Isernia: bando per affidamento della gestione della piscina comunale deserto

Dall’associazione Comunitàttiva riceviamo e pubblichiamo.

Ad Isernia appare sempre più complesso il coordinamento delle attività sportive. L’amministrazione comunale fa registrare l’ennesimo autogol (rimanendo in tema) riguardo la gestione degli impianti sportivi. Dopo un annoso ritardo nell’emanazione, il bando relativo all’affidamento della gestione della piscina comunale è andato deserto.
Purtroppo dobbiamo sottolineare che uno scenario del genere era prevedibile in quanto appariva complesso ipotizzare che un privato, in questo difficile momento economico, proponesse un’offerta per la gestione ventennale, considerando il valore complessivo dell’intervento di ristrutturazione a cui andava aggiunto il canone di locazione annuale. Quali saranno adesso le prossime mosse dell’amministrazione per garantire la fruibilità di un importante centro di aggregazione per la nostra comunità? Riuscirà a mantenere la promessa elettorale, inserita anche nel programma, di riaprire la piscina de Le piane?
Il brusco arresto arriva nel momento in cui ad un altro fondamentale luogo di vitalità per Isernia e per l’hinterland si preferisce mettere il lucchetto.

Il PalaFraraccio che, per inciso, è l’unico impianto sportivo al chiuso di spessore nell’intero territorio comunale, viene chiuso perché le società sportive non corrispondono la loro quota per l’utilizzo della struttura. Riteniamo corretto il richiamo al saldo dei debiti pregressi ma è doveroso specificare che le società non devono essere viste esclusivamente come veicoli per l’utilizzo a fini economici delle “rette” degli atleti. Inoltre è fuor di dubbio che le quote degli iscritti coprono solo in parte le spese che le società sportive devono affrontare ogni anno al solo scopo di fornire alla comunità un servizio fondamentale: allontanare i giovani dalla sedentarietà e dalle cattive abitudini. Il valore sociale di queste esperienze va riconosciuto ed invitiamo l’amministrazione ad evitare nuove chiusure del PalaFraraccio.

Rispetto alla corresponsione delle quote arretrate e, per evitare spiacevoli inconvenienti per la cittadinanza in futuro, consigliamo al sindaco, agli amministratori cittadini delegati al ramo e ai referenti delle società che svolgono attività presso il palazzetto dello sport di attivare un tavolo di confronto, anche permanente, mediante il quale raggiungere un accordo per la situazione pregressa e, soprattutto, mantenere un raccordo per potenziare unitamente i servizi ai cittadini in futuro.

 

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