni con l’eccezione di Campania e Basilicata. E, sorpresa!, gli incrementi più accentuati si stimano, oltre che in Sardegna, nel nostro Molise (il tasso di occupazione sembrerebbe crescere dell’1,7 %, addirittura del 2 % in provincia di Isernia).”

Boccardo non sprizza certo di felicità e sottolinea come ci sia ancora “molto da fare, perché dalla crisi e dalla recessione ci si possa tirare fuori.” E torna a ribadire l’urgenza di politiche di sviluppo messe in campo dalla Regione, sulle quali da tempo UIL CGIL CISL vogliono aprire il confronto vero. Magari in coerenza con quanto sta accadendo a livello nazionale. 

“L´incontro di mercoledì fra Sindacati e Ministro del Lavoro è stato positivo perché propedeutico al confronto sulla nostra piattaforma: ovviamente, bisognerà attenderne gli esiti per esprimere un giudizio sul merito. Noi siamo pronti a confrontarci seriamente, poi vedremo”. 
 
“Già nei prossimi giorni – Boccardo riporta le informazioni avute dal Segretario Barbagallo – sarà convocato il primo tavolo sul cosiddetto sblocca cantieri. Poi, la prossima settimana sarà la volta del tavolo su crescita e sviluppo. Parleremo, inoltre, anche di lavoro e di previdenza. Affronteremo, quindi, la questione del salario minimo, avendo ribadito la nostra posizione in merito alla centralità della contrattazione. Così come discuteremo pure dell’autonomia differenziata.”

“L’avvio di questo confronto a livello nazionale – evidenzia la segreteria molisana della Uil – è la conseguenza della nostra mobilitazione unitaria di Cgil Cisl Uil per la quale portammo a Roma centinaia di lavoratori e pensionati molisani.”

Chiosa, la Boccardo: “Ma se a Roma si comincia, finalmente, a discutere e coinvolgere il Sindacato nelle scelte strategiche, quando si inizierà anche in Molise?”

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