14 parlamentari del PD si autosospendono. L’intervento della Venittelli

“Il cammino decisivo per ammodernare il nostro Paese non può essere messo in discussione dall’atteggiamento inescusabile e inspiegabile di un gruppo di senatori del Partito democratico che evidentemente pensano di essere stati eletti per salvaguardare le proprie guarentigie parlamentari e non di mettersi al servizio della collettività”.
L’onorevole molisana del Pd Laura Venittelli non lesina giudizi severi nei confronti di quei 14 colleghi di Palazzo Madama che nelle scorse ore si sono autosospesi perché dichiaratisi in dissenso con l’operato del premier Matteo Renzi.“Ci sono sacche di antica resistenza che nemmeno strumenti democratici come le Primarie riescono a debellare, portando nelle istituzioni chi poi non si apre al dialogo costruttivo e non pone in discussione quelle fondamenta consolidate del nostro ordinamento che è bene invece scuotere”. Per il deputato Venittelli il Paese reale non può più tollerare ritardi nell’ammodernamento della complessa macchina statale, che giace oltre venti anni indietro nazioni di pari importanza e che stanno portando a fondo le speranze di rinascita del territorio e dei nostri giovani, costringendoli sempre più spesso all’esodo. “Il nostro presidente del consiglio e segretario deve tirare dritto per la sua strada, sapendo di poter contare su quella larga parte di Partito democratico che l’ha legittimato alle Primarie dicembrine e suggellato dai milioni di voti avuti alle europee. Non si ottiene un consenso di quasi il 41% con messaggi o azioni sbagliate, ma solo quando la cittadinanza premia il coraggio delle proprie scelte”.

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