Taxi Sociale/La Provincia di Isernia contesta le affermazioni della Consigliera Calenda

“La consigliera Comunale Filomena Calenda ha preso una cantonata” nel merito della nota di protesta per le recenti affermazioni del Presidente Coia e del consigliere Matticoli sulla allocazione del giudice di pace.
La consigliera isernina dovrebbe invece apprezzare la disponibilità dell’Ente Provincia, pur nelle sue ristrettezze finanziarie, di applicare una norma del recente regolamento finanziario sulle locazioni degli immobili, consentendo una riduzione del canone del 70 % , per mantenere nella sua città un presidio di giustizia a servizio della collettività che ella stessa amministra.
La polemica sui pulmini e sul Taxi della Solidarietà , ormai dismesso perché le competenze in materia sono state devolute al Comune e all’Ambito Territoriale Sociale, non hanno ragione d’essere.
La Calenda sa bene che i bilanci pubblici hanno una precisa indicazione della funzione esercitata e della spesa ed eventuale entrata relativa, per cui non può confondere le idee a chi legge le sue esternazioni sulla automaticità delle due funzioni.
La Provincia di Isernia, unica in Regione ad aver attivato il Taxi solidale , ha dovuto , pena un procedimento per distrazioni fondi da parte della Magistratura contabile, dismettere gli automezzi, in quanto la funzione sociale, non è piu’ di competenza provinciale, a seguito della applicazione della legge Del Rio.
Il relativo personale è stato, pertanto , dislocato in altri Enti, a seguito delle procedure di ricollocazione dei soprannumerari adibiti alle funzioni non fondamentali, ma hanno prestato la loro opera fino al definitivo trasferimento.
Ad oggi gli autoveicoli ,funzionanti ma non utilizzabili per mancanza di competenza e personale , sono stati messi all’asta, costituendo un costo anche da fermi ( bollo, assicurazione etc. ).
La provincia si è assunta la responsabilità di continuare ad esercitare il servizio, con corrispettivo dei Km percorsi, attraverso una convenzione con i Comuni interessati al trasporto disabili, e fino alla gara pubblica per la vendita.
Piuttosto la consigliera Calenda farebbe bene a chiedere ai Comuni che devono per legge espletare questo servizio il perché della mancata presentazione della offerta di acquisto di detti pulmini , in quanto ci risulta che solo due strutture private hanno risposto all’asta pubblica.

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