“Climate strike for future”, sciopero globale: in marcia per il clima

Venerdì 15 marzo sarà un appuntamento simbolico che attende i giovani attivisti per il clima di tutto il mondo. Il giorno è stato fissato dalla sedicenne svedese Greta Thunberg per uno sciopero per il clima.
Durante il “climate strike” gli studenti dalla Svezia all’Australia scenderanno in piazza per chiedere ai governanti provvedimenti seri contro il riscaldamento climatico, per correre ai ripari prima che sia davvero troppo tardi.

In Italia sono previsti 109 appuntamenti , marce di giovani e studenti in decine di città e cittadine; 76 in Francia; 141 in Germania, 81 nel Regno Unito. Ma i venerdì verdi per il futuro vedranno manifestazioni anche in Belgio, Australia, Irlanda, Uganda, Thailandia, Colombia, Polonia. In tutto sono state annunciate marce in 95 Paesi di tutti i continenti.


Lo sciopero nasce dall’iniziativa di Greta Thunberg, studentessa svedese di 15 anni, per chiedere una maggiore attenzione al clima e all’ambiente e assicurare un futuro migliore alle nuove generazioni. La ragazza dal 20 agosto 2018 ha iniziato a scioperare ogni venerdì di fronte al parlamento di Stoccolma, chiedendo che le istituzioni competenti, e tutta l’umanità in generale, dessero più importanza al problema climatico. Greta voleva sensibilizzare i governanti del suo Paese dopo che si erano sviluppati numerosi incendi boschivi in Svezia a seguito di ondate di calore anomale.


L’iniziativa di Greta, che convive con la sindrome di Asperger ha raggiunto diverse associazioni e studenti di Germania, Paesi Bassi, Finlandia, Danimarca, Australia e Italia hanno iniziato a seguire la Thunberg scioperando ogni venerdì.

È nato così il movimento internazionale “fridaysforfuture” e la studentessa svedese ha avuto anche la possibilità di parlare alla COP24 in Polonia durante il quale ha scosso le nostre coscienze parlando dei cambiamenti climatici e chiedendo apertamente a chi ci governa di intervenire prima che sia troppo tardi.

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