venerdì, Dicembre 12, 2025
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Consorzio di bonifica del Basso Molise, il Mam chiede garanzie economiche a Facciolla

Riceviamo e pubblichiamo

Dopo che il Consiglio Regionale ha approvato a maggioranza molto ristretta la legge di riforma dei consorzi di bonifica molisani, il Movimento agricolo Molisano (MAM) ha condotto un esame approfondito del testo normativo, i cui esiti si intende di seguito esporre, in modo che i consorziati tutti possono farsi una idea seria di cosa è successo e, soprattutto, di cosa accadrà a breve.

Se si parte dalla considerazione che il principale problema dei soppressi consorzi di bonifica del Basso Molise era economico finanziario, nella legge di riforma, pur sforzandosi, non si riuscirà a trovare nessuno stanziamento regionale straordinario per ripianare i debiti pregressi degli Enti di bonifica di Larino e di Termoli oppure per finanziare le spese di manutenzione delle opere di bonifica e di esercizio di impianti irrigui; c’è infatti unicamente una vaga dichiarazione di intenti da parte della Regione di poter istituire, con un successivo atto deliberativo di Giunta, un fondo a solo garanzia dei prestiti che sicuramente il nuovo Consorzio di Bonifica del Basso Molise dovrà stipulare per ripianare i debiti pregressi dei due Consorzi soppressi. Oltre al fatto che la Giunta non avrà i tempi tecnici per istituire e per disciplinare il funzionamento di detto fondo di garanzia, è evidente subito che non è per il momento previsto che la Regione metta mano al portafoglio a sostegno del nuovo Consorzio di Bonifica del Basso Molise, in quanto potrebbe tutt’al più intervenire come garante, ipotesi al momento normativamente impossibile per quanto detto, fermo comunque restando che a indebitarsi e quindi a ripagare il prestito dovrà essere certamente il Consorzio di Bonifica del Basso Molise: e dove il nuovo ente di bonifica troverà le somme necessarie per ripagare i prestiti che dovrà stipulare? La più semplice soluzione potrebbe essere quella di richiedere ai consorziati una contribuzione aggiuntiva rispetto a quella ordinaria richiesta loro annualmente; è una alternativa molto dolorosa, sicuramente insostenibile, che mostra la fondatezza delle denunce fatte dal MAM nei scorsi mesi, rimaste purtroppo inascoltate. Ora, la possibilità che quelli paventati fino a poco tempo come rischi si concretizzino è molto più elevata, in quanto adesso c’è un atto normativo a sostegno di questa tesi balorda.

Continuando l’analisi, la legge approvata attribuisce importanti e notevoli poteri al Commissario, tra cui l’adozione di un importante quanto delicato piano di classifica per il riparto della contribuenza consortile tra i consorziati dei due enti soppressi, oltre alla ricognizione della massa debitoria pregressa dei due consorzi di bonifica di Larino e di Termoli; entrambe queste attività, per quanto supportate dal personale del nuovo Consorzio, dovranno essere svolte da un soggetto terzo esterno, da retribuire a parte; detto questo, il MAM chiede all’assessore Facciolla di chiarire se il costo di queste importanti consulenze debba gravare sulle casse del Consorzio di bonifica del Basso Molise, ossia sui consorziati, oppure se intende finanziarle la Regione, in quanto al momento si fissano nella legge approvata solo dei tempi stringenti per lo svolgimento di queste attività, senza nessuna copertura economica.

Da ultimo, è risaputo anche dai non addetti ai lavori che il tallone di Achille dei due Consorzi soppressi è l’elevato costo energetico per il pompaggio del’acqua, costo che attualmente viene scaricato integralmente sugli utenti irrigui, e questo a prescindere dal reddito da essi prodotto con le colture irrigue praticate: è evidente quindi a tutti quanto sia elevato il rischio di impresa per gli agricoltori che prelevano acqua, in presenza di prezzi dei prodotti agricoli decrescenti, fattore che disincentiva di molto l’utilizzazione della risorsa irrigua nel Basso Molise. Ebbene, rispetto a questo grande e storico problema, il MAM si sarebbe aspettato che la Regione facesse qualcosa con la riforma, ma anche in questo caso le attese non sono state corrisposte.

Alla luce di tutte queste problematiche, il MAM chiede ancora una volta all’assessore Facciolla se la sua riforma del settore della bonifica e della irrigazione non sia un beffa per gli agricoltori del Basso Molise.l

DOMENICO ZEOLI SEGRETARIO MOVIMENTO AGRICOLO MOLISANO

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Mobilità in deroga: “Il ministro Poletti è pronto a sbloccare la nostra vertenza. E la Giunta regionale?”

Riceviamo e pubblichiamo

Il 18 gennaio a Roma abbiamo avuto ampie rassicurazioni sia dal Direttore Generale del Ministero del Lavoro, Ugo Menziani, che dal Capo della Segreteria Politica del Ministro Poletti, Bruno Busacca. Entrambi dopo aver visto che la Regione Molise a Dicembre 2016 anziché utilizzare i 20 milioni di euro stanziati in modo vincolato con la Legge 185 del 24.09.2016 per pagare la mobilità in deroga ai 1744 lavoratori aventi diritto avviando per loro anche misure di politiche attive del lavoro, aveva adottato la Delibera di Giunta n. 638 del 30.12.2016 in cui si inventava una nuova platea di beneficiari in contrasto con la Circolare Ministeriale n. 34 del 4.11.2016 che vietava questa possibilità, si sono messi a disposizione per trovare una soluzione alla vertenza di 1744 persone del Molise.

Il 18 gennaio a Roma siamo riusciti a superare lo scambio di mail del 10 e 12 gennaio tra l’Assessore Veneziale e lo stesso Ministero sulla questione, ottenendo un risultato positivo straordinario che ovviamente deve essere condiviso e sostenuto politicamente da Frattura e dalla Regione Molise. Ebbene se per il Ministero è sufficiente una lettera del Presidente della Giunta al Ministro Giuliano Poletti per aprire un confronto politico chiarificatore e risolutivo, perché il Presidente Frattura non intende avanzare la richiesta a nostro favore? Che senso ha aver votato la Delibera n. 242 in Consiglio Regionale sul nostro problema se poi quando si apre uno spiraglio positivo il Presidente Frattura decide di non intervenire e di non agire? Perché?

La Giunta Regionale sappia che non ci fermeremo fino a quando non raggiungeremo il risultato di vederci riconosciuti i nostri diritti. Il Presidente della Regione non può rivolgersi a noi dicendoci che è disponibile ad accompagnarci a Roma, perché noi a Roma ci siamo già andati da soli e abbiamo già parlato e bene con il Ministro del Lavoro, comprendendo che l’ostacolo non è Roma ma è la Regione Molise.

Ci spieghi perché è contrario e perché continua ogni volta a parlare d’altro anziché fare il proprio dovere, rivolgersi ufficialmente al Ministro Poletti e concordare con lui le modalità di risoluzione della nostra vertenza.

P/il Comitato La Portavoce

Carolina D’Antino

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Noi con Salvini Molise/ una sede della Lega a Bojano

Il nostro primo obiettivo nell’area matesina sarà quella di aprire a breve a Bojano una nostra sede, una sezione della Lega capace di avvicinare i cittadini ed informarli sui nostri programmi e i nostri progetti su una parte della Regione che ha sofferto tantissimo e continua a soffrire per via della chiusura della Gam e di tante altre piccole e medie attività produttive, un vero e proprio colpo mortale portato avanti quasi chirurgicamente dall’attuale giunta regionale che ha praticamente portato alla fame centinaia di famiglie, un colpo mortale che ha impoverito tutta la zona e dove non pochi giovani sono stati costretti a scappare via, un crollo dell’economia e di conseguenza un vero record di povertà. Con Nicola Campanella a coordinare tutta l’attività territoriale dell’area matesesina – ha detto Romagnuolo – con la nomina del prossimo coordinatore cittadino di Bojano e con l’apertura della nostra prima sezione voluta fortemente proprio da Nicola, sono certa che noi della Lega Salvini Premier riusciremo quanto prima non solo a ridare una speranza ai cittadini bojanesi, ma ci impegneremo sinceramente in prima persona a risollevare le sorti di una zona che merita molta attenzione, merita di essere aiutata, merita tutto il nostro sostegno e soprattutto tutta la nostra necessaria attenzione. Il nostro impegno per Bojano – ha continuato Romagnuolo – è protratto verso coloro che non hanno un posto di lavoro o che il lavoro lo hanno perso, bisogna aiutare queste persone, i disoccupati, i giovani, le donne, i padri e le mamme di famiglia, bisogna ridare assistenza ed entusiasmo ad un mondo agricolo e a quello delle attività produttive ormai dimenticato. Il nostro primo banchetto della Lega a Bojano di domenica scorsa – ha proseguito Romagnuolo – ha suscitato nella piazza principale di Bojano un notevolissimo successo da parte dei cittadini ormai stanchi e stufi delle solite promesse, stufi di credere ancora alle bugie che ripetutamente alcuni professionisti della politica locale continuano ad incensare. Il nostro primo obiettivo a Bojano – ha ancora detto Romagnuolo – è stato quello di creare da subito una eccellente squadra di attivisti e di simpatizzanti della Lega che, a dire la verità, è stata una vera e propria sorpresa, cittadini che ormai credono nella Lega di Salvini come unico baluardo di libertà e di serietà, un partito la Lega, che si impegnerà a cerare nuovi posti di lavoro insistendo sulla nascita di piccole e medie aziende di trasformazione,si impegnerà a sostenere immediatamente la Gam, mi impegnerò per far avere gratuitamente l’asilo nido a tutti, per aiutare economicamente le famiglie con figli e quelle più bisognose, ci impegneremo per il dimezzamento del bollo auto, ci impegneremo per avere maggiore sicurezza e contro l’immigrazione clandestina.

(nella foto il banchetto di Bojano di domenica 21 gennaio)

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Politica/ La Regione e la moltiplicazione dei fondi

L’attività politica regionale, si sa, vive di improvvise accelerate in prossimità delle tornate elettorali; gli uffici recuperano efficienza, le riunioni fiume si moltiplicano e tutti lavorano giorno e notte con il solo scopo di licenziare tutti i provvedimenti inevasi. I tempi di lavoro, anche quelli statuiti in forma scritta, si accorciano; tutto quello detto in precedenza alla collettività non vale più, come azzerato da norme non scritte, se non nella mente di politici, dirigenti e funzionari utili alla bisogna. E’ il vizio italico dell’improvvisazione, quello che porta tutti ad adattarsi alla situazione, cambiando e dimenticando regole comportamentali ed anche normative. Questa lunga premessa per dare una spiegazione alla corsa al finanziamento, alla gara d’appalto, al contributo, alla consulenza e, soprattutto, all’inaugurazione di strutture sul territorio che sta caratterizzando il Molise da alcune settimane. Nell’ultimo periodo sono stati avviati ambulatori sanitari ovunque (Iorio e i suoi dicono che è retaggio del loro lavoro, evidentemente non terminato in tempi utili per le elezioni precedenti) e si sentono promesse prima rinnegate o peggio ancora bocciate. Il gossip da strada narra addirittura di una riunione politica, all’interno della quale sarebbe stato detto a dei medici che adesso i reparti ospedalieri chiusi saranno riaperti: sembra una favola o la scena di una rappresentazione della commedia dell’arte e la speranza è che non sia vera, per non scatenare reazioni tra il divertito e l’irritato, con una certa propensione verso la seconda ipotesi. Dal cilindro magico della maggioranza stanno uscendo fuori i soldi che per anni si è detto che non c’erano e tutti arrivano in zona Cesarini, con esborsi anche milionari dispensati come fossero noccioline. Evito il paragone con ‘L’anno che verrà’, memorabile canzone del grande Lucio Dalla, ma il clima in Molise è quello surreale di quelle note ed i testi in un certo senso ne rievocano il ricordo. Aldilà della facilità del sorriso e della stretta di mano e della spasmodica ricerca, da parte degli amministratori pubblici, di parentele con chiunque, secondo un archivio impossibile anche alla migliore società di araldica, quello che francamente desta scalpore è la gentilezza con cui si aprono le porte degli uffici regionali, anche dove prima era difficile anche solo incrociare lo sguardo del funzionario di turno. E’ un Molise differente, la fotocopia del Bengodi o del Paese dei balocchi e tale rimarrà presumibilmente fino alla fine di aprile. Ma temo che i nostri corregionali abbiano da tempo rinunciato a credere alle favole, comprese queste di durata temporale limitata.

Stefano Manocchio

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“Per non dimenticare la shoah” , progetto del Comune di Campobasso per il Giorno della Memoria

“Per non dimenticare la shoah” è il titolo del progetto che l’assessorato alla Cultura del Comune di Campobasso propone per il 27 gennaio, Giorno della Memoria a partire dalle 10 nell’auditorium della scuola Petrone di via Alfieri a Campobasso.

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OCM Vino, disposto l’Avviso Pubblico per la campagna vitivinicola 2017/2018

L’Assessore regionale alle Politiche Agricole e Forestali, Vittorino Facciolla rende noto che, con Determina dirigenziale n.151 del 22 gennaio 2018, è stato disposto l’Avviso Pubblico per la presentazione delle domande di aiuto a valere sulla Misura “Investimenti” del Programma Nazionale di Sostegno (PNS) al settore vitivinicolo per la campagna 2017/2018.

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Tipicità dei piccoli comuni d’Italia/Una giovane donna alla guida dell’Azienda che produce la treccia di mozzarella

Sulla scia del grande successo riscosso dalla “Treccia di Santa Croce di Magliano” alla manifestazione nazionale sulle tipicità dei piccoli comuni d’Italia, organizzata dalla Coldiretti a Palazzo Rospigliosi a Roma, abbiamo incontrato Maria Antonietta Paladino, dell’azienda agricola Paladino di Santa Croce, artefice della splendida treccia di mozzarella per la quale anche il presidente nazionale di Coldiretti, Roberto Moncalvo, ha avuto parole di elogio.

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Le infiltrazioni mafiose in Molise e la mobilitazione dei cittadini che non c’è

Vincenzo Musacchio

A volte mi pongo alcune domande, scomode a tanti e che in molti censurano o mettono in secondo piano. Una di queste è: se le infiltrazioni in Molise fossero anche lo specchio delle alterazioni della società molisana?

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Gli Arteteca al cinema con “Finalmente Sposi” e ad Isernia con lo spettacolo “Cirque du Shatush”

Dopo lo straordinario successo di “Vita, Cuore, Battito” gli Arteteca (Monica Lima & Enzo Iuppariello) tornano con un nuovo film con “Finalmente Sposi”, dal 25 gennaio al cinema. Il film, diretto dal celebre comico napoletano Lello Arena e scritto da Ciro Ceruti e Nando Mormone, è prodotto da Tunnel Produzioni, Bronz Film e Minerva Pictures, in collaborazione con Rai Cinema.

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Banca d’Italia: 75 nuove assunzioni

La Banca d’Italia ha indetto un concorso pubblico per l’assunzione di 75 nuove figure: 18 figure da destinare alle attivita’ di vigilanza sul sistema bancario;

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