IL M.A.M. rilancia l’allarme sul rischio di esondazione del RAVA a Venafro

Il Movimento Agricolo Molisano, da mesi impegnato nella difesa del sistema dei consorzi di bonifica molisani, ha letto con preoccupazione l’articolo pubblicato il giorno 8 settembre 2017 sul Quotidiano del Molise, in cui si paventa il serio rischio di esondazione e di straripamento a Venafro del torrente Rava, di competenza del Consorzio di Bonifica di Venafro, a causa della mancata pulizia del letto e degli argini del corso d’acqua. Sulla delicata questione ha inteso esprimersi il vice-segretario del Movimento, Michele Ricci: “Rimango costernato alla lettura di simili notizie, che mi convincono ancora di più circa l’importanza e necessità dei tre Consorzi di Bonifica, bistrattati negli ultimi mesi dalla Regione, che, nonostante li gestisca direttamente attraverso due propri tecnici regionali di fiducia, nominati Commissari, è incapace di affrontare e risolvere urgenti problemi, come quello della pulizia del torrente RAVA, e questo nonostante la situazione sia molto rischiosa, in quanto l’area urbana della Città di Venafro è crescita notevolmente nel corso degli anni, occupando con attività commerciali e unità abitative i terreni adiacenti al torrente stesso, un tempo agricoli.”.
In contrasto all’immobilismo degli Enti di Bonifica Molisani a gestione commissariale, il sig. Ricci Michele ha invece rimarcato il grande attivismo e la sensibilità del Consorzio di Bonifica di Venafro gestito direttamente da consorziati rispetto al problema della manutenzione del Rava, ricordando l’intervento di bene € 50.000 che l’amministrazione consortile, presieduta allora dal dott. Nola, intese anticipare nel 2014 per conto della Regione, che tardava a trasferire i fondi, destinandoli alla pulizia dell’alveo del torrente Rava, alla derattizzazione e alla creazione di un percorso agricolo-ecologico alle spalle della Basilica di san Nicandro, che dal torrente arriva fino al Convento dei Cappuccini. Di tutto questo se n’è perso adesso traccia, se non addirittura la memoria, con la gestione commissariale del Consorzio stesso.
Il vice-segretario del MAM ha concluso auspicando che la Regione e il Commissario consortile Del Bianco si adoperino quanto prima per reperire i necessari fondi per consentire al Consorzio di intervenire sul Torrente RAVA, non aspettando quindi che si verifichi una catastrofe a Venafro per convincerli a farlo, essendo messa a serio rischio non solo l’attività agricola di molti ma la sicurezza , l’incolumità e la tutela ambientale e paesaggistica della stessa Città di Venafro e quindi sia dei consorziati sia dei cittadini di tutta la Comunità.

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