Da corriere.it/Molise regione clou, dai reperti archeologici alla Cortina dell’Appennino: tutto quello che non sappiamo

Robert De Niro aveva due nonni molisani, Elio Germano torna tutte le estati nel paese d’origine dei genitori, l’acqua di Rio Freddo è tra le migliori d’Italia, l’olio dop e la pasta Molisana sono esportati in tutto il mondo, e c’è pure un museo con i resti dell’uomo primitivo più antico d’Europa: tutto quello che non sapevamo sul Molise

La più piccola e meno popolosa

Da regione semi sconosciuta, incastonata tra Abruzzo, Campania, Puglia e Lazio e con un piccolo sbocco sul mare Adriatico, in pochi giorni il Molise è diventato il luogo cruciale della politica, il test elettorale che potrebbe cambiare le sorti del prossimo governo, nonché il terreno di insulti tra il Movimento 5 Stelle e Berlusconi. Al centro di tutte le analisi e i retroscena sui giornali, la più giovane regione d’Italia- è nata nel 1963 per il distaccamento della provincia di Campobasso dalla regione Abruzzi e Molise- la più piccola (poco meno di 4500 km quadrati) e meno popolosa (300 mila persone) del Paese, quella che molti non sanno neanche indicare sulla cartina geografica al primo colpo, diventa cruciale. Unico territorio dove per ben due volte sono state annullate le elezioni regionali (nel 2000 e nel 2001, per firme false), il Molise ha però tanti primati positivi, le sue eccellenze, i suoi tesori e personaggi preziosi, di cui vantarsi.

L’Homo Aeserniensis: il più antico d’Europa

I ritrovamenti dell’Homo Aeserniensis (Uomo di Isernia, risalente a 700 mila anni fa), sono avvenuti casualmente nel 1979 durante i lavori di sbancamento per la superstrada Napoli-Vasto. I reperti sono stati portati alla luce grazie all’attività dell’Istituto Universitario di Paleontologia dell’Università di Ferrara e dei professori Peretto, Sala e Cremaschi. Il nome dell’Homo Aeserniensis è entrato di diritto nella storia della Paleontologia, come segno di una tappa importante nella continua ricerca delle origini dell’umanità. Un milione di anni fa l’Homo Aeserniensis ha dato attuazione al primo conglomerato abitativo-sociale, alla prima forma di bonifica, al primo uso del fuoco, al primo impiego di tecnica coloristica a fini estetici. I reperti hanno trovato sistemazione nel Museo Nazionale della Provincia Pentria ad Isernia, meta di migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo.

I tratturi

Elemento tipico del paesaggio molisano sono gli antichi tratturi, le vie d’erba lungo le quali avveniva la transumanza, ovvero lo spostamento stagionale di greggi dai pascoli estivi dei monti dell’Abruzzo a quelli invernali del Tavoliere delle Puglie. Questi sentieri oggi si possono percorrere alla scoperta del territorio: un modo per comprendere la vera essenza del Molise, una regione di antiche tradizioni ben conservate e poco conosciute.

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