Entrambi auspicano che il 21 marzo i Comuni, i cittadini, le aziende e le scuole caratterizzino col colore arancione la propria città. «Chi lo vorrà – scrivono Kyenge e Fassino nella lettera –, potrà indossare un capo di abbigliamento arancione o appendere un tessuto di tale colore alla finestra. I Comuni potranno illuminare i monumenti più importanti con fari arancioni, oppure colorare le lampadine dei lampioni delle strade principali, e altro ancora, tutto all’insegna del colore arancione».«Spero proprio che gli isernini si dimostrino sensibili all’idea della Città Arancione – ha dichiarato Brasiello –, e attraverso un semplice gesto simbolico diano un forte segnale a favore dell’uguaglianza e contro la xenofobia. Il Comune farà la sua parte e attende che l’Unar (ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) ufficializzi, nel dettaglio, le modalità per la partecipazione».