Vigili del Fuoco: sciopero della fame in divisa per equità sulle retribuzioni

Il segretario Provinciale CONAPO, sindacato autonomo Vigili del Fuoco, Francesco Palladino, comunica che il segretario generale sta effettuando il terzo giorno di sciopero della fame in divisa davanti ai palazzi del governo romani e indossa un cartello con la scritta “vergogna” e le rivendicazioni per la categoria. I colleghi di Campobasso si uniscono alla battaglia che porta avanti con la forza e il coraggio che lo hanno contraddistinto in ogni occasione.“Non chiediamo privilegi, solo par dignità tra vigili del fuoco e polizia di Stato (solito Ministero)”. Questo il cartello esposto da Antonio Brizzi, il segretario generale del sindacato CONAPO dei pompieri in sciopero della fame da tre giorni. Al centro della protesta del segretario del sindacato autonomo dei vigili del fuoco “l’incontro tra il Dipartimento ed i sindacati per discutere la distribuzione degli aumenti retributivi (103 milioni di euro) emanato in conseguenza della firma del protocollo di “equa spartizione firmato con CGIL-CISL-UIL-CONFSAL-DIRSTAT-SINDIR”. Un incontro tenutosi lo scorso 15 maggio, che ha portato alla protesta del CONAPO, che già lo scorso 16 febbraio era sceso in piazza compatto sotto il Parlamento al grido di “Ci chiamano eroi ma ci danno una paga da fame“.

DISTRIBUZIONE A PIOGGIA INACCETTABILE – Come scrivono dal sindacato dei vigili del fuoco, lo sciopero della fame è successivo all’incontro per “discutere la distribuzione degli aumenti retributivi (103 milioni di euro) e delle modifiche ordinamentali indicate nella tabella riepilogativa che di Dipartimento ha emanato in conseguenza della firma del protocollo di “equa ripartizione“. Un protocollo che il CONAPO “ritiene inaccettabile in quanto prevede la distribuzione a pioggia dal 2018 a tutto il personale (amministrativi compresi) di una quota parte del bonus degli 80 euro (Renzi per sicurezza & antiterrorismo) che terminerà a fine 2017 per tutti i Corpi dello Stato per un costo di 48 milioni di euro e una serie di misure per le carriere di dirigenti e direttivi cosi rimanendo Il segretario Provinciale CONAPO, sindacato autonomo Vigili del Fuoco, Francesco Palladino, comunica che il segretario generale sta effettuando il terzo giorno di sciopero della fame in divisa davanti ai palazzi del governo romani e indossa un cartello con la scritta “vergogna” e le rivendicazioni per la categoria. I colleghi di Campobasso si uniscono alla battaglia che porta avanti con la forza e il coraggio che lo hanno contraddistinto in ogni occasione. solo 38 milioni disponibili per l’assegno di funzione che verrebbe erogato per un importo pari a circa la metà di quello delle forze di polizia, al raggiungimento di 15, 25 e 30 (o 15,22,28) anni servizio“. LA PROTESTA DEL CONAPO – Una lunga nota stampa, che riportiamo di seguito per intero, nella quale il CONAPO spiega dettagliatamente le ragioni della protesta: Il Dipartimento non ci ha fornito il dettaglio delle singole voci di aumenti retributivi e di spesa per il riordino delle carriere nonostante lo avessimo sollecitato per iscritto. Abbiamo quindi calcolato noi il dettaglio degli aumenti proposti dall’amministrazione e li abbiamo messi a confronto con le retribuzioni esistenti nelle forze di polizia racimolando i 7 milioni di euro previsti per il personale amministrativo e i 7 milioni di euro previsti per le carriere e i posti funzione del personale dirigente e direttivo.Ne sono uscite una serie di bozze di tabelle aumenti CONAPO che, seppur perfettibili in meglio dove possibile, premiano comunque tutto il personale in divisa (amministrativi esclusi al pari degli impiegati pubblici), anche coloro che hanno meno di 15 anni e non beneficeranno subito dell’assegno di funzione avranno comunque guadagno (anche pensionistico) da questa proposta, idem i direttivi che pur sparendo i posti funzione ricevono aumenti consistenti dalla medesima percentuale di equiparazione alle retribuzioni delle corrispondenti qualifiche delle forze di polizia. Tali tabelle CONAPO sono state presentate alla valutazione del Dipartimento. Durante la riunione vi sono stati interventi di tutti i sindacati che al solito hanno evidenziato tutto e il contrario di tutto, il CONAPO ha esposto tutto il proprio dissenso alla proposta presentata perché non realisticamente volta a perseguire l’equiparazione economica tra i Vigili del Fuoco e i Corpi appartenenti al Comparto Sicurezza perché prevede l’erogazione dei fondi anche al personale amministrativo, alla parte dirigenziale e per la creazione di posti da dirigente amministrativo, voci non previste all’art. 15 della bozza di decreto e che distolgono fondi per l’equiparazione. Quindi la proposta è stata rigettata in toto dal CONAPO perché l’erogazione dei fondi è largamente insufficiente a perequare l’attuale differenza tenuto conto che il comparto sicurezza beneficerà di finanziamenti pari a un miliardo e cento milioni di euro, per cui la forbice attualmente esistente si aprirà ancora di più a sfavore dei Vigili del fuoco. E’ una vergogna che dopo decenni di sperequazione non si sia colta l’occasione di perseguire realmente un percorso di perequazione stipendiale nella misura consentita dai fondi disponibili erogando tali risorse al solo personale in divisa che rischia la vita ogni giorno e che viene invece trattato come un normale dipendente d’ufficio (a meno che qualcuno non ci dimostri che anche gli amministrativi sono sottopagati rispetto agli altri impiegati del ministero dell’Interno). Da sottolineare che il Capo Dipartimento di fronte all’obiezione di alcune OO.SS. sulla ripartizione degli aumenti retributivi in conclusione di riunione ha ribadito che le stesse OO.SS. hanno previamente firmato il protocollo d’intesa di equa ripartizione (non sottoscritto dal CONAPO), per concordare il percorso di distribuzione delle risorse economiche. Come a dire: me lo avete chiesto voi di andare in questa direzione … Il Segretario Brizzi ha annunciato protesta ad iniziato subito uno sciopero della fame sino al giorno di approvazione del decreto sui vigili del fuoco per chiedere più soldi al governo per perseguire l’equiparazione agli altri corpi e per chiedere che in caso di risorse insufficienti queste vengano interamente destinate al personale in divisa vincolando i soldi a perseguire l’equiparazione. Lo sciopero della fame ha lo scopo di sollecitare il governo, gli altri sindacati e i colleghi su queste necessità.

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