Tassisti sul piede di guerra: “Milleproroghe apre le porte a Uber”. E il traffico va in tilt

Sit-in e proteste da ieri sera a Roma, Torino e Milano sulle norme che regolano l’attività di noleggio omologandola a quella dei taxi. Da oggi una settimana di blocchi. Il Garante per gli Scioperi accende un faro sullo stop al servizio e chiede informazioni ai Prefetti. I consumatori si schierano coi legislatori

di LUCIO CILLIS  www.repubblica.itLa norma pro Uber e Ncc fa scattare la protesta dei tassisti in mezza Italia mentre il Garante per gli Scioperi chiede informazioni ai Prefetti e apre un fascicolo sull’improvviso stop del servizio ai cittadini. A Roma, in Corso Rinascimento, davanti al Senato, c’è un presidio di un migliaio di taxi – buona parte di quelli in turno nella città – contro l’emendamento inserito nel decreto Milleproroghe che – questa l’accusa – favorirebbe servizi alternativi, come Uber o il noleggio senza conducente. La norma – a firma di Lanzillotta e Cociancich – infatti, rinvia a fine anno il termine entro il quale il ministero delle Infrastrutture dovrà emanare un provvedimento che impedisca “l’esercizio abusivo dei taxi e quelle di noleggio con conducente”, compreso dunque Uber, mentre si elimina la “territorialità” delle auto Ncc, quelle da “noleggio con conducente” che potranno, così, operare liberamente.

Roma, in queste ore, sta andando in tilt: proprio su Corso Rinascimento, a un passo dal Senato la circolazione è stata fermata e le linee degli autobus sono state deviate mentre a Fiumicino e Ciampino le auto bianche sono sparite e si sono dirette verso il Senato. Ma la protesta potrebbe prendere una piega ancora più dura: molti tassisti sono pronti ad alzare fin da oggi il livello delle proteste e non vanno esclusi blocchi improvvisi nei Centri delle città con ripercussioni su tutto il traffico. Da ieri, ad esempio, si sta svolgendo un sit-in dei driver con licenza a Torino, davanti alla sede del Comune. Circa duecento tassisti hanno manifestato contro il maxi emendamento che sarà approvato oggi a Palazzo Madama.

Il Movimento 5 Stelle è contrario a questa soluzione e la stessa sindaca del capoluogo piemontese Chiara Appendino è scesa dal suo ufficio, per incontrare una delegazione di autisti: “Siamo al vostro fianco”, ha detto loro la prima cittadina. In caso di approvazione dell’emendamento, che prevede la sospensione per tutto il 2017 dell’efficacia dell’articolo della legge quadro che differenzia il servizio di noleggio da quelli di taxi, è già prevista una assemblea nazionale della categoria a Roma, la prossima settimana in cui saranno decise iniziative di protesta che potrebbero inasprire la vertenza.

“Il margine di ripensamento è risibile – afferma Federico Rolando, portavoce nazionale di Federtaxi – questo potrebbe aprire panorami prossimi di lotta, che verranno stabiliti durante l’assemblea di categoria prevista per il 22 a Roma, prima del passaggio definitivo in Parlamento. I tassisti aspettano da settembre 2015 il promesso tavolo sulla legge delega concordato con il governo”.

Anche le organizzazioni sindacali dei taxi milanesi hanno chiesto un incontro urgente con il prefetto, Luciana Lamorgese. Secondo i tassisti le nuove norme “riportano di fatto indietro l’orologio di otto anni” e che, “se approvate, a loro avviso, “concedono il via libera a tutte una serie di azioni abusive nel settore del trasporto persone”.

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