Nasce il Comitato No Eolico, Si Molise

eolicoLeggiamo solo ora l’iniziativa dell’on. Danilo Leva d’interrogare il Ministro dei Beni culturali, on. Dario Franceschini, e quello agli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, per “sapere quali iniziative il Governo intende adottare a tutela del Parco Archeologico ma anche a tutela delle prerogative della Regione Molise verosimilmente violati dalla Regione Campania …per impedire che venga danneggiato l’immenso patrimonio storico – culturale di questa Regione” In tal senso, l’on. Isernino del Pd, auspica l’intervento del governo sulla questione possa scongiurare l’installazione di pale eoliche.

Un’interrogazione che, come l’altra sera Petraroia nel suo intervento di attacco alla maggioranza regionale di cui è parte in occasione del convegno di Macchiagodena sull’Expo 2015,, fa capire che non si può stare fermi di fronte a una realtà come la Valle del Tamaro, che vuol dire Altilia e, anche per noi, il suo prezioso patrimonio archeologico che fa grande il nostro Molise, ma che si può rimanere indifferenti di fronte agli scempi paesaggistico – ambientali e produttivi che vengono ripetuti a San Martino in Pensilis dallo stesso autore, l’attuale assessore all’ambiente ed all’agricoltura, Facciolla, allora Sindaco della città della Pampanella, o perpetrati in altri comuni come Portocannone, Campomarino, Montecilfone e Palata.
Per noi del Comitato “NO Pale, sì Molise” viene facile pensare di coinvolgere un parlamentare della provincia di Foggia, possibilmente del Pd, e invitarlo a fare una simile interrogazione al fine di salvaguardare i territori di Chieuti e di Serracapriola dall’impatto paesaggistico, davvero brutto e invasivo, delle pale eoliche che Facciolla ha deciso di far piantare sui terreni lungo il Saccione.
E’ il Molise nella sua interezza di territorio duramente ferito da una vera e propria invasione di pale eoliche che dev’essere salvato da questa nuova annunciata qualche giorno fa, per la semplice ragione che il Molise è andato ben oltre il suo contributo allo sviluppo di energia verde, e, anche, per non dare spazio a personaggi che hanno come solo obiettivo il grande profitto a danno del bene più prezioso che abbiamo il territorio . Ora basta!

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