Guerriero Sannita: Petraroia, saranno centinaia le famiglie molisane al buio e al freddo nell’imminente inverno

Forse molti politici non vivono in mezzo alla gente comune ed in particolare ai bisognosi, perchè chi lo fa si rende subito conto della disperazione di centinaia e centinaia di famiglie molisane, che spesso faticano a mettere un piatto in tavola. Centinaia e centinaia sono le famiglie che non riescono a pagare le bollette, subendo il distacco come qualsiasi utente moroso. Questi cittadini “invisibili” spesso non sanno neppure a chi rivolgersi per evitare l’interruzione della fornitura di beni primari come la luce ed il calore. Il “riallaccio”, oltretutto, implica costi ulteriori, tra cui il contributo per la disattivazione e la riattivazione del servizio e gli interessi di mora.
Questo, per il Guerriero Sannita, è il reale dramma della povertà e su questo bisogna intervenire con forza e decisione, in considerazione del fatto che, a breve, arriverà il freddo invernale. Non si può restare indifferenti all’imminente ritorno di uno stile di vita da Medioevo per centinaia di nostri concittadini, che dovranno fare uso di candele e bracieri.
A tal riguardo, un appello il Movimento regionale del Guerriero Sannita vuole rivolgerlo all’Assessore regionale Michele Petraroia, responsabile alle Politiche sociali, affinché si attivi con fatti concreti, collaborando con i sindaci dei vari comuni della regione, per monitorare e comprendere la grandezza del fenomeno al fine di intervenire, nel migliore dei modi possibile, per tamponare l’emergenza di quanti sono ad oggi morosi per via delle condizioni economiche in cui versano (disoccupazione, cassaintegrazione, bassa retribuzione, pensioni minime).
Ciò perchè la solidarietà, in particolare quella di chi è al potere, resta l’unico possibile correttivo in un sistema economico non costruito per favorire la distribuzione della ricchezza.
Caro Petraroia, in una regione dove tutti conoscono tutti non è possibile leggere che sono in media 30 mila gli euro di premio di incentivo elargiti annualmente a 61 dirigenti regionali, euro che si sommano agli 80.000 mila di stipendio base, mentre intere famiglie vivono reali condizioni di sofferenza e di disagio.
I problemi di ogni nucleo familiare sono anche dell’intera comunità e solo le società che mantengono ferma questa verità e, quindi, si preoccupano del prossimo, sono capaci di affrontare le sfide e sopravvivere. Se viene meno questo principio sacrosanto, la famiglia al cui interno esiste il problema della sopravvivenza si dissolve e trascina con se la società. Siamo sulla soglia del baratro, oramai, caro Assessore regionale Petraroia.

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