Ottimi risultati quelli ottenuti dalla SHOBU KAI CAMPOBASSO del M° Adelindo DI DONATO, aderente alla FEDIKA (Federazione Italiana Karate) nell’ambito dell’ EUROPEAN CHAMPIONSHIP OF KARATE svoltosi a SHEFFIELD (Gran Bretagna) durante lo scorso week end.
La Shobu Kai Campobasso torna dall’Inghilterra con 4 medaglie
Calcio a 5/Un Venafro dai due volti perde a Marcianise
Trasferta amara del Venafro Calcio a 5 che affonda in casa dello Sporting Sala Marcianise con una prestazione oscura che consente ai padroni di casa di chiudere l’incontro con il risultato tennistico di 7 a 2. Il ritorno di Mister Cuzzi sulla panchina dei bianconeri, dopo pochi allenamenti, non ha ancora dato i propri frutti, anche se la squadra, specialmente nel primo tempo, ha dimostrato una buona organizzazione tattica. Lo Sporting Sala Marcianise si affida ai suoi uomini migliori, Russo e Attanasio e supera facilmente un Venafro confuso e, nel secondo tempo, a ruote sgonfie.
La malattia “causata” dal datore di lavoro non entra nel periodo di comporto
Con la sentenza n. 22538 del 2 ottobre 2013 la Corte di Cassazione dichiara che è illegittimo il licenziamento del lavoratore assente per malattia, provocata dall’azione di Mobbing e che abbia superato il periodo di comporto quando venga accertato, come nel caso di specie, che le assenze per malattia siano conseguenza dell’ambiente lavorativo e della condotta aziendale posta in essere nei suoi confronti, in particolare con le numerose sanzioni disciplinari spropositate poi accertate come illegittime da richiami ingiustificati e da visite fiscali a raffica, da ciò derivando la loro non computabilità ai fini del calcolo del periodo di comporto.
Serie D/ Isernia eBojano sul baratro. il termoli ricomincia a crederci
I biancocelesti sono sull’orlo dell’esclusione, i matesini sulla stessa strada. La squadra di Gicomarro è pronta al big match con la capolista.
La stagione era partita sotto i peggiori auspici. Ma ora si sta realmente sfiorando il ridicolo. Parliamo, ovviamente, di Isernia e Bojano, due delle quattro squadre molisane impegnate nel campionato di serie D. Le due compagini stanno inanellando record su record, purtroppo esclusivamente negativi. Il fondo si è toccato nello scorso week end, quando è successo un qualcosa che non ha precedenti nella storia del calcio molisano, almeno di quello interregionale. L’Isernia non è scesa in campo, tornando così alla ribalta nazionale per un avvenimento che ha del clamoroso.
Eccellenza/ La vittoria più bella
Aver riportato l’entusiasmo nel popolo rossoblù è stato il vero successo della nuova gestione del Campobasso
Poco importava il risultato: l’obiettivo del nuovo corso era già stato raggiunto prima del fischio iniziale. La cornice di pubblico è stata importante, sicuramente imponente per un campionato regionale. Poco conta il numero esatto, quello che ha stupito è stato il ritrovato entusiasmo. Quella voglia di vivere per i propri colori, di cantare, esultare, gioire e imprecare. Di tornare a partecipare all’evento domenicale della propria squadra del cuore. Riappropriarsi della propria identità: ciò che non accadeva più o meno da tre anni. Lo spettacolo c’è stato davvero, così come le emozioni. L’esultanza al gol poi è sembrata ricordare i boati dei vecchi tempi.
L’esperto risponde/ La dipendenza affettiva
Le cosiddette “Donne che amano troppo”, come le definisce Robin Norwood nel suo celebre saggio, sono accomunate dalla tendenza ad annullare se stesse per tentare di cambiare e salvare un uomo che procura loro sofferenze di ogni genere. Sono caratterizzate da una bassa autostima e dominate dalla paura: Di restare sole, dell’abbandono, dell’indifferenza. In fondo non si ritengono degne di essere amate. Sono disposte a tutto pur di tenere in piedi una relazione, anche se scoprono che non è adatta a loro; nei casi più gravi si arriva persino ad accettare violenze ed umiliazioni pesanti, seguite da un sentimento di autoaccusa e dalla convinzione che se fossero state più affettuose, più pazienti, più comprensive o più attraenti non sarebbe accaduto.
Lo sviluppo sostenibile passa attraverso i cittadini
Lo sviluppo sostenibile passa attraverso i cittadini che sono diventati più attenti all’ambiente, anche se le basi di questo pilastro della politica europea sono il Governo e le imprese. Infatti, il 90 per cento delle persone che vive ed opera nel Paese ritiene che ciascuno possa e debba dare il proprio contributo per ridurre l’inquinamento soprattutto se si tiene conto che ci sono tantissime imprese virtuose, nonostante la crisi dilagante, che continuano ad investire in sostenibilità. Questa è, la fotografia scattata GfK Eurisko. In particolare, se è vero che la responsabilità di favorire uno sviluppo sostenibile è attribuita in primo luogo al Governo, come afferma l’86 per cento degli italiani, e alle amministrazioni locali 82 per cento, una larga maggioranza di italiani ritiene che tale responsabilità sia anche dei cittadini 73 per cento e delle imprese 76 per cento. Il tutto in considerazione che parallelamente si sta disegnando un nuovo modello di consumo più responsabile che è destinato a consolidarsi e a mutare in profondità gli stili di vita, tant’è che il 54 per cento degli intervistati afferma che alla fine del periodo di crisi il proprio modo di consumare sarà molto diverso da quello precedente la crisi.
La sicurezza sul lavoro: la valutazione del rischio in presenza di vibrazioni meccaniche
Tutte le volte che ci si trovaa dover valutare un rischio derivante dall’esposizione a qualunque tipo di agente fisico, il documento di valutazione tiene conto del tempo di esposizione a cui è sottoposto il lavoratore. Nel caso specifico delle vibrazioni meccaniche, il datore di lavoro ha l’obbligo di misurare i livelli di vibrazioni a cui si trova costretto, per il tipo di lavorazione che è chiamato a svolgere, a sottoporre i lavoratori.
Illegittimo il licenziamento se la patologia non è particolarmente grave
Con la sentenza n. 23068 del 10 ottobre 2013 la Corte di Cassazione dichiara illegittimo il licenziamento del lavoratore se la patologia non è particolarmente invalidante e compatibile con le mansioni assegnategli, una volta adottate le cautele di legge in grado di ridurre i rischi per la salute, anche quando il medico, dell’azienda,competente si sia espresso sulla inidoneità del dipendente. La Corte respinge così il ricorso della società datrice di lavoro, ritenendo che nella fattispecie la Corte d’Appello ha adeguatamente motivato il proprio convincimento in merito alla idoneità del lavoratore allo svolgimento delle mansioni lavorative facendo leva proprio sul parere tecnico del consulente d’ufficio e condividendone le conclusioni.
Legambiente: Il Molise che vogliamo cambia passo e punta sulla Natura
“E’ giunta l’ora del Parco del Matese, per valorizzare paesaggio, tradizioni e cultura locale e promuovere il nuovo Molise che punta sullo sviluppo del territorio e la conservazione della natura” .E’ questo il messaggio che giunge dal Convegno organizzato oggi a Campobasso presso il Parlamento della Giunta Regionale, da Legambiente, il mensile Il Bene Comune e la Regione Molise, con il patrocinio di Federparchi, durante il quale si è approfondita la discussione sull’istituzione del Parco nazionale del Matese: il tassello ancora mancante nel grande mosaico della natura protetta dell’ Appennino.