Emergenza idrica nel Molise . Colpa del clima , dei gas serra, del buco dell’ozono o di altro?

E’ Michele Ricci, vicesegretario della segreteria organizzativa del Movimento Agricolo Molisano,a puntualizzare l’importante argomento.
Dopo l’alluvione del gennaio del 2003 ( sono passati 14 anni) sono stati finanziati circa 18 milioni di euro , per la messa in sicurezza dell’ alveo del fiume Biferno , in particolare dall ‘ innesto del torrente Cigno fino alla foce del mare.
Il nostro Molise è ricco di acqua , tanto da permettersi di darla anche ad altre regioni, e l’invaso del liscione pur avendo la possibilita’ di stoccare la preziosa acqua, non puo’contenerla ,quanto il suo potenziale, per motivi di sicurezza.
In pratica , la mancanza di un deflusso sufficiente delle acque a valle costringe a tenere il livello della diga, molto più basso del suo potenziale
Queste disfunzioni sono alquanto intollerabili ,c’è il rischio grave di mandare in fumo migliaia di ettari di terreni irrigui, e rischiare di compromettere l’approvvigionamento idrico a decine di comuni, mentre si sente parlare di opere faraoniche e inutili come il tunnel di Termoli ,la metropolitana leggera e altro.
Si pensa a commissariare i consorzi di bonifica,al riordino, ma non a risolvere i veri problemi.
Perche’ i nostri governanti regionali invece di incolpare il clima, la mancanza di piogge e il resto del mondo troppo industrializzato, non fa niente per risolvere così importanti problemi? Una risposta c’è : troppo occupati a conservare la poltrona , e poco a svolgere il vero e nobile compito di occuparsi del bene comune .
Michele Ricci vicesegretario Movimento Agricolo Molisano

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