Solaris: la Regione Molise spenderà 2,5 milioni di euro per un progetto di fantascienza

E’tempo di spending review, a livello nazionale come a livello regionale. Ma alcune abitudini sono dure a morire. E’ notorio come il settore della formazione professionale da anni abbia un gruppo di lavoratori in esubero strutturale. Tanto strutturale da essere collocati in un apposito albo, l’elenco degli operatori di formazione professionale. Al dicembre 2013 si tratta di ben 78 unità lavorative, con una età media che oscilla dai 49 anni (la più bassa) ai 67 anni (la più alta). Per queste unità, anziché predisporre appositi sistemi di cassintegrazione straordinaria, prepensionamento o comunque uscita agevolata dal mondo del lavoro, negli ultimi dieci anni, attraverso iniziative alquanto surreali, come il consorzio Compal, si è invece pensato di vestire di attività di formazione professionale quella che era una peraltro legittima problematica di esuberi lavorativi.

Con un danno economico, sociale e lavorativo: per sostenere il reddito di questi lavoratori sono stati spesi milioni di euro per progetti senza una efficacia concreta e reale, i lavoratori sono stati sempre più precarizzati e senza prospettive di sistemazione nell’ambito degli strumenti di welfare , sulle vicende sono arrivati anche avvoltoi che hanno fiutato il sangue di iniziative comunque non lineari e per nulla efficienti. Non solo. Così si sono distratti milioni di euro dalla loro finalità effettiva e importante, specie in una regione con il capitale umano in continuo deperimento: la formazione professionale. Insomma un casino. Ma il lupo, si dirà, perde il pelo ma non il vizio.  Ed ecco che, cambiato governo, cambiata Giunta, cambiati dirigenti inesorabile spunta una specie di Compal riveduto e corretto, solo più verboso. E invece di Compal si chiama in modo più suggestivo, magari inventato da qualche cinefilo incallito: si chiama progetto Solaris (Sportello di orientamento al lavoro, all’apprendistato, alla ricerca, all’istruzione e allo sviluppo). Non è però un remake del film di fantascienza di Tarkovsky bensì una “proposta operativa per l’implementazione di servizi integrati in materia di orientamento al lavoro e all’inclusione sociale nella Regione Molise”. La bozza che abbiamo avuto modo di leggere è stata partorita dalla mente dei sindacati ma sembra che abbia avuto una importante attenzione da parte degli organi decisori regionali, anche loro alle prese con questi 78 esuberi ai quali, come in passato, non si vuole dare il loro nome preciso. Vi leggiamo alcune chicche: “il binomio su cui poggia l’intero programma è: SISTEMA ORIENTAMENTO (in maiuscolo nell’originale), dove il primo termine punta alla necessità di impostare l’intero progetto a regime come scelta strategica funzionale allo sviluppo di serie politiche occupazionali””le Dinamiche della Governance (in neretto nell’originale) sono le “ONDE” (sottolineato maiuscolo nell’originale), i fili di congiunzione tra le Antenne e i Terminali” manco fosse un nuovo impianto di trasmissione cablografica; “la dinamica è una funzione in divenire, in continuo cambiamento e mutamento ed è per questo che va coordinata, seguita, programmata”. Ovviamente l’obiettivo del progetto è “l’incontro tra domanda e offerta di lavoro” una cosa che con una disoccupazione al 50% reale nel Molise, il fallimento pluridecennale di tutti centri per l’impiego e le politiche cosiddette attive del lavoro, lo sperpero insensato di milioni e milioni di euro di risorse pubbliche, la creazione di meri posti parassitari nel pubblico impiego fa veramente incazzare. Ma quanto costerebbe la riedizione del Compal oggi divenuto Solaris? E qui il punto di contatto con la fantascienza c’è: 50 operatori (di cui solo 32 dell’albo esuberi, con 18 nuove unità, leggi nuove assunzioni) spesano complessivi 1,3 milioni di euro, cui vanno aggiunti 350.000 euro per 10 operatori dell’albo nella provincia di Isernia, 410.000 euro per 11 operatori dell’albo nelle agenzie formative e 420.000 euro per 12 operatori dell’albo per “servizi di interoperabilità operativa” presso la regione Molise. Totale da brividi, da pura realtà virtuale: 2,48 milioni di euro (il grassetto è nostro) il tutto si badi bene per soli 9 mesi di attività (grassetto sempre nostro).Chissà cosa ne pensano i lavoratori della Gam, gli allevatori e i trasportatori della Gam, i lavoratori dello Zuccherificio, i lavoratori della Ittierre e i fasonisti della Ittierre: magari faranno la corsa per ottenere la giusta consulenza lavorativa presso lo sportello Solaris più vicino.

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