Bottiglieri M5S Isernia: Occasione persa per i cittadini di contribuire alla vita politica della città

“Lo scorso 8 novembre, il Consiglio Comunale di Isernia ha perso l’ennesima occasione per promuovere la partecipazione attiva dei Cittadini alla vita politica e amministrativa della città”, queste le parole del Consigliere pentastellato Mino Bottiglieri al termine dell’ultimo consiglio comunale di Isernia.

“L’assise civica – continua il portavoce del M5s al Comune di Isernia – ha approvato uno Statuto che non modifica sostanzialmente la possibilità di migliorare il nostro Ente e la nostra città. Insieme alla maggioranza anche quel che resta della “opposizione” ha opposto un muro di gomma contro la democrazia diretta e partecipata, respingendo l’emendamento del MoVimento 5 Stelle per l’istituzione del referendum propositivo e senza quorum, uno strumento che avrebbe dato la possibilità a tutti i Cittadini di poter contribuire fattivamente alla vita politica della nostra comunità.”

Per la maggior parte dei consiglieri comunali, compreso il Sindaco, il referendum propositivo sarebbe stata una novità troppo pericolosa, che avrebbe alterato il “normale” proseguimento della vita di questo Ente. La proposta se approvata avrebbe stimolato la sensibilità di tutti gli elettori i quali, consapevoli della validità del referendum a prescindere dal numero di votanti, si sarebbero documentati ed espressi in maniera più efficace e consapevole.

“Molti consiglieri, intervenuti in contrapposizione alla proposta sull’abolizione del quorum, probabilmente non ricordano che il 4 dicembre 2016, anche grazie all’enorme contributo del MoVimento 5 Stelle su tutto il territorio nazionale, fu evitato un palese attacco delle lobbies europee proprio con un referendum costituzionale per il quale non è mai stato previsto il raggiungimento di un quorum” – ricorda Mino Bottiglieri.

“Oltre a respingere la mia proposta, maggioranza e opposizione in una sinergia impressionante, si sono premurate di rendere possibile ancora di più una stortura tipica della politica moderna che può essere riassunta con il nome di “transumanza”: hanno infatti inserito, con metodo bulgaro, nello Statuto Comunale, la possibilità di costituire “ex novo” gruppi consiliari di forze politiche nemmeno elette nella tornata elettorale, riducendo il numero minimo dei componenti da 3 a 2. È palese che tale azione concordata, è stata messa in piedi unicamente per salvaguardare equilibri politici in vista di future elezioni. “ – conclude il Consigliere Bottiglieri.

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