Continua la Crociata per la Chiusura domenicale dei centri commerciali?

Il 31 luglio presso la Regione Molise si è tenuta una riunione sulla riforma del commercio come Fisascat Cisl abbiamo preferito far pervenire una nota scritta,ad evitare inutili e dannose dispute teologiche, che contenesse sinteticamente la posizione che andremo ad esprimere. La segreteria della Fisascat Cisl presa dallo stato emozionale per le parole espresse dal Santo padre Papa Francesco nella sua visita in Molise,è da un lato favorevole a  riappropriasi della Domenica liberandola dai lacci del consumismo più sfrenato e dall’obbligatorietà del lavoro, dall’altro lato  ha la consapevolezza che  la proposta di legge di riordino del commercio,non può essere ristretta alla regione Molise ma deve vedere coinvolto la politica nazionale e la conferenza Stato Regioni.
Lo spirito conduttore  che dovrebbe aggiornare la vecchia normativa  nasce dalla necessità di porre ordine  e razionalizzare  la capacità commerciale sul territorio trovando le dovute compatibilità e i giusti  equilibri tra le piccole attività commerciali,le imprese artigiane e  la grande distribuzione e che tenga nelle dovute considerazioni  la tutela del mondo del lavoro.
Lo sviluppo commerciale è avvenuto senza alcuna programmazione , con gravi danni per l’impatto ambientale,privo di ogni controllo, non ha, sicuramente,avuto positive ricadute occupazionali,nel  contempo ha prodotto ed introdotto  una precarizzazione del mondo lavorativo, in aggiunta, negli ultimi  periodi, si sono  registrate una miriade di chiusure  di attività commerciali  nella grande distribuzione senza tener conto delle chiusure dei piccoli negozi, per queste unità lavorative  ad oggi non  si intravedano possibili ricollocazioni peri lavoratori.
Non si comprende l’esigenza di rivedere una legge regionale sul commercio,ristretta ad una regione  meno grande di un medio quartiere di una grande città,con micro paeselli in cui il piccolo esercizio commerciale da secoli è il punto di riferimento di tutta la comunità, ne si concepiscono risolutorie dei problemi le crociate che si concentrano essenzialmente sulla limitazioni delle aperture domenicali oggi, e ieri sul contrario, come se questo fosse la panacea di tutti i mali e bastasse a far superare il momento di crisi economica in essere nel Mondo, ma soprattutto in  Molise, dove le famiglie sono costrette a tirare la cinta,a ridurre quanto più possibile le spese e tra esse quelle alimentari.
Di fronte ai dati sullo stato del commercio che è a dir poco comatoso,con le numerose chiusure,  con i lavoratori in cassa integrazione che vedono sempre di più allontanare la chimera del posto di lavoro,non ci si può limitare ad una discussione di  quante domeniche apriamo durante l’anno,  senza nemmeno discutere delle ricadute negative in capo ai lavoratori.
La  Fisascat CISL si dichiara favorevole ad una discussione nazionale di riordino delle rilascio delle licenze e del riordino degli orari e delle aperture  commerciali all’interno di una revisione nazionale della legge sul commercio è contraria ad una revisione solo su scala regionale alla luce anche del fatto che ormai anche la spesa on line ha il suo peso e non subisce restrizione temporale.

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