Vertenze lavoro: i sindacati tornano alla carica. Giovedì parte il presidio davanti la Regione

Si è svolta presso la sede della Cgil del Molise una conferenza stampa congiunta delle tre sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil, afferente le varie vertenze lavorative aperte in regione ma che non vedono ancora un inizio di risoluzione. Sandro del Fattore, Massimo Notaro e Pasquale Guarracino hanno fatto uno preciso punto sul momento di gran difficoltà contingente ed hanno annunciato anche le prossime iniziative di protesta,

Ha aperto l’incontro Sandro Del Fattore:“Mesi fa dicemmo che qualora non avessimo avuto risposte alle grandi vertenze saremmo tornati alla mobilitazione unitaria. Noi siamo giunti a questo, siamo qui per dire che da giovedì prossimo si aprirà una fase di mobilitazione unitaria del sindacato nei confronti della Regione da cui non vengono risposte, immobilismo che ha contribuito ad aggravare i problemi aperti e che peggiorano quotidianamente.Sappiano dello stato attuale di salute del governatore ed i suoi problemi e gli auguriamo pronta guarigione, ma deve dare mandato a qualcuno  per portare vanti il lavoro.Siamo molto critici nei confronti della giunta e diciamo che c’e bisogno di una svolta.Partendo dall’area di crisi, nostro punto forte, sottoscritto con un intesa istituzionale ma che  è andato a finire nel dimenticatoio. Lo dicemmo subito che eravamo disponibili anche ad andare davanti il ministero, affinché si iniziasse a lavorare alla questione.Purtroppo cio non è accaduto e ci vediamo costretti a manifestare sotto il palazzo della  Regione considerato che nulla è stato fatto.

La vertenza della Gam.Da giorni si parla di imprenditori interessati all ‘azienda ma noi ed i lavoratori non siamo al corrente di nulla.Nessuno ha inteso comunicare niente e alla fine di ottobre scade la cassa integrazione ordinaria e per attivare la straordinaria bisogna cominciare a lavorare immediatamente.La prossima settimana faremo un assemblea con i lavoratori per informarli su quel poco che conosciamo e per pianificare le azioni da perseguire.Abbiamo poi le altre vertenze sempre più delicate. La formazione professionale, ad esempio, che vede i suoi lavoratori a casa da ieri. Si è arrivati alla scadenza senza un piano ed oggi l ‘esito è quello noto. Esattorie, Molise Dati, Protezione Civile, il comparto dell’Edilizia, l’Industria.
La situazione sociale sta diventando esplosiva e per queste ragioni, come anticipato, giovedì saremo sotto la regione con le nostre delegazioni, con lavoratori e lavoratrici che testimoniano la loro difficoltà per chiedere conto su questi temi e chiederemo iuna seduta di consiglio regionale straordinario in cui discutere su questo. Non consentiremo che si proceda così, senza confronti e senza risposte e proseguiremo ad oltranza. E Se poi si ritiene di fare a  meno del confronto, sappiamo bene come riprende i il nostro ruolo. È emblematica – ha concluso Del Fattore- , la situazione di Campochiaro che vede anche delle situazioni di evidente mancanza di programmazione.Qui tutto manca tranne che gli impianti di energia elettrica che addirittura soddisfano e superano il fabbisogno interno, vedere poi ex amministratori che sono stati responsabili di altre iniziative simili è piuttosto emblematico.Senza programmazione si fanno scelte sbagliate. Noi non assisteremo più in silenzio a questo scempio sociale”.

Ha preso poi la parola Pasquale Guarracino in rappresentanza della Uil: “Decine sono le richieste confederali fatte ai nostri amministratori a tutti i livelli.Le nostre vertenze sono sempre in piedi, ma i vertici degli enti come protezione civile,Korai neppure rispondono alle nostre richieste.La situazione è complessa e non è possibile che il presidente viene con una soluzione a sua detta pronta e perseguibile e puntualmente viene smentito dai suoi tecnici. Il Molise non può essere scacco dei tecnici. Bisogna valutare alcune risoluzioni che poi non siano sempre smentite dai burocrati. La politica molisana ha aperto tavoli tecnici su ogni vertenza e nessuna soluzione viene individuata. C’è bisogno di maggiore coraggio. Le sigle sindacali hanno messo in campo tutte le condizioni per lavorare congiuntamente ma purtroppo il governatore lavora solo su altri tavoli e non siamo coinvolti direttamente nei processi decisionali, pur se rappresentano i lavoratori, gli attori principali.Giovedì protesteremo anche per questo.Purtroppo la classe politica paga anche una sorta di scotto contenutismo, provenienti da due campagna elettorali e da una sorta di rimescolamento di attori che hanno cambiato solo il loro ruolo nella gestione della cosa pubblica”.

Massimo Notaro ha concluso l’incontro parlando dell incontro avuto con il prefetto avuto ieri con Petraroia sulla formazione professionale “In quella circostanza l’assessore non è stato nelle condizioni di portare soluzioni al tavolo, rimandando al governatore Frattura le decisioni del caso. Dunque, come detto, se il Presidente non è in condizione temporanea deve destinare qualche interlocutore che decida. L’ occupazione del Molise era già drammatica e abbiamo una disoccupazione sconcertante che supera anche quella nazionale. La consapevolezza di poche risorse ci rende ancora più preoccupati e ci porto ad azioni di sensibilizzazione non di protesta, come fu la marcia per il lavoro.Ci siamo posti sempre per dar consigli ed abbiamo rilevato soluzioni inadeguate, ciò che è sconcertante e non avere risposte neppure politiche sulle questioni.Gli annunci della politica non potevano essere veri se i finanziamenti paventati erano ancora incerti, come nel caso della Gam. A Petraroia abbiamo riferito che non ci stanno bene troncamenti improvvisi, non si chiudono le porte improvvisamente. Mercoledì ci vedremo in Gam per l’assemblea con i lavoratori e portaremo giovedì davanti la regione un pezzo di disperazione sociale, assieme a tanti altri tasselli. Da domani, poi,  interesseremo tutti i livelli istituzionali e chiederemo conto a tutti, dai parlamentari ai singoli consiglieri. Vogliamo sapere ufficialmente tutte le posizioni. Non è possibile che ogni interlocutore abbia una versione che contraddica quella di un altro”M.A.

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