martedì, Dicembre 2, 2025
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IMU sul territorio del Comune di Ripalimosani – istanza di audizione in Consiglio Regionale presso la Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici.

imu casa

All’auspicarsi dell’audizione in Consiglio Regionale presso la Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, il Comitato IMU RIPALIMOSANI decide di avanzare una proposta concreta da rivolgere al Comune di Ripalimosani.
Da premettere che, con le informazioni fornite nei verbali di assemblea, il Comitato: ha già dimostrato la buona fede dei contribuenti per il mancato versamento IMU; ha con più occasioni palesato l’inattendibilità del valore venale per ciascun anno d’imposta assegnato ai terreni dalla delibera Comunale; e ha presentato la crisi che ha colpito profondamente il settore immobiliare nell’ultimo decennio. Il Comitato giunge così a chiedere al Comune di Ripalimosani di ripercorrere le ragioni che hanno portato ad attuare il piano regolatore alla luce della situazione odierna e fare un raffronto tra quanto fu programmato nell’anno 2008 e quanto è stato compiuto oggi.
È necessario che l’Amministrazione Comunale prenda atto della realtà economica e sociale che si sta attraversando in cui non c’è crescita demografica, non c’è domanda di mercati per nuova edificazione, non c’è propensione all’investimento, ma solamente una crescita del tasso di disoccupazione ed un generale impoverimento della popolazione. Oggi per far fronte a tutta questa serie di problematiche occorre parlare di servizi ai cittadini, di recupero del patrimonio inutilizzato o dismesso, di risparmio del suolo, di difesa e riconversione della vocazione agricola, di tutela ambientale. Bisogna parlare di Governo del territorio e non
IMU RIPALIMOSANI – ORGANIZZAZIONE NON LUCRATIVA DI UTILITÀ SOCIALE indirizzo e-mail: comitatoimuripalimosani@gmail.com
di sviluppo urbanistico, per questo il Comitato invita il Comune a modificare le linee programmatiche del piano regolatore e a farsi portavoce di tali iniziative che devono partire dal basso, dalla più piccola cellula governativa, che è quella più vicina ai fabbisogni dei cittadini.
L’Amministrazione deve prendere consapevolezza che le scelte urbanistiche effettuate dal Consiglio comunale che sarebbero dovute essere nell’interesse della comunità, hanno finito solamente per lederla, moralmente ed economicamente. Le prescrizioni di zonizzazione attuate dal Comune nel delineare limiti e caratteristiche delle edificazioni hanno prodotto pregiudizio concreto ed attuale ai cittadini.
A dimostrazione di ciò, il Comitato evidenzia che sulla zona D1 commerciale-artigianale in Contrada Serre non è stato implementato alcun piano attuativo e realizzata alcuna edificazione, ma di fatto sono terreni produttivi di reddito agricolo sia perché i possessori coltivano ortaggi e curano i propri frutteti esistenti e sia perché per la maggior parte vengono seminati dall’imprenditore agricolo inserito nella stessa zona D1 e quindi strumentali per la propria azienda, ed è grazie al raccolto di tali terreni che riesce a mandare avanti il proprio lavoro. Questo a voler dire che un accanimento sul territorio attraverso l’urbanizzazione selvaggia, generatrice dell’ennesima colata di cemento, è solo da considerarsi un azione irresponsabile.
Invece, sulla zona D4 con destinazione industriale in Contrada Pesco Farese la situazione è ben diversa, in tale area sono stati avviati piani di lottizzazione e realizzati edifici, ma purtroppo interrotti dalla stessa impresa costruttrice che in tale progetto ha investito ingenti quantità di denaro. L’impresa è oggi proprietaria di un terreno edificabile appartenente ad un piano attuativo e di una serie di capannoni, alcuni dei quali rimasti sfitti. La costruttrice riesce ad adempiere all’IMU grazie al fitto dei restanti capannoni e a risorse che derivano da altre fonti di investimento, altrimenti probabilmente oggi avremmo assistito all’ennesima procedura fallimentare.
Sempre nella zona D4 in Contrada Pesco Farese si prospetta la realtà di altri umili cittadini che hanno permutato il loro terreno con l’impresa costruttrice in cambio di un edificio ad uso industriale-commerciale. Per anni tali possessori hanno adempiuto al pagamento IMU, anche se tali edifici risultavano vuoti, grazie all’aiuto dei propri familiari e ai risparmi messi da parte. Ad oggi, alcuni cittadini fortunati sono riusciti a fittare tali edifici seppur a prezzo di costo, ma c’è ancora chi non riesce a trovare affittuari o acquirenti e comunque deve assolvere al pagamento IMU senza averne la capacità contributiva.
Lo scenario preposto dal Comitato è catastrofico, e lo sarà ancor di più quando tutti i possessori arriveranno ad un collasso impositivo al quale non riusciranno a far fronte.
Il Comitato richiama vivamente il Comune di Ripalimosani a prendere coscienza delle conseguenze che ci saranno nel caso in cui non proceda ad apportare una repentina modifica allo strumento urbanistico.
I contribuenti impossibilitati nell’adempiere per insufficienza di risorse si imbatteranno nell’iter procedimentale dell’Agenzia delle entrate-riscossione, che al mancato pagamento della cartella esattoriale, procederà al recupero forzato nei confronti non solo dei cittadini, ma anche dei coobbligati.
IMU RIPALIMOSANI – ORGANIZZAZIONE NON LUCRATIVA DI UTILITÀ SOCIALE indirizzo e-mail: comitatoimuripalimosani@gmail.com
In primis, il pignoramento del conto corrente sul quale i possessori hanno accantonato i risparmi di una vita, e comunque non sufficienti alla regolarizzazione dell’imposta. I cittadini verranno privati di ogni disponibilità monetaria che sarebbe potuta necessitare per le emergenze della propria persona. Il caso di un possessore pensionato di 83 anni cardiopatico chiamato ad assolvere un importo IMU di circa 10.000 euro l’anno diventa emblematico.
Il pignoramento interesserà inoltre una percentuale dei redditi di lavoro dipendente e di pensione sia che gli accrediti avvengano sul conto corrente, sia presso il datore di lavoro o in capo all’ente previdenziale.
Ancora, l’agente della riscossione avrà la possibilità di iscrivere ipoteca sui beni immobili dei cittadini e poi procedere all’espropriazione forzata dei beni stessi. Pertanto, i possessori di terreni edificabili che hanno con tanto sacrifico realizzato un immobile su di esso e hanno per anni adempiuto al pagamento IMU si vedranno prima ipotecare e poi espropriare dello stesso. Invece, i possessori che detengono altri immobili dove da decenni svolgono attività commerciale, in cui riescono a stento ad adempiere regolarmente a tutte le imposizioni, saranno privati non solo dello stabile ma della possibilità di lavorare, possibilità che verrà tolta anche ai propri figli che continuano l’attività di famiglia.
Inoltre, ai cittadini nessuna azione è consentita per salvaguardare ciò che gli rimane poiché l’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha la facoltà di revocare l’atto di vendita o di donazione posto in essere.
Il Comune di Ripalimosani oggi ha il dovere e il potere di evitare il generarsi di quanto prospettato riconoscendo di aver prefigurato un piano non conforme alla realtà odierna, e di ritornare sui propri passi.
Il Comitato avanza la proposta dei possessori dei terreni della zona D1 in Contrada Serre che esprimono la loro volontà di essere sempre stati considerati come possessori di terreni agricoli, e la proposta dei possessori della zona D4 in Contrada Pesco Farese di diminuire il valore venale dei terreni e la possibilità di concedere delle attenuanti atte a soccorrere i contribuenti per l’adempimento IMU.
In occasione della convocazione del Consiglio Regionale del Molise in data 16 gennaio 2018 alle ore 10:00, il Comitato sarà presente, con la propria delegazione, alla sede di Campobasso in Via IV novembre n.87 per chiedere direttamente al Presidente Ing. Vincenzo Cotugno l’audizione in Consiglio Regionale presso la Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici.

IL COMITATO

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Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, il Molise c’è

FOTO DI REPERTORIO

Riceviamo e pubblichiamo

Accogliere, proteggere e integrare il rifugiato ed il migrante. Il Molise in questa Giornata Mondiale sul valore umanitario, sociale e culturale dell’accoglienza può dire che c’è, è presente, ha dimostrato coi fatti di essersi saputo aprire all’integrazione di 13 mila immigrati regolari provenienti da varie nazionalità dell’Est Europa, dell’Asia e del Nordafrica. Poco meno di 2 mila di questi sono bambini e ragazzi che frequentano le nostre scuole studiando e giocando con i nostri figli. Tantissime sono le donne che assistono i nostri anziani svolgendo una funzione sociale delicata che aiuta persone, sole e malate, a non allontanarsi dalla propria casa e dal proprio paese.
Sorprende in positivo il dato sul numero delle imprese autonome, ditte individuali e società,
condotte da stranieri in Molise. Così come in settori importanti dell’agricoltura, dell’edilizia, della zootecnia e della ristorazione, il lavoro degli immigrati è preziosissimo. Rumeni, marocchini, indiani, bengalesi, albanesi e ucraini, queste le provenienze più ricorrenti di chi ha scelto di raggiungerci nel corso dell’ultimo ventennio. Senza l’arrivo degli immigrati il calo demografico del Molise sarebbe stato più rapido, molte attività avrebbero sofferto per mancanza di persone disponibili a svolgere quei lavori e molte classi non si sarebbero potute costituire in tante scuole dei nostri paesi per mancanza del numero minimo di alunni. Accanto a questa bella pagina il Molise ha saputo fare di più avviando dal 2013 un progetto di accoglienza straordinaria di profughi e rifugiati
scappati via dalle loro patrie a causa di guerre, persecuzioni, miseria e carestie. Da 12 migranti accolti in uno SPRAR del Basso Molise dalla Caritas del 2013 siamo passati a 3600 rifugiati del 2018 con un contributo in percentuale al numero degli abitanti che ci pone saldamente in testa alle regioni italiane. Non sono mancati i problemi, i limiti, le contraddizioni e le difficoltà, ma ciò non ha impedito al Molise di fare la propria parte per non far tornare indietro queste persone contribuendo alla soluzione di una vicenda di dimensioni epocali che ha visto l’Italia dimostrare al resto d’Europa che l’umanità si pratica coi fatti più che declamarla a voce per poi trincerarsi dietro al trattato di DUBLINO, ai cavilli o ai fascismi xenofobi di Paesi che respingono i migranti a Ventimiglia e al Brennero, o alzano recinti con filo spinato o mura invalicabili alle loro frontiere. Il Molise per una volta può, a buona ragione e con dati alla mano, affermare che ha saputo fare il proprio dovere. Questa consapevolezza però non deve impedirci di porre rimedio a storture, ritardi e
difficoltà che si sono manifestate. La prima è che ancora troppi comuni non aderiscono al Bando SPRAR del Ministero dell’Interno che prevede piccoli numeri per una durata di 3 anni. Bisogna proseguire con l’opera di sensibilizzazione istituzionale come sta alacremente facendo la Prefettura di Isernia per giungere ad una distribuzione di 10/20 migranti a paese ed evitare la concentrazione di numeri esorbitanti in centri di accoglienza straordinaria che oggettivamente rappresentano una criticità da superare. L’altra questione su cui lavorare è l’integrazione socio-lavorativa per inserire i migranti nel tessuto economico locale attraverso percorsi di apprendimento della lingua, di una qualifica professionale e di un mestiere o attività. Tenere per anni dei giovani fermi in strutture in cui non fanno nulla è sbagliato, offende la dignità dei migranti e non offre alcuna prospettiva di
inclusione ed integrazione nella comunità locale.
La nostra regione dovrà tracciare un percorso di formazione, diffusione per piccoli numeri in tutti i paesi, inserimento professionale e inclusione sociale, per andare oltre i benefici economici ed occupazionali, creati dall’intuizione del 2013 che ha consentito di creare 800 posti di lavoro nell’indotto valorizzando competenze di mediatori, assistenti sociali, psicologi, interpreti, operatori e addetti, con un’entrata straordinaria pari a 120 mila euro al giorno che per 365 giorni supera i 43 milioni di euro di giro d’affari annuo. Quante imprese alberghiere, della ristorazione, manutentori, artigiani e produttori locali hanno tratto vantaggio dalla scelta del 2013 di aprire le porte del Molise all’accoglienza umanitaria? Ora è necessario fare meglio e di più, investendo sull’integrazione per trattenere stabilmente nelle nostre comunità i migranti che sceglieranno di restare da noi anziché cercare una nuova patria, imparare un’altra lingua e acquisire nuove conoscenze su usi, costumi e
regole di nazioni più ostili. Questa scelta sarà osteggiata da chi cavalca la paura per speculazioni di basso profilo, sarà strumentalizzata da chi sperpera la propria vita nel gioco d’azzardo e ne dà colpa agli immigrati, sarà rallentata da chi non ha interesse a favorire la diffusione degli SPRAR per piccoli numeri in tutti i comuni, e sarà resa difficile da Istituzioni che non investono sul futuro per timore di perdere consensi. La sfida da vincere sarà quella di costruire un Molise multietnico, multiculturale e dai mille colori fatto di giovani rifugiati, nuove famiglie, case abitate, bambini, scuole vive, comunità dinamiche e capacità di sapersi muovere in continuità con la nostra storia. Oc’è qualcuno che ignora che i Sabelli qui ci sono arrivati, così come i liguri,e diverse popolazioni italiche portate da Silla dopo aver raso al suolo il Sannio nel I° secolo a.c., e quindi i bulgari, i normanni, gli aragonesi, gli svevi fino ai croati e agli albanesi in fuga dagli Ottomani nel 1.500 ?
Michele Petraroia
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Liberi e Uguali, avviati i primi incontri in Molise

Riceviamo e pubblichiamo

Si è tenuta ieri sera presso l’Incubatore Sociale di Campobasso una prima riunione di militanti delle tre forze che aderiscono all’alleanza politica LBERI e UGUALI.

L’incontro è stato presieduto da Loris Amoruso, Fabiano Ucci e Antonio Di Monaco in rappresentanza rispettivamente di Sinistra Italiana, Articolo Uno-MDP e Possibile, e ha visto intervenire Danilo Leva, Antonio D’Ambrosio, Augusto Massa, Sergio Sorella, Vincenzo Notarangelo, Michele Durante, Emilio Montano, Matteo Gissi e Michele Petraroia. A latere della riunione una rappresentanza di Articolo Uno-MDP, Sinistra Italiana e Possibile hanno avviato una prima disamina sulle disponibilità di candidature alle prossime elezioni in Parlamento, comunicando al termine dell’incontro alcuni nominativi delegando i Segretari Regionali e Provinciali a proseguire i contatti sul territorio e con le strutture nazionali per acquisire nuove ed ulteriori disponibilità sia di compagne che di compagni provenienti da una chiara appartenenza politica, culturale e sociale alla sinistra.

Nel corso della manifestazione sono stati messi in evidenza i temi nazionali e regionali che pongono LIBERI e UGUALI come forza alternativa al PD oltre che alle destre e al Movimento 5 Stelle.

Alla prossima competizione elettorale nazionale del 4 marzo la sinistra italiana sostiene con il programma, le liste ed i candidati di LIBERI e UGUALI un progetto che si pone come Quarto Polo senza alcuna confusione con il programma, le liste e i candidati del Partito Democratico con cui si è determinata una divaricazione strategica nel corso della legislatura a causa di scelte di destra su lavoro, fisco, scuola, sanità, ambiente, mezzogiorno e previdenza.

Una divaricazione che ha determinato strappi dolorosi ma necessari che nascevano da convincimenti, idee, proposte, valori e progetti radicalmente alternativi rispetto a quelli di Renzi, Frattura, Gentiloni, Fanelli, Venittelli, Facciolla e Veneziale.

La riunione si è conclusa con l’impegno ad attivare una mobilitazione capillare su tutto il territorio regionale per sostenere il Programma di LIBERI e UGUALI per Pietro GRASSO.

P/Il Coordinamento Regionale

di LIBERI E UGUALI

Anna Spina

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Riccia/Online il nuovo sismografo

Riceviamo e pubblichiamo

Sono giorni in cui il Molise e il Matese hanno guadagnato la ribalta nazionale per via della scoperta, da parte di fonti qualificate e accreditate tra cui l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, di una sorgente di magma situata nelle profondità dell’Appennino meridionale, specificatamente nell’area del Sannio-Matese.

La Protezione civile di Benevento ha predisposto uno strumento in grado di monitorare 24 ore su 24  l’attività tellurica in tutta l’area del Sannio, in modo da mettere in moto tempestivamente le misure di emergenza qualora si registrassero eventuali anomalie rispetto alla normale attività sismica. Rispetto a questo, ancora una volta il Comune di Riccia ha dimostrato di avere a cuore più di ogni altra cosa la sicurezza dei propri cittadini attivandosi immediatamente affinché una stazione di rilevamento potesse essere collocata presso il proprio Municipio, dando seguito alla Delibera n.64 già approvata lo scorso 15 maggio con la quale si stabiliva una convenzione con il  nucleo di protezione civile – Osservatorio Sismico “Luigi Palmieri” con sede legale in Pesco Sannita (BN) per la creazione di un centro di studio e di collaborazione nel campo della protezione civile, con particolare riguardo allo studio della sismicità.

La tempestività e la sensibilità dell’Amministrazione riccese è stata decisiva anche stavolta, tant’è che è già stato attivato, presso la casa comunale in via Zaburri, uno dei 19 sismografi dell’area del Sannio, funzionante h24 e consultabile sul sito internet del Comune di Riccia (http://nuke.nprotezionecivile.it/sismogrammiindiretta/RicciaCB/tabid/744/Default.aspx)

“Abbiamo voluto fortemente questo strumento – ha dichiarato il sindaco Micaela Fanelli – perché la priorità per noi è quella che i cittadini di Riccia abbiano sempre coscienza del contesto in cui vivono e che siano elementi attivi nelle strategie di prevenzione delle calamità, oltre che di salvaguardia del patrimonio esistente”.

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Serie D, girone F: risultati e classifica

Campobasso – Monticelli 3-0
Agnonese – Fabriano 1-0
Matelica – San Nicolò 2-0
L’Aquila – Vis Pesaro 2-2
Castelfidardo – Sangiustese 3-2
San Marino – Pineto 3-3
Avezzano – Vastese 3-2
Francavilla – Nerostellati 1-0
Recanatese – Jesina 5-1

Classifica

Matelica 47
Vis Pesaro 44
Vastese 37
Avezzano 33
Sangiustese 30
Pineto 30
San Marino 28
Francavilla 28
Castelfidardo 28
L’Aquila 27
Campobasso 24*
Agnonese 21
Jesina 19
San Nicolò 18
Recanatese 15
Fabriano 14
Monticelli 12
Nerostellati 7

*(-4 penalità)

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Eccellenza: risultati e classifica

Alliphae 0 -2 Sesto Campano
Venafro 9- 0 Frentania
Campodipietra2 -3 Tre Pini Matese
Città di Termoli 1- 2 O.Riccia
P. Gambatesa 1-1Campobasso 1919
Real Guglionesi 3-1 Bojano
Spinete 1-5 Vastogirardi
Vulcania 0-1 Isernia FC

Classifica

Vastogirardi
44
Isernia 43
Termoli 39
Guglionesi 32
Matese 25
Campodipietra 23
Frentania 20
O. Riccia 19
Vulcania 17
Sesto Campano 16
Alliphae 16
Bojano 15
Spinete 13
Campobasso 1919 8

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Promozione: risultati e classifica

Matese1- 1Pietramontecorvino
Molise 0-1-Baranello
Casalnuovo Monterotaro 0- 1Termoli 2016
Castelmauto 0-3 Cliternina
Q. Totti Chieuti 1-1 Ururi
Roccasicura2 -3 C. Vairanese
Roseto 1-0 P. Ferrazzano
Santeliana 2-1 Carovilli

Classifica

Roseto 38
Matese 37
Pietramontecorvino 34
Roccasicura 33
Vairanese 32
Ururi 27
Castelmauro 23
Baranello 23
Termoli 22
Cliternina 21
Santeliana 21
Molise 19
Ferrazzano 19
QT Chieuti 15
Monterotaro 8
Carovilli 7

 

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Il rettore Palmieri in corsa alle politiche da indipendente

Predisposta la griglia per le candidature alla Camera ed al Senato per il movimento politico ‘Liberi e Uguali’; lo si apprende dalla pubblicazione dei nomi sul profilo Facebook dell’on.Danilo Leva. Si legge testualmente, con riferimento alla riunione dell’assemblea regionale del partito, tenuta ieri a Campobasso: “All’unanimità è stato votato sia il coordinamento unitario per l’organizzazione della campagna elettorale (costituito dai coordinatori regionali e provinciali dei tre partiti) che la rosa di nominativi utili alla composizione delle liste per la Camera ed il Senato. L’assemblea ha ringraziato per la disponibilità alla candidatura ricevuta dalle seguenti personalità, espressione dei diversi e più ampi settori della società molisana:

Oreste Campopiano (indipendente) – Avvocato
Michele Durante – Imprenditore, Presidente del Consiglio comunale di Campobasso, Segretario regionale Possibile
Danilo Leva – Avvocato, Deputato MDP
Vincenzo Notarangelo – Avvocato , Sindaco di Larino, Segretario regionale SI
Gianmaria Palmieri (indipendente) – Avvocato, Rettore dell’Università del Molise
Sergio Sorella – Docente, Sindacalista

L’assemblea ha poi conferito mandato ai tre coordinatori regionali di individuare nelle prossime ore figure femminili che completeranno la rosa di disponibilità già individuate.
Toccherà poi al coordinamento nazionale, sempre d’intesa con i coordinatori regionali, definire la esatta composizione delle liste”.

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A Palazzo Vitale i rappresentanti dei governi di Albania e Montenegro

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Politica di coesione per lo sviluppo dei territori, il Programma Italia-Albania- Montenegro: sarà questo il tema dell’evento internazionale in programma, con diversi appuntamenti, nella giornata di lunedì prossimo, 15 gennaio, a Palazzo Vitale.
Alle 17 nella sala Parlamentino di via Genova, a Campobasso, si terrà una tavola rotonda alla quale parteciperanno, tra gli altri, il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, il ministro degli Affari europei del Montenegro, Aleksandar Andrija Pejovic, il
segretario generale del ministero degli Affari esteri dell’Albania, Gazmend Barbullushi, il ministro plenipotenziario degli Affari esteri dell’Italia (inviato speciale per il processo dei Balcani Occidentali), Michele Giacomelli, e il direttore del coordinamento delle Politiche
internazionali della Regione Puglia, Bernardo Notarangelo.
L’incontro sarà preceduto, alle ore 16.30, da una conferenza stampa (Sala Giunta).
Il Programma transfrontaliero Interreg IPA Italia-Albania-Montenegro mira a rafforzare la crescita economica dei Paesi dell’area adriatica coinvolti, favorendo lo sviluppo
intelligente, inclusivo e sostenibile dei territori attraverso lo scambio di buone pratiche ed esperienze tra gli stakeholder.
L’obiettivo è incoraggiare la creazione di nuovi modelli di sviluppo a tutela dell’ambiente, migliorando le infrastrutture pubbliche, promuovendo la diffusione dei trasporti sostenibili e favorendo la gestione intelligente del patrimonio culturale.
Presidenza Regione Molise

 

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NAS/ il 55% delle attività ispezionate sono risultate essere “non regolamentari”

CARABINIERI NAS
FOTO DI REPERTORIO

Il reparto NAS di Campobasso, coordinato dal Comandante Luogotenente Mario Di Vito, al fine di tutelare la sicurezza e la salute dei cittadini molisani, nell’anno 2017 ha ispezionato 684 attività commerciali operanti nel settore della produzione e vendita di alimenti e della sanità pubblica. Circa il 55% delle attività ispezionate sono risultate essere “non regolamentari” per violazioni di carattere penale e amministrativo. 103 persone sono state deferite in stato di libertà alle competenti Procure della Repubblica, mentre 330 sono state segnalate all’Autorità Sanitaria e Amministrativa. Sono state contestate 480 sanzioni per un importo di € 475.000; sequestrati 4.000 kg di alimenti (prevalentemente carne e prodotti ittici) per un valore commerciale di circa 100.000 €; chiuse 75 attività (depositi alimenti, ristoranti, case di riposo e studi medici polispecialistici) per un valore di circa € 3.900.000. Tra le violazioni penali più frequenti, attinenti il settore alimentare, è stata accertata la somministrazione di alimenti surgelati, non indicati come tali nel menù e la vendita di prodotti ittici diversi per qualità e provenienza da quella dichiarata in etichetta: pesce “decongelato” venduto come “pesce fresco” e “pesce allevato” come “pesce pescato”. Nel periodo Natalizio, nel corso di controlli presso tre aree fieristiche dei Comuni del Basso Molise, sono state riscontrate gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali tali da indurre la competente Autorità Sanitaria a disporne l’immediata chiusura fino al completo ripristino dei requisiti richiesti dalla legge. Nel settore della sanità sono stati effettuati numerosi controlli presso strutture sanitarie pubbliche e private (ospedali, poliambulatori, case di riposo e cliniche), segnalando alle competenti autorità giudiziarie ed amministrative le irregolarità riscontrate (violazioni attinenti il mancato rispetto dei capitolati d’appalto, norme relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro, mancanza di requisiti abilitativi/professionali e mancanza di autorizzazioni per l’esercizio di attività sanitarie specifiche).

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Campobasso

Isernia

Termoli