“Il ruolo dell’ Evidenza e la Centralità del Paziente”, tema del Quinto Congresso di Medicina Biointegrata

Creare sinergie tra le varie forme mediche, dal punto di vista diagnostico e terapeutico e collegarle secondo un moderno linguaggio costituzionale. Applicare questi concetti attraverso una metodologia operativa che spesso è gradita al paziente, perchè piu’ completa e diretta all’individuo nella sua complessità, non soltanto alla malattia di cui è portatore.
Su questi princìpi si basa la Medicina Biointegrata, che per tre giorni, da venerdi 31 marzo a domenica 2 aprile, celebra a Roma il suo quinto Congresso Internazionale.
L’evento è organizzato da IMeB (Istituto di Medicina Biointegrata) e SIMeB (Società Italiana di Medicina Biointegrata), di cui è Presidente il molisano Franco Mastrodonato, medico e docente, tra i massimi esperti della disciplina.
Il Congresso si articolerà in tre giorni di lavori e sette sessioni che coinvolgeranno oltre quaranta relatori in un itinerario attraverso le esperienze di medici specialisti di fama internazionale chiamati a dibattere sul tema “Il ruolo dell’ Evidenza e la Centralità del Paziente”.
L’approccio della Medicina Biointegrata in tal senso è chiaro: nessun estremismo ideologico, ma la consapevolezza che l’individualità del Paziente e l’”expertise” del medico, non possono essere ridotti al rango di valori complementari rispetto alla corrente di pensiero dominante da alcuni anni, che vede la moderna medicina basata principalmente sull’ “Evidenza”.
Evidenza intesa come necessità di basare una decisione clinica essenzialmente in rapporto a ricerche valide (evidenze) tratte dalla letteratura medica. In questa ottica, è fondamentale l’uso di dati statistici circa il rischio di benefici e danni – derivati da studi validati scientificamente – per indirizzare le decisioni cliniche, sia in ambito diagnostico che terapeutico.
Questa impostazione – incastonata rigidamente nell’ambito della medicina accademica – è fondamentale ma assume toni talvolta dal valore estremo, in aperto contrasto con le medicine non convenzionali che, soprattutto negli ultimi anni, partendo dalla centralità del paziente, propongono studi di significativo valore scientifico, validato anche attraverso la pubblicazione su riviste di prestigio.
Una naturale evoluzione della Medicina, che si concretizza anche con l’integrazione scientifica e culturale delle “Medicine non Convenzionali”, attraverso corsi universitari, reparti ospedalieri, ambulatori delle ASL e prese di posizione favorevoli espressi sia in ambito nazionale che internazionale.
In sintesi, il paradigma di una “Nuova Medicina” sembra essere possibile, oltre che auspicabile.
Un concetto in cui, accanto all’ Evidenza ed ai cardini della medicina accademica, confluisce, appunto, anche l’attenzione alla “centralità del paziente”, che da sempre, nell’ambito delle medicine non convenzionali, è studiato nel suo complesso – oltre che nel suo ambito di vita e di relazioni.
Il quinto congresso di Medicina Biointegrata, si svolgerà dal 31 marzo al 2 aprile 2017 a Roma, presso il “Convention Centre” Palazzo Carpegna – The Church Palace, in via Aurelia 481.
Sono previsti crediti ECM per medici, farmacisti, biologi, psicologi, fisioterapisti e dietisti.

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