Boccardo (UIL): il contratto dei metalmeccanici è un’ottima notizia per tutti i molisani

“Da noi i lavoratori metalmeccanici non sono solo i dipendenti della FIAT-FCA di Termoli (che hanno un loro specifico contratto): sono almeno una ventina le aziende che applicano il Contratto di lavoro che poco fa è stato sottoscritto dai Sindacati di settore di CGIL, CISL e UIL con Feder­meccanica-Assistal e alcune centinaia gli operai e impiegati occupati nel settore. Anzitutto per questo la notizia dell’intesa trovata dopo mesi di confronto e tante giornate di sciopero e mobilitazione sindacale è un’ottima notizia.” Questa la prima battuta della leader della UIL molisana, che aggiunge poi alcune valutazioni.
“I contenuti dell’intesa sono positivi: recupero integrale dell’inflazione, aumenti salariali per tutti i lavoratori, sviluppo del welfare contrattuale che, sotto forma di previdenza complementare e sanità integrativa, offrirà ai metalmeccanici (e alle loro famiglie) benefici tangibili. Questo è un risultato per ciascun lavoratore metalmeccanico ma anche un incremento del denaro in circolazione e di un po’ di benessere nel nostro territorio.” Ed ancora la Boccardo: “A questo contratto altri ne seguiranno, nel settore chimico e nell’edilizia, nel commercio e in agricoltura, fino ai contratti pubblici; si tratta di milioni di lavoratori in attesa da mesi o da anni ed è una percezione comune che quello dei metalmeccanici era un po’ lo snodo fondamentale per la ripresa della stagione dei rinnovi contrattuali.”
“Dobbiamo poi considerare che alcune di queste aziende metalmeccaniche sono dislocate proprio nell’area di crisi complessa. Vorremmo proprio che esse, acquisita la certezza e la serenità che normalmente deriva dalla sottoscrizione di un nuovo contratto di lavoro di durata pluriennale, siano fra quelle che hanno interesse a sviluppare ulteriormente la loro produzione, allargare impianti, lanciare sul mercato interno e sull’esportazione i loro prodotti, utilizzare appieno le opportunità di sostegno per lo sviluppo economico. Che vuol dire anche opportunità occupazionali e coesione sociale.”

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