martedì, Dicembre 9, 2025
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Calcio a 5/ La Chaminade pronta ad affrontare il Sagittario Pratola

Riceviamo e pubblichiamo

L’intenso periodo successivo alla sosta natalizia ha condotto la Chaminade Campobasso a lottare su due fronti nella seconda parte della stagione. I rossoblù di coach Paolo Pizzuto sono in corsa per un posto nei playoff con l’attuale terza posizione da difendere dalle squadre all’inseguimento e hanno conquistato gli Ottavi di Finale della Coppa della Divisione. I risultati dell’ultimo periodo sono merito di un gruppo affiatato, che ha lavorato, sin da mese di agosto, in silenzio e senza grandi proclami. Un roster abile a ricompattarsi nei momenti difficili e, soprattutto, bravo a non montarsi la testa e a non sottovalutare nessun avversario. Il team di capitan Pizzuto ha sempre giocato con la stessa concentrazione, sia contro il Noicattaro, squadra di A2 battuta in Coppa della Divisione, sia contro l’ultima in classifica del girone F di serie B.

La Chaminade Campobasso sa che, per togliersi qualche soddisfazione, il cammino è ancora lungo. E le partite insidiose sono sempre dietro l’angolo. Come la sfida di oggi, sabato 20 gennaio 2018, che rappresenta uno spareggio per la terza posizione. Il Sagittario Pratola, già sconfitto all’andata, dopo un inizio opaco, ora contende ai molisani la terza piazza. Un punto divide campobassani e abruzzesi e il match del ‘PalaSelvaPiana’ si prospetta incandescente. La Chaminade Campobasso, infatti, se da un lato punta a difendere la terza posizione, sull’altro fronte guarda con interesse alla piazza d’onore, occupata dall’Atletico Cassano, distante quattro lunghezze.

La panchina lunga di coach Pizzuto consente di pensare in grande e i ragazzi rossoblù, ormai, ci hanno preso gusto e puntano a lasciare un’orma indelebile nella stagione 2017/2018.

“Il Sagittario – il commento di coach Paolo Pizzuto – è una squadra squadra che sta disputando una stagione molto positiva ed è reduce dalla vittoria casalinga ai danni del Ruvo. Sarà un match difficile, per il quale abbiamo lavorato molto bene durante gli ultimi giorni”.

“La settimana di coppe – le parole dell’allenatore rossoblù – ha portato gioie e dolori. L’eliminazione dalla Coppa Italia dispiace, ma non deve lasciare strascichi negativi, nonostante gli errori commessi. Pablo è squalificato, dopo la seconda ammonizione in Coppa della Divisione, assenza pesante, però, in compenso recuperiamo Cancio. Sarà sicuramente una bella partita e per superare gli avversari c’è bisogno di una prestazione di alto livello”.

Se il campionato è il vero obiettivo della Chaminade Campobasso, per la Coppa della Divisione, kermesse che ha visto i rossoblù superare ben tre turni, c’è grande attesa per il sorteggio, che sarà effettuato il 1° febbraio. Essere tra le prime sedici squadre d’Italia di serie A, A2 e B è già un motivo di grande orgoglio. Il club non disdegnerebbe un sorteggio contro una delle big ancora in corsa, come Luparense, Acqua&Sapone, Imola, Lazio o Pesaro, gare che, nel caso, si disputerebbero a Campobasso, in quella che rappresenterebbe, il 18 marzo 2018, una grande festa del futsal nel capoluogo molisano. Gli sforzi economici della società stanno regalando grandi soddisfazioni alla città intera, troppo spesso abituata a fallimenti sportivi. Quest’anno, almeno nel futsal, la Campobasso sportiva si sta togliendo grandi gratificazioni con un ritorno d’immagine importante per l’intera regione Molise.

I convocati per la gara contro il Sagittario Pratola – Al Assuad Sari, Silvio Iacovino, Ruscica Federico, De Nisco Carlo, Pizzuto Francesco, Cancio Rodriguez Josue, Nardolillo Andrea, La Bella Carlo, Caruso Umberto, Cavaliere Alessandro, Petrella Simone e Iacovino Gianni.

Chaminade Campobasso

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Slp Cisl Poste: la riorganizzazione non ha dato i frutti sperati

Migliaia di atti giudiziari, relativi a multe per bollo auto non pagato, hanno invaso i centri di recapito – riferisce il Segretario della CISL Poste Antonio D’Alessandro -. I portalettere del Molise in questi giorni recapitano centinaia di atti, insieme a corrispondenza di ogni tipo.
A suonare le sirene d’allarme è la Cisl Poste che denuncia il dimezzamento del numero dei postini negli ultimi 7- 8 anni e punta il dito sull’organizzazione del servizio postale iniziato alla fine del 2015. I problemi sono stati avvertiti e denunciati da tempo.

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L’eurodeputato del M5S Pedicini presenta il programma di governo

Riceviamo e pubblichiamo

L’eurodeputato del M5S Piernicola Pedicini sarà uno dei relatori all’evento “Villaggio Rousseau. Programma di Governo 2018” che si terrà a Pescara domani, il 20 e 21 gennaio prossimi. L’iniziativa organizzata dal M5S nazionale sarà un incontro riservato ai cittadini e agli attivisti di tutt’Italia che, in vista delle prossime elezioni politiche, desiderino formarsi ed informarsi sul programma di governo del Movimento 5 stelle. L’evento sarà articolato in sessioni formative, laboratori tematici e gruppi di lavoro. Le attività saranno suddivise in laboratori chiamati “F.I.V.E. Lab” ed il cui nome rimanda alle 5 stelle, ma anche all’acronimo di Fatti, Idee, Volontà ed Evoluzione. L’eurodeputato Piernicola Pedicini sarà il relatore della sessione pomeridiana del primo giorno, domani venerdì 19, a partire dalle ore 16.30, sui temi ambiente e sicurezza alimentare. Oltre a Pedicini, sabato 20 e domenica 21, interverranno come relatori altri otto eurodeputati del M5S: Eleonora Evi, Laura Ferrara, Laura Agea, Isabella Adinolfi, Fabio Massimo Castaldo, Tiziana Beghin, Rosa D’Amato e Marco Zullo. Si tratterà di una tre giorni dedicata alla partecipazione e alla formazione, ma anche un’occasione di incontro e di conoscenza tra tutti gli iscritti del Movimento che vogliano contribuire attivamente, mettendo a disposizione le proprie conoscenze ed esperienze. Un percorso dinamico che consentirà di approfondire le battaglie portate avanti dal M5S nel Parlamento italiano e nel Parlamento europeo. I portavoce M5S affronteranno ed analizzeranno le aree tematiche del programma elettorale che – nel corso dell’ultimo anno – sono state oggetto di votazione da parte degli iscritti sulla piattaforma Rousseau ed i partecipanti alle sessioni formative potranno così accedere a contenuti di approfondimento, casi studio, fonti bibliografiche, strumenti di monitoraggio ed autovalutazione del proprio apprendimento oltre che alle attività di ricerca e di discussione.

Sarà attivo anche #OpenComuni, uno spazio dedicato ai portavoce comunali e municipali per presentare e condividere idee, attività o iniziative realizzate sul proprio territorio e verrà dedicato un ampio spazio ai temi della cittadinanza digitale, della democrazia diretta e dei processi di trasformazione della sfera pubblica nell’epoca delle Reti digitali. Ci sarà anche un prestigioso spazio sulla cittadinanza digitale con docenti italiani e internazionali. Interverrà il sociologo Derrick de Kerchove, allievo di McLuhan, che parlerà di “Datocrazia”, ovvero di partecipazione all´epoca dei big data. Spazio quindi per il professore Massimo Di Felice dell’Università di San Paolo e per Mario Pireddu, docente dell’Università della Tuscia.

PIERNICOLA PEDICINI – Eurodeputato M5S

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Boccardo:“Politiche attive: a Roma si marcia, in Molise si cincischia”

Riceviamo e pubblichiamo

Il presidente di Anpal mercoledì ha firmato le convenzioni con le Regioni per le politiche attive del lavoro. I documenti sottoscritti rivestono un’importanza fondamentale nell’ambito del percorso di implementazione e attuazione delle nuove politiche del lavoro. Consolidamento della Rete dei servizi per il lavoro, incremento dei livelli di occupabilità e occupazione in particolare di giovani e fasce vulnerabili, avvio della Scuola per la qualificazione degli operatori dei servizi per il lavoro e dei tutor per l’alternanza scuola – lavoro. Questi i principali obiettivi contenuti nelle convenzioni che Anpal Servizi e le Regioni hanno firmato presso la sede ministeriale di via Flavia a Roma, alla presenza del ministro e degli assessori regionali.

“Gli accordi sottoscritti – ha commentato Del Conte,  presidente dell’Agenzia nazionale – danno avvio concreto alla sinergia e alla cooperazione istituzionale tra Anpal e le Regioni, nel rispetto delle reciproche competenze legislative e amministrative. La collaborazione è un passaggio determinante per rilanciare i servizi per il lavoro e costruire i percorsi di alternanza previsti dalle istituzioni scolastiche”.

Plaude a questo passo in avanti in tema di politiche attive del lavoro Tecla Boccardo, leader della UIL molisana, che precisa: “Si dà finalmente avvio alla concreta collaborazione tra i vari soggetti che formano la rete dei servizi per il lavoro. Le convenzioni firmate permettono di iniziare quel percorso di rafforzamento dei Centri per l´Impiego che da mesi stavamo aspettando e che arrivano poche settimane dopo gli interventi della Legge di Bilancio che hanno sancito il definitivo assorbimento del personale dei CPI da parte delle Regioni. E’ un primo passo che permetterà di rafforzare la capacità di intervento dei Centri per l’Impiego che dovranno svolgere via via compiti sempre più incisivi per favorire la ricerca di nuova occupazione da parte dei disoccupati.”

“E’ anche un segnale della volontà politica nella ricerca di una necessaria collaborazione tra le Regioni e gli altri soggetti della Rete nazionale per le politiche attive che dovranno dare ulteriore prova di coesione nel momento in cui si dovranno definire altri temi di vitale importanza, come i livelli essenziali delle prestazioni che dovranno essere erogati su tutto il territorio nazionale.”

Ed ecco la stilettata sulla nostra realtà regionale da parte della Boccardo: “Certo, per quanto riguarda il Molise attendiamo da tempo, come sindacato, un altrettanto forte messaggio di volontà politica per porre mano al rilancio dei Centri per l’impiego, vero motore per accompagnare/favorire lo sviluppo economico e occupazionale del nostro territorio. Peccato che, fra lavoratori professionalizzati a cui ingiustamente non è stato prorogato il contratto, bandi per l’assunzione di nuovo personale, competenze incrociate fra province e regione, generale disorientamento, non si capisca bene quale strada vuol prendere il Molise per dotarsi di strumenti all’altezza delle sfide che l’attendono. Con buona pace per i tanti disoccupati che non vengono orientati, dei lavoratori alla ricerca di una riqualificazione professionale, dei tanti che veramente aspettano il passaggio delle vecchie politiche passive (un po’ di soldi e via) alle nuove politiche attive che il lavoro lo promuovono, che aprono opportunità, che orientano aziende e potenziali lavoratori.”

                                               Segreteria Uil Molise
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L’angolo del fisioterapista:SINDROME DEL TUNNEL CARPALE, DIAGNOSI E TRATTAMENTO

La Sindrome del Tunnel Carpale (STC) è la malattia nervosa periferica più frequente del corpo umano. E’ dovuta più frequentemente all’infiammazione cronica della borsa tendinea dei flessori (tenosinovite), che comprime il nervo mediano ed è caratterizzata da dolore e intorpidimento della mano e delle dita.

La frequenza con cui la Sindrome del Tunnel Carpale si osserva nella popolazione è circa tre volte più elevata nella donna ed è variabile a seconda dell’attività lavorativa svolta, addirittura fino a 60 casi ogni 100 lavoratori in particolari attività lavorative. Ne risultano infatti più spesso colpiti gli addetti al settore manifatturiero, elettronico, tessile, alimentare, calzaturiero, pellettiero, come pure gli addetti al confezionamento pacchi, cuochi di albergo e gli addetti ai pubblici esercizi. In circa il 70% dei casi è bilaterale, con prevalenza della mano dominante.

Anatomia

Il Tunnel Carpale è una struttura stretta, un ‘tunnel’ nel polso. Il fondo e i lati di questo tunnel sono formati dalle ossa del polso (carpo).

La parte superiore del tunnel è coperta da una banda spessa di tessuto connettivo chiamato il legamento trasverso del carpo. Il nervo mediano ha un decorso che inizia  dal avambraccio raggiungendo la mano attraverso questo tunnel nel polso. Il nervo mediano porta la sensibilità al pollice, indice, medio e alla parte dell’anulare vicina al dito medio. Il nervo controlla anche i muscoli intorno alla base del pollice. All’interno del tunnel carpale ci sono anche i tendini che piegano le dita della mano. Questi tendini sono chiamati tendini flessori. Il tunnel carpale protegge i nervi e tendini flessori che piegano le dita e il pollice.

Cause

La sindrome del tunnel carpale si verifica quando i tessuti circostanti i tendini flessori si gonfiano determinando una compressione sul nervo mediano determinando una sofferenza del nervo.  Molti fattori possono contribuire allo sviluppo della sindrome del tunnel carpale:

  • L’ereditarietà è il fattore più importante infatti i tunnel carpale possono essere più piccoli in alcune persone, e questa caratteristica viene ereditata.

  • Fare lavori manuali (come usare il martello pneumatico) o lavori di precisione e tipicamente ripetitivi, può contribuire nel tempo a sviluppare questo disturbo .

  • I cambiamenti ormonali legati alla gravidanza ed il ristagno di liquidi possono giocare un ruolo nella compressione del nervo e nella sua sofferenza.

  • L’età è un fattore importante: la malattia si verifica più frequentemente nelle persone anziane.

  • Condizioni patologiche generali di base, tra cui il diabete, l’artrite reumatoide e gli squilibri ormonali tiroidei possono avere un ruolo nell’insorgenza della patologia compressiva e degenerativa del nervo.

  • Alcuni sport (come giocare a bowling o a tennis), o l’utilizzo di strument musicali (come la chitarra) che causano microtraumatismi ripetuti del polso.

  • L’utilizzo molto frequente del mouse del computer (noto come il mal di mouse). La posizione corretta del polso sul mouse può aiutare a prevenire questo disturbo (guarda figura in basso).

Sintomi

I sintomi più comuni della sindrome del tunnel carpale sono:

  • Intorpidimento, formicolio e dolore nella mano e delle dita (in particolare delle prime tre dita, il pollice, l’indice e il medio, mai il mignolo) più frequenti di notte che di giorno.

  • Può essere percepita una sensazione simile ad una scossa elettrica soprattutto nel pollice, nel dito  medio e anulare.

  • Strane sensazioni e il dolore che si propagano lungo il braccio verso la spalla.

  • Difficoltà ad eseguire lavori con le dita come stappare una bottiglia o lavorare a maglia.

I sintomi di solito iniziano gradualmente, senza aver subito traumi alla mano. Nella maggior parte delle persone, i sintomi sono più gravi sul lato del pollice della mano e possono verificarsi in qualsiasi momento; durante la notte il dolore e i formicolii aumentano e possono disturbare il riposo. Durante il giorno, i sintomi si verificano spesso quando si tiene qualcosa in mano, come un telefono  un libro o alla guida della macchina. Scuotere o agitare le mani aiuta spesso a ridurre la sintomotologia. I sintomi inizialmente vanno e vengono, ma col tempo possono diventare costanti. Una sensazione di goffaggine o debolezza può rendere movimenti abitualmente semplici come abbottonarsi la camicia o cucire, quasi impossibili. Questa condizione può far cadere oggetti dalle mani. Se il quadro sintomatologico è molto grave i muscoli alla base del pollice possono perdere la loro struttura e atrofizzarsi.

Esame clinico

Per determinare se si soffre di sindrome del tunnel carpale, il medico discuterà i sintomi e la storia medica con voi, poi esaminerà la mano ed eseguirà una serie di test fisici, come ad esempio:

  • Verificherà la debolezza dei muscoli intorno alla base del pollice.

  • Pressione sul nervo mediano al polso con evocazione del formicolio e l’intorpidimento delle dita.

  • Toccando lungo il decorso del nervo mediano al polso evocherà la scossa lungo le dita.

Test ed esami strumentali

Test elettrofisiologici: test elettrico della funzione del Nervo Mediano, elettromiografia (EMG), spesso è consigliato per aiutare a confermare la diagnosi e chiarire le migliori opzioni di trattamento nel vostro caso.

 Trattamento

Per molte persone la sindrome del tunnel carpale può progressivamente peggiorare. La sintomatologia può essere modificata o interrotta nelle fasi iniziali. Ad esempio, se i sintomi sono chiaramente legati ad una attività o professione, il quadro clinico migliora se si interrompe quella attività.

 Trattamento non chirurgico

Se la diagnosi viene fatta precocemente, la sindrome del tunnel carpale può essere curata senza dover per forza intervenire chirurgicamente. Nei casi in cui la diagnosi è incerta o la condizione è lieve o moderata, il medico cercherà sempre prima semplici misure di trattamento.

La fisioterapia: risulta essere un valido intervento per la riduzione della infiammazione e di conseguenza della sintomatologia dolorosa.

Esercizi di stretcing, drenaggio linfatico, massaggio connettivale sono le terapie manuali d’elezione.

Tutori o splintaggio: un tutore o una stecca rigida indossati durante la notte tiene il polso in posizione neutra. Questo impedisce l’irritazione notturna del  nervo mediano che si verifica quando i polsi sono piegati durante il sonno. I tutori possono essere indossati anche durante l’attività  lavorativa.

– Farmaci: i farmaci semplici possono aiutare ad alleviare il dolore. Questi farmaci comprendono farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS), come Ibuprofene, Nimesulide, Ketoprofene (da assumere sempre dietro prescrizione del proprio Medico curante e dopo aver letto attentamente il foglietto illustrativo).

  • Cambi di attività e mansioni: cambiare gli schemi di utilizzo della mano per evitare posizioni e attività che aggravano i sintomi può essere utile. Se il dolore si presenta facendo determinati lavori manuali , cambiare o modificare i lavori può rallentare o arrestare la progressione della malattia

– Infiltrazioni di steroidi: una iniezione di cortisone all’interno del legamento trasverso del carpo spesso può fornire sollievo, ma i sintomi possono tornare (il cortisone non può essere somministrato se coesistono altre patologie come il diabete).

Trattamento chirurgico

La chirurgia viene proposta quando le terapie mediche e fisiche falliscono o quando la sintomatologia è presente da diverso tempo in modo costante. La decisione di sottoporsi ad intervento chirurgico si basa soprattutto sulla gravità dei sintomi. 

 PICCOLO PROTOCOLLO RIABILITATIVO

1. Esercizi tunnel carpale: allungamento

Il primo esercizio per il tunnel carpale è quello delle mani in preghiera per aumentare l’afflusso di sangue al nervo mediano. Questo tipo di allungamento dona immediato sollievo al dolore e riduce la sensazione di formicolio e intorpidimento. Ecco come eseguirlo:

Portate i palmi delle mani l’uno contro l’altro davanti al petto, sotto il livello del mento.
Abbassate lentamente le mani senza staccarle fra loro e portale a livello dello stomaco.
Quando percepite una moderata sensazione di stiramento, mantenete la posizione per 15-30 secondi.
Ripetete l’esercizio 2 o 3 volte.

2. Esercizi tunnel carpale: esercizi per le dita

Con le braccia rilassate lungo i fianchi, piegate le mani in modo che siano parallele al suolo.
Tenete questa posizione per 5 secondi.
Rilassate le mani e le dita verso il basso per altri 5 secondi.
Stringete i pugni e piegate di nuovo i polsi verso l’alto; mantenete la posizione per 5/7 secondi.
Abbassate ancora le mani rilassandole per altri 5 secondi.
Ripetete questa sequenza per dieci volte.

3. Esercizi tunnel carpale: contro la parete

Mettetevi di fronte a una parete e sollevate le braccia finché non sono parallele al suolo. Appoggiate i palmi delle mani al muro con le dita rivolte verso l’alto. Se non percepite alcuna sensazione di allungamento, inclinate leggermente verso il muro. Contate fino a 30 e rilasciate lentamente.
Ripetete l’esercizio 3 volte per ogni braccio. Per un esercizio più intenso, ruota le mani in modo che le dita puntino al pavimento.

Fisioterapista Dott. Domenico Coladangelo

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Guarracino ai Consiglieri regionali: ma come fate a dormire la notte?

“Prendo spunto dalle condivisibili dichiarazioni del Presidente del Consiglio Comunale di Campobasso, Michele Durante, per fare una riflessione sulle vicende a dir poco vergognose degli ultimi giorni. Il grande blitz di alcuni consiglieri regionali, che sono riusciti a bypassare, con abile strategia, l’election day del 04 marzo, cosa comporterà per le tasche dei molisani?

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Il Parlamento europeo ha dato il via libera alla ratifica del Trattato di Marrakech. Soddisfatta Isabella Adinolfi

Plenary session - Week 9 2017 in Brussels - Implementation report on Creative Europe - deadlines

Isabella Adinolfi, M5S, intervenuta in Plenaria: «Ce l’abbiamo fatta. La votazione di oggi sarà ricordata come un momento storico nel riconoscimento dei diritti fondamentali e dell’importanza della diffusione della cultura».

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Circolo La Nebbia Cus Molise, a Ruvo per tornare alla vittoria. Di Stefano: “Da ora in avanti per noi saranno tutte finali”

A Ruvo per tornare alla vittoria. Il Circolo La Nebbia Cus Molise, dopo aver fermato la corsa della capolista Tombesi (1-1 al Palaunimol) e aver ricaricato le batterie nella sosta prevista dal campionato, non farà sconti. I ragazzi di Marco Sanginario sono consapevoli che ad attenderli ci sarà un avversario in salute che ha voglia di continuare la risalita e sanno di dover dare vita ad una partita perfetta per portare a casa il massimo. A caricare l’ambiente ci pensa il capitano Antonio Di Stefano. “Dobbiamo assolutamente portare a casa i tre punti – spiega – solo così potremo restare attaccati alla zona plyoff. Andremo ad incontrare una squadra che sta attraversando un buon periodo e che certamente proverà a renderci la vita difficile. Dalla nostra, perciò, dovremo metterci tanto impegno e tanta abnegazione se vogliamo conquistare il successo”.

Contro la Tombesi nell’ultima gara giocata in ordine di tempo, si è visto un Cln Cus Molise in salute. E’ d’accordo?

“Condivido. Contro la Tombesi si è vista la compattezza di squadra, quella necessaria per poter rimanere nella zona alta della classifica. Per quanto abbiamo fatto vedere in campo, meritavamo qualcosa di più del pareggio”.

Quello attuale è un campionato equilibrato sia nella zona alta della classifica che in quella bassa. Anche per questo non possono essere commessi errori. E’ così?

“Assolutamente. Proprio in virtù del grande equilibrio che regna nel girone adesso è necessario fare punti anche fuori casa onde evitare di staccarsi troppo dalla zona nobile della graduatoria”.

Dando uno sguardo alla sua stagione personale è soddisfatto?

“Ci sono stati dei momenti difficili perché quando non arrivano i risultati, da capitano, ne risento. Adesso siamo in ripresa e dobbiamo continuare su questa strada. I conti si faranno come sempre alla fine”.

Dopo la trasferta di Ruvo ci sarà il Giovinazzo al Palaunimol, altra gara non semplice.

“Da adesso in avanti per noi saranno tutte finali. Sappiamo di dover ottenere il massimo in ogni match se vogliamo lottare per i playoff fino alla fine. Il Giovinazzo a mio avviso è un’ottima squadra ma soprattutto in casa nostra non possiamo permetterci di sbagliare”.

Dando uno sguardo al campionato in generale quale squadra l’ha impressionata maggiormente?

“Il Cassano è superiore alle altre. Anche nella sfida giocata in casa nostra mi ha fatto una grande impressione nonostante per tre quarti di gara abbiamo giocato alla pari”.

Per quanto riguarda i playoff su chi dovrete fare la corsa?

“Sicuramente sono diverse le squadre che puntano agli spareggi. Il Manfredonia si è rinforzato, ci sono poi Chaminade, Sagittario Pratola e Canosa che sono in alto. E’ una bella lotta. Noi cercheremo di arrivare dritti all’obiettivo”.

Arbitri – Dirigeranno l’incontro Gianluca Rutolo di Chieti e Stefania Candria di Teramo. Il cronometrista sarà Agostinelli di Bari.

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Per la prima di ritorno, il gruppo della Magnolia Campobasso sarà ospite dell’Orvieto

Il secondo impegno del 2018 in un calendario che al momento – per le rossoblù – ha i contorni di un’ideale ‘gioco dell’oca’ tra pause lunghe (quella natalizia comune al resto del lotto) e brevi (il turno di sosta figlio del numero dispari di squadre al via nel girone sud di serie A2 femminile di basket) che vanno ad inframezzarsi agli impegni sul parquet.
Così, per la prima di ritorno, il gruppo della Magnolia Campobasso sarà ospite dell’Orvieto, formazione con cui le rossoblù griffate La Molisana condividono la posizione in classifica (la settima a quattordici punti).
PERCORSO AD OSTACOLI Per le rossoblù – seppur a fronte delle due settimane d’avvicinamento alla contesa – l’avvicinamento alla gara con le umbre non è stato dei più semplici, complici alcuni malanni di stagione ed alcune situazioni contingenti che hanno costretto due elementi dell’organico (nello specifico Alesiani e Dentamaro) a restare qualche giorno lontane dal PalaVazzieri. Così, per coach Sabatelli, c’è stata la chance di poter contare sull’intero roster solo dalla seduta di giovedì.
“Anche se – spiega – non andiamo alla ricerca di alibi, né ci piangiamo addosso. Del resto, questo gruppo è in crescita e, come ricordato in più di una circostanza, l’obiettivo è quello di proseguire su questo percorso”.
OBIETTIVO RISCATTO D’altro canto, però, alle magnolie non mancano certo le motivazioni per dar vita ad una prova di tutta sostanza. In particolare, le campobassane vogliono riscattare sia l’ultimo ko patito a Palermo nel confronto che ha chiuso il girone d’andata (dove a pesare, in particolare, è stato un avvio di contesa in salita) che il match d’andata quando all’esordio dovettero lasciare il passo a Vazzieri alle orvietane (47-61), pagando lo scotto dell’emozione della prima peraltro davanti al numeroso pubblico di propri sostenitori.
UMBRE CECCHINE A DOMICILIO Un intento, però, che va a scontrarsi con il percorso interno delle umbre che, tra le mura amiche, hanno concesso il referto rosa solo alla capolista Empoli, vincendo invece gli altri cinque confronti disputati e giocandosi alla pari sino a buona parte del terzo quarto l’ultimo match disputato in casa della corazzata San Giovanni Valdarno. Del resto, il quintetto affidato alle cure del tecnico Massimo Romano, con cui il trainer delle molisane Mimmo Sabatelli ha condiviso l’esperienza nello staff tecnico dell’Italbasket femminile under 20, può contare su un roster di tutto rilievo con due leader tra le esterne come la play Rachele Porcu e la guardia slovena Eva Rupnik ed un riferimento sotto canestro del calibro di Giorgia Manfrè.
“Loro – afferma lo stesso coach Sabatelli – hanno una doppia faccia tra casa e trasferta. Sul loro parquet hanno maggiori certezze che si riflettono anche sulle cifre, sia a livello di fatturato offensivo che di compattezza difensiva. Sono un team di grande qualità e ben allenate ed hanno le potenzialità per dare filo da torcere ad ogni antagonista”.
IL PIANO PARTITA Tutti dettagli che finiscono così per confluire in un piano partita dalle molteplici sfaccettature.
“Non abbiamo potuto preparare sino in fondo quello che avremmo voluto – chiosa il trainer delle magnolie – ma siamo pronti a scendere in campo con determinazione e serenità, pur partendo da tante difficoltà. Sarà senz’altro un match complicato, ma, prima di tutto, come squadra ci porremo un obiettivo ben preciso: quello cioè di ritrovare il gioco offensivo cercando maggiore fluidità senza affidarci a soluzioni individuali come successo a Palermo, dove, comunque, ancora una volta la difesa ha dato un’ottima risposta. Contemporaneamente, sarà determinante trovare un po’ più di tranquillità, che è forse mancata in Sicilia. Senz’altro le due pause di questa fase non hanno agevolato il nostro compito, ma questo gruppo è consapevole e voglioso di far bene e queste sono due certezze assolute”.
CIAVARELLA ‘AZZURRABILE’ A livello individuale, intanto, nuova soddisfazione per l’ala Giulia Ciavarella. Così come nella prima finestra di qualificazione agli Europei 2019 tra Serbia e Lettonia, anche in quella in programma nella prima metà di febbraio, la giocatrice laziale è stata inserita dal commissario tecnico tra le 24 giocatrici convocabili. Per l’Italbasket rosa, in previsione, ci saranno la trasferta del 10
febbraio a Boras in Svezia con palla a due alle ore 15.30 e mercoledì 14 febbraio – per un San Valentino all’insegna della palla a spicchi – la Macedonia (già superata in esterna) al PalaRavizza di Pavia. Nel computo delle azzurre, sinora, nell’ambito della poule di qualificazione H anche una sconfitta interna con la Croazia nell’impianto veneto di San Martino di Lupari.

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L’assessore Facciolla vuole far pagare i debiti dei consorzi di bonifica agli associati

È di poche ore fa la notizia della presentazione da parte dell’assessore Facciolla dell’ennesima proposta di legge, la n. 214, per il riordino della bonifica e della irrigazione, collegata alla manovra di bilancio regionale 2018-2020, dopo il fragoroso naufragio della precedente proposta n. 117 sullo stesso tema, di fatto bloccata dalla mozione approvata dal Consiglio regionale il 21/11/2017. Anche con la nuova proposta di legge n. 214 vengono però nuovamente presi in giro i poveri consorziati, con un testo normativo che prevede di fatto solo la soppressione dei due Enti di bonifica di Larino e di Termoli, che conferirebbero al nascente Consorzio di bonifica del Basso Molise i debiti, più che il patrimonio, senza quindi affrontare i nodi critici che hanno determinato il tracollo della bonifica e della irrigazione nel Basso Molise: gli elevati costi della risorsa idrica e gli elevanti costi energetici per il pompaggio delle acque; se queste sono le premesse, è lecito chiedere quanto tempo potrà sopravvivere il nuovo Consorzio, in assenza di previsioni normative che lo possano mettere in condizione di operare bene.
Oltre alla beffa per i consorziati, questa volta nella nuova proposta di legge c’è anche il danno, e che danno: si afferma infatti nel testo normativo che, completata la ricognizione della massa debitoria pregressa degli Enti di Bonifica commissariati, la stessa resterà in carico ai Consorzi, limitandosi infatti la Regione a poter istituire un fondo che funzioni come garanzia per consentire agli Enti di Bonifica molisani di accedere a finanziamenti bancari. Affermato questo, è evidente che il prossimo passo, che probabilmente sarà compiuto dagli stessi commissari, che si troveranno ad avere campo libero con l’azzeramento dell’ultimo baluardo di democrazia rappresentato dai Consigli dei Delegati, sarà quello di richiedere ai consorziati il pagamento dei debiti accumulati dai Consorzi principalmente per i mancati trasferimenti regionali ai sensi dell’art. 4 della legge regionale n. 42. Il testo normativo è quindi ancora fortemente carente in termini di stanziamenti regionali a sostegno dei Consorzi di Bonifica, in difformità con il disposto della ricordata mozione approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale in data 21/11/2017, in particolare al punto in cui si impegnava il Presidente della Giunta Regionale a “programmare una nuova legge regionale che preveda anche il finanziamento alle attività o alla capacità di sostenere mutui autorizzati finalizzati al risanamento, con oneri per capitale ed interessi a carico della stessa regione.”
Infine, poichè la proposta di legge 214 non contiene nessuna misura economico finanziarie impattante sul bilancio regionale, sarebbe interessante chiedere all’assessore Facciolla il motivo per cui ha inteso collegare il destino della proposta di legge a quello del bilancio regionale: forse per blindare la sua riforma – beffa del settore della bonifica e di irrigazione, velocizzando e rendendo snella l’approvazione, al riparo da qualsiasi suo esame preventivo da parte delle commissioni consiliari?
Smetta una volta per tutte l’assessore Facciolla di fare campagna elettorale sulla pelle dei poveri consorziati! La vera riforma sarebbe che la Giunta Regionale si rendesse una buona volta conto che la bonifica e l’irrigazione sono attività pubbliche di competenza regionale, che vanno adeguatamente finanziate di anno in anno con risorse pubbliche, non lasciando invece alla deriva i Consorzi di Bonifica, pensando che possano svolgere ogni attività con i soli contributi di bonifica, che a stento coprono i costi di funzionamento delle strutture consortili.
Con queste premesse affatto rassicuranti, il Movimento Agricolo Molisano si sente ancora una volta in obbligo di fare appello al buon senso dei Consiglieri regionali,già dimostrato a novembre sulla stessa questione, chiedendo quindi loro di non approvare la riforma beffa della materia di bonifica e di irrigazione contenuta nella proposta di legge n. 214, anticipando ad essi l’inoltro via pec di osservazione più puntuali al testo normativo.

DOMENICO ZEOLI Segretario Movimento Agricolo Molisano

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