Licenziata illegittimamamente, Comune condannato al risarcimento

Il Comune di Monteroduni aveva licenziato illegittimamente una sua dipendente iscritta al Sindacato Autonomo CSA Regioni Autonomie Locali. La dipendente, assistita dal Sindacato, si è rivolta allo Studio Legale Izzi Carlo, specialista in materia di lavoro, il quale ha presentato ricorso presso il Tribunale Civile di Isernia che puntuale il Giudice del Lavoro, con Ordinanza del 02.07.2014 – RG n. 751/2013, ha dichiarato l’illegittimità della risoluzione del rapporto di lavoro e per l’effetto ha condannato il Comune di Monteroduni al:
1.    pagamento in favore della dipendente Sig.ra Foglietta Michela dell’indennità sostitutiva della reintegra pari a 15 (quindici) mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto percepita dalla stessa, oltre al pagamento di una indennità risarcitoria pari a 10 (dieci) mensilità dell’ultima retribuzione di fatto;
2.    pagamento delle spese di lite, con distrazione in favore dell’avv. Carlo Izzi, che si liquidano in Euro 1.800,00 oltre al 15% per spese generali, più IVA e CPA;
3.    pagamento delle spese della CTU (Consulenza Tecnica di Ufficio), già liquidate con separato decreto del 29.05.2014.

Il Sindacato CSA/FIADEL che ha assistito la propria iscritta per l’intera vicenda senza abbandonarla un attimo, ed esprime grande soddisfazione per l’ennesima vittoria conseguita e così come aveva promesso sin dall’insorgere del contenzioso, provvederà anche agli adempimenti successivi, notiziando per prima cosa la Procura Generale della Corte dei Conti circa gli eventuali danni erariali causati al Comune di Monteroduni per l’individuazione dei responsabili e poi assistendo la dipendente anche nelle conseguenti azioni legali derivanti da questa Ordinanza.Ringrazia vivamente lo Studio Legale IZZI per la professionalità e la competenza dimostrata.Infine, sottolinea l’uso/abuso che taluni funzionari ed amministratori ne fanno del loro pubblico potere, perchè spesso,   anziché perseguire e garantire legittimità e giustizia sul luogo di lavoro, si accaniscono contro quei dipendenti che per loro sono scomodi ma che in realtà fanno gli interessi del Comune e dell’utenza.

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