Commesse fuori regione e aziende locali ferme. L’Acem esprime disappunto all’Anas e all’assessore Nagni

L’ACEM, facendo proprie le doglianze manifestate dalle aziende associate, con una nota a firma del Presidente Corrado Di Niro, si è rivolta ieri al Capo Compartimento ANAS del Molise ed all’Assessore Regionale ai Lavori Pubblici Pierpaolo Nagni, manifestando il proprio dissenso sul modus operandi dell’ANAS  nell’acquisizione di commesse riguardanti i conglomerati bituminosi. Il disappunto riguarda in particolare l’acquisizione di commesse dirette, operata dal Compartimento ANAS del Molise, per le quali accade che nel mentre le norme tecniche richiedano che gli impianti di confezionamento dei conglomerati bituminosi debbano essere collocati  entro un certo raggio di chilometri rispetto alla zona di realizzazione dell’intervento, l’acquisizione materiale avviene presso impianti ubicati ben oltre la distanza necessaria,  a discapito della qualità del prodotto e quindi dell’opera finale.
Infatti, trattandosi di una tipologia di commesse la cui qualità risente notevolmente della lontananza degli impianti di produzione rispetto al sito di stesa,  dovrebbe assumere valenza prioritaria l’idoneità localizzativa delle aziende e quindi la vicinanza dell’impianto di confezionamento.
L’ACEM non riesce a comprendere come mai ciò possa accadere se solo si tiene conto che le aziende del posto hanno gli impianti praticamente fermi da tempo a causa della crisi; per questo nella lettera inoltrata all’ANAS ed all’Assessore Regionale ai Lavori Pubblici, nel  rivendicare con orgoglio la professionalità e serietà della produzione locale,  ha messo  in evidenza che si tratta dell’ennesimo grido di allarme della categoria ed ha avvertito che senza un cambio di rotta, si diventa moralmente responsabili del fallimento delle aziende del territorio e della perdita di numerosi posti di lavoro.

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