Al dissesto contabile deve aggiungersi il dissesto amministrativo con contratti della dirigenza scaduti da anni e prorogati di sei mesi in sei mesi, l’assenza di qualsiasi pianificazione in materia ambientale, industriale, energetica, turistica o di qualsivoglia altro settore. La classe dirigente che ha governato il Molise per dodici anni con risultati simili con 12.500 posti di lavoro persi, il fallimento di Gam-Solagrital e Zuccherificio, una fideiussione alla Nuova Ittierre di 12 milioni non riportata in Bilancio e l’assenza di qualsiasi progettualità, ieri ha sollecitato in Aula le dimissioni dell’Assessore al Lavoro pro-tempore imputandogli ogni e diversa responsabilità con scarsa onestà intellettuale e nessun pudore. In un anno di attività sono stati banditi avvisi per 5 milioni sulle sezioni primavera, 1,2 milioni sull’alta formazione, 1,5 milioni sull’apprendistato, 1,4 milioni sulla formazione continua, 20 milioni sui fondi europei dello SPRAR per i migranti, 1,8 milioni sulla non autosufficienza, approvate tutte le richieste di borse lavoro dei comuni, approvato il piano di dimensionamento scolastico dopo sei anni di caos, finanziati i tirocini, programmati 7,6 milioni per la Garanzia Giovani e 6,1 milioni per il pacchetto giovani, finanziata con 400 mila euro per la prima volta la legge sulla cooperazione, approvata la legge quadro sulle politiche sociali, ridotta la pianta organica della Regione da 819 unità a 580 col dimezzamento della dirigenza ed un risparmio annuo di 8,5 milioni di euro e predisposto il programma del FSE 2014-2020 per 50 milioni di euro. Presso l’Assessorato al Lavoro sono stati stipulati accordi che hanno coinvolto 250 imprese e migliaia di lavoratori con un incremento della cassa in deroga passata da 5 milioni del 2012 a 17,7 milioni del 2013, contratti di solidarietà e risoluzione di vertenze come quella della VIBAC, ovvero la seconda azienda per numero di addetti dopo la FIAT del Nucleo Industriale di Termoli. In un Italia che conta il 13.6% di disoccupati con percentuali che arrivano al 46% per i giovani, e in un Molise dove tali livelli superano rispettivamente il 16% ed il 50%, l’Assessorato al Lavoro ha lanciato da tempo la proposta del riconoscimento dell’area di crisi nel Distretto Boiano-Isernia-Venafro per giungere ad un Accordo di Programma col Governo teso a riassumere i lavoratori di Gam e Ittierre appostando come fatto per Piombino 200 milioni di euro aggiuntivi e specifici per il lavoro in Molise. Ci si adoperasse tutti insieme in questa direzione anziché dividersi in modo strumentale con argomenti risibili e di corto respiro.