In sostanza scade tra poco più di dieci giorni, il prossimo 24 gennaio, il termine per pagare il ‘residuo’ della tassa sulla prima casa 2013; è in pratica il primo appuntamento del 2014 con il fisco per molti contribuenti italiani. Ma a Riccia la mini Imu non dovrà essere pagata. Infatti la mini tassa, focalizzata sugli immobili prima-casa, è dovuta esclusivamente in quei Comuni dove le amministrazioni avevano stabilito per il 2013 un’aliquota di prelievo superiore al 4 per mille (o 0,4%) fissata dallo Stato. E Riccia non rientra tra questi, in quanto l’amministrazione-Fanelli ha deciso, per agevolare i cittadini, di non alzare l’aliquota sopra la soglia del 4 per mille.
“I Comuni italiani – afferma il sindaco – devono avere fondi dalla mancata copertura della cosiddetta mini-Imu da parte dello Stato. Purtroppo le risorse sottratte in questo modo ai Comuni sono le stesse risorse su cui le amministrazioni dovrebbero contare per garantire i servizi, come scuole, trasporto pubblico, strade, welfare. E in particolare – conclude Fanelli – sono risorse utili per evitare di aumentare le tasse. A Riccia tuttavia non lo abbiamo fatto”.