Vertenza Gam: il piano di rilancio di Frattura

frattura consiglio regDopo un dibattito che ha visto la partecipazione di quasi tutti i consiglieri regionali inerente la crisi aziendale che attanaglia la regione Molise, con particolare attenzione alla questione Gam, Zuccherificio e Ittierre, il Presidente Frattura con una sua relazione ha concluso il dibattito in aula. Sulla Gam ha affermato : ” abbiamo ascoltato il parere di Lega Cooperative a livello nazionale così da avere un quadro chiaro della questione ed avere suggerimenti su come impostare il rilancio aziendale con il coinvolgimento dei dipendenti. Con procedura che stiamo per attivare procederemo all’innovazione dello stabilimento e non all’acquisizione del marchio Arena che costerebbe oltre 5 milioni di euro.

Abbiamo previsto la creazione all’interno dell’azienda di un di Ente di coordinamento e controllo partecipato che può essere una SPA e un altro con due enti soggetti al proprio interno: una cooperativa agricola e una di lavorazione, trasformazione e commercializzazione. Con una Governance autonoma con propri vertici e poi una struttura cooperativa con i lavoratori addetti fa diventare gli stessi addetti imprenditori di se stessi. A livello societario immaginaimo una ipotesi con una divisione societaria con il 45% della cooperativa agricola, 10% del Soggetto tecnico e 45% della cooperativa addetta trasformazione”. Per quanto riguarda impianti e sedi Frattura ha affermato che attualmente non sono a norma e non sono capaci di arrivare a 400.000polli a settimana che sarebbe il target aziendale idoneo. da un’anali e da uno studio sarebbe meglio Realizzare un immobile produttivo ex novo piuttosto che normalizAre il vecchio così da crearlo su misura e a norma. Tutto il Progetto e le relative valutazioni sono state realizzate con risorse interne alla Gam senza spese esterne di consulenze esterne. ” Il 50 delle risorse di tale progetto deriva da risorse regionali al netto di un eventuale riconoscimento dell’area di crisi così da avere dati certi che vengono dal nostro Psr. Sono necessari per il rilancio 3 milioni che dovrebbero arrivare dai soci allevatori reclutati con fondi di sviluppo coperfidi così da generare la capacità di richiedere mutui per 36 milioni totali di investimenti. Dunque con un effetto leva di 3miloni si arriverebbe a 32 complessivi di movimento immobilizzati su strutture e produzione e non dispersi. Per i lavoratori si creerebbe una nuova scommessa che li vede Socializzare i loro capitali con conseguente rischio di impresa. Se poi arriva un privato che vuole finanziare il 50 per cento dell’intera operazione – ha concluso Frattura- non ci dispiacerebbe affatto. L’importante è ripartire velocemente con continuità, attraverso la sensibilità e la partecipazione di tutti”.

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