Fai/Camera di Commercio: buco inspiegabile, 10 domande per capire

domandeinterrogativiAbbiamo ricevuto una nota della liquidatrice della azienda speciale della Fai, azienda della camera di commercio di Campobasso, dottoressa Lorella Palladino (direttrice dell’ente camerale del capoluogo) che pubblichiamo. La nota essenzialmente, e a voler essere buoni, mena il can per l’aia. In un arido linguaggio burocratico (quello di cui la gente non ne può più) sostanzialmente dice che la Fai è stata chiusa perché andava male. La scoperta dell’acqua calda, verrebbe da dire. Mentre l’ultimo presidente della Fai, Paolo Spina rischia di diventare il nuovo presidente della Camera di Commercio di Campobasso senza che sia stato mai chiarito una cippa di quanto accaduto alla Fai, poniamo ai vertici camerali e a chiunque volesse e potesse rispondere dieci domande, precise e puntuali in modo da evitare chiacchiere con appese un distintivo sopra.

a) è vero o non è vero che fino al penultimo bilancio della Fai il gravissimo stato di crisi non si era mai manifestato in maniera così drammatica?
b) è vero o non è vero che l’ultimo bilancio della Fai, firmato da Paolo Spina dopo nemmeno un mese è stato de facto dichiarato non veritiero dalla liquidatrice, visto che le perdite sono state corrette da 50.000 euro a 139.000 e il buco di bilancio (pardon deficit patrimoniale) è salito da 369.000 euro di Spina a ben 485.000 euro?
c) perchè la Fai non ha fatto ricorso, visto il dissesto patrimoniale, alle procedure concorsuali previste dalla legge (concordato preventivo, dichiarazione di fallimento et similia)?
d) a che titolo la Camera di commercio ha tirato fuori soldi dalle sue casse, centinaia di migliaia di euro delle imprese molisane, per sanare il buco della Fai?
e) è vero o non è vero che a tutt’oggi la Camera di commercio continua a versare somme, come non meglio precisati anticipi, per sanare il buco della Fai?
f) è vero o non è vero che il sistema camerale ha continuato, al suo interno, a svolgere attività di formazione e di ricerca finanziate da Regione, Stato o Unione Europea (quelle svolte dalla Fai per intenderci) con altre sue articolazioni?
g) perché la Fai non rende pubblici i nomi dei soggetti che hanno avuto incarichi alla Fai o quantomeno i nomi di quelli con gli incarichi più cospicui ottenuti negli ultimi cinque anni di sua esistenza?
h) è vero o non è vero che un revisore dei conti della Camera di commercio rilevò palesi incongruenze in una prima bozza di bilancio 2010 presentata alla sua attenzione? E se è vero di cosa si trattava?
i) è stata fatta una dettagliata relazione di quanto accaduto alla Corte dei Conti, deputata al controllo sull’azienda speciale Fai?
l) è ragionevole (anche se ovviamente legittimo) che, fin quando non si chiarisce definitivamente la vicenda fai, l’ultimo presidente della Fai, Paolo Spina divenga il nuovo presidente della Camera di commercio di Campobasso, realizzando così un’inestricabile, palese e nuovo conflitto di interesse?
In attesa di dettagliate risposte (siamo anche un sito di informazione economica, non temiamo la complessità del linguaggio tecnico) auguriamo in grande in bocca al lupo al nuovo consiglio camerale di Campobasso, che si insedia proprio oggi.

Riportiamo i “Chiarimenti del liquidatore dell’Azienda Speciale F.A.I.” Lorella Palladino
In qualità di Direttore dell’Azienda speciale “Formazione ed Assistenza alle Imprese” (F.A.I.) della Camera di commercio di Campobasso, dal 2006 al 2010, e di liquidatore della stessa dal 2010 alla chiusura della liquidazione, avutasi a fine 2013, ritengo opportuno e doveroso chiarire quali siano state le vicende che hanno indotto alla messa in liquidazione dell’Azienda F.A.I., braccio operativo della Camera di commercio per la formazione e l’assistenza alle imprese.
Tale chiarimento si rende necessario in quanto, in più occasioni, alcuni aspetti della gestione dell’Azienda F.A.I. sono stati riportati in maniera distorta per coinvolgere – come accaduto con gli articoli apparsi ieri – le persone che, a vario titolo, hanno partecipato alla gestione della stessa.
Mi riferisco, in particolare, ai diversi articoli che hanno inteso imputare il risultato finale della liquidazione ad una cattiva gestione non rispondente a criteri di economicità, di cui sarebbero responsabili l’attuale Presidente della Regione Molise Paolo di Laura Frattura (dal 30/04/2003 al 13/12/2005) e l’attuale Presidente della Confcommercio Paolo Spina (dal 12/02/2009 all’8/11/2010).
Preliminarmente, voglio evidenziare che la gestione dell’Azienda F.A.I. è stata svolta, da parte dei consiglieri che hanno ricoperto la carica di Presidente dell’Azienda F.A.I. (Paolo di Laura Frattura, Matteo Russo, Paolo Spina) e da parte degli altri amministratori camerali, secondo i principi di una sana amministrazione e nel rispetto delle norme civilistiche e regolamentari vigenti.
Tali disposizioni prevedono, tra l’altro, che le Aziende speciali perseguano l’obiettivo di assicurare, mediante acquisizione di risorse proprie, almeno la copertura dei costi strutturali (DPR 254/05, art. 65, c. 2).
Ed è stata proprio la consapevolezza dell’impossibilità di assicurare tale equilibrio, sulla base di quanto rappresentato dal presidente pro-tempore dell’Azienda Speciale F.A.I., Paolo Spina, ad indurre gli amministratori camerali ad assumere i provvedimenti conseguenti relativi alla messa in liquidazione dell’Azienda Speciale finalizzata alla sua chiusura, che aveva come unico obiettivo di evitare che la stessa continuasse ad assorbire risorse pubbliche senza un ritorno valutabile positivamente per il tessuto economico provinciale.

Lorella Palladino

Commenti Facebook