L’Osservatorio per l’imprenditoria femminile di Unioncamere e Info Camere sulla base dei dati pervenuti al 30 settembre scorso, riporta che le imprenditrici al di sotto dei 35 anni sembrano avere una marcia in più rispetto al totale delle donne che governano le imprese.Un’impresa su tre tra quelle a direzione al di sotto dei 35 anni (poco meno di 609mila) è a governo femminile pertanto tra i giovani imprenditori la parità di genere è un traguardo raggiungibile, stiamo parlando di oltre 171mila unità, pari al 28,11% del totale delle imprese giovani. Quasi un primato, considerando che il milione e 310mila imprese femminili esistenti in Italia rappresentano il 21,62% del totale delle imprese italiane. 44mila hanno preferito restare nel solco della tradizione, operano in settori più tipicamente legati alla caratteristica femminile, moltissime altre si sono avventurate, in terreni in cui la presenza maschile è solitamente predominante. Al primo gruppo delle “tradizionaliste” appartengono le oltre 20mila giovani imprese femminili che si occupano prevalentemente di servizi alla persona e le 1.800 attività legate al mondo della sanità e dell’assistenza. Sono questi i due ambiti in cui il peso della presenza femminile sul totale delle imprese è maggiore, tanto nel caso dell’universo complessivo delle capitane d’azienda, quanto in quello delle giovani imprenditrici, dove addirittura le imprese guidate da donne sono ben oltre la metà delle attività giovanili totali.Sempre restando nel solco della tradizione, le imprenditrici under 35 guidano quasi la metà delle iniziative giovanili nel settore dell’istruzione e rappresentano oltre un terzo delle giovani imprese che operano nel turismo e nella ristorazione.
Alfredo Magnifico
