#vengoconquestamiaadirvi/ Corpe de la scunsulata vecchia! Come diceva mio nonno

Non sapendo a quale Santo Votarmi, non è che sia molto credente, ho deciso di ricordare mio nonno che quando si arrabbiava in luogo della “rivisitazione precisa del calendario” usava imprecare “Corpe de la scunsulata vecchia”! la cosa bella e curiosa era che nemmeno lui sapesse di preciso cosa volesse dire, ma era bello e gli piaceva. Erano altri tempi, tempi vissuti con una religiosità diversa e la foto dell’eremo di Sant’Onofrio di Casacalenda (Sante ‘Nuofrie) ci sta bene perché in questo momento di estrema crisi sanitaria non sappiamo a cosa ed a chi votarci.

Poi, a proposito di intercalare per evitare le bestemmie, c’era una signora, tale Caterina, probabilmente Reale, che usava dire. “Mannaggia a Sante Cacchie”, che niente voleva dire, ma evitava la bestemmia.


Un inciso: mio nonno dalla signora Caterina comprò della terra e mi piace immaginare il dialogo della contrattazione: Catarì tutte ste solde so troppe, CORPE DE LA SCUNSULATA VECCHIA. Francì (Rispondeva Caterina) mannagge a Sante Cacchie, mica te la pozzo fa pagà de mene….. e così di seguito, poi l’accordo fu raggiunto e nonno comprò la terra con la benedizione della signora Caterina.


Erano tempi belli ed il rispetto era all’ennesima potenza tra i comuni mortali che zappavano la terra, ma anche gli altri, quelli a salire nell’ipotetica scala di non so cosa, era diverso per tutti. ”passano i giorni e gli anni, e se li conti anche i minuti, è triste trovarsi adulti senza essere cresciuti..:” cantava Fabernella sua bellissima canzone “Un Giudice”, ma nella realtà? Nella realtà senza andare alla ricerca delle cause, oggi parliamo degli effetti.

Oggi parliamo di come ci siamo ritrovati con le pezze al culo in piena pandemia, oggi parliamo di come sia scoppiato un sistema sanitario che notoriamente malato, nessuno ha fatto qualcosa per cercare di curarlo, guarirlo ci vorrebbero anni e soldi, ma sembra che Roma l’iniezione di “fiducia” che ha fatto per la sanità Calabrese non abbia intenzione di farla per quella molisana. E qui torna l’inefficienza della nostra pattuglia parlamentare che non ha mosso un dito per spezzare una lancia in favore del Molise. Potrebbe addirittura darsi che i comunicati che vengono pubblicati non so se arrivano sulla scrivania di Speranza. Io ho la speranza che arrivino, e mi piacerebbe avere anche la “Speranza” che qualcuno li legga.


Oggi abbiamo avuto la prova provata, con tanto riprova che i fogli di excel con i quali contavano, cercavano di contare, i contagiati, i ricoverati ed i malati, ma anche i morti ed i dimessi per Covid si sono dimostrati, volendo essere buoni, “compilati male”.

Ma SANGUE DE LA SCUNSULATA VECCHIA, come si fa a sballare i numeri dei ricoverati e, di fatto, fornire a Roma dei dati inesatti? Meglio ancora dati che davano come disponibili in Molise più posti di rianimazione rispetto a quelli effettivamente disponibili, ma utilizzabili? Roma stava tranquilla, se non superavamo il numero dei posti disponibili in rianimazione? In pratica a Roma stavano tranquilli per il Molise: non superano non hanno bisogno di niente. Tutto questo l’ho sentito in un video che gira per la rete, un video che, numeri alla mano, sconfigge e mette con le spalle al muro, si spera, chi ha prodotto sinora il report dei contagiati e dei ricoverati in rianimazione.


Mi spiego con i numeri: la Regione Molise per il mezzo dei politici (Toma) e dei tecnici (Florenzano) ha comunicato a Roma la disponibilità di 39 posti di terapia intensiva. La “disponibilità” (le virgolette sono d’obbligo) era così distribuita: 12 presso la sanità pubblica (Cardarelli) e gli altri presso strutture private. Adesso poco importa presso qual struttura.


La normativa Covid non fa partire la “cross” il trasferimento di bisognosi terapie intensive presso altre regioni, se i ricoverati i Covid ijn terapia intensiva non superano il 30% dei posti sempre in terapia intensiva. I malati covid del Molise erano sistematicamente 12 che, guarda caso, rappresentano il 30% dei posti totali (39) ed il numero complessivo dei posti in sanità pubblica. Il Problema, come ci spiega molto bene Camilla Caterina nel suo video, è che la sanità pubblica (Toma e Florenzano) non avevano avanzato richiesta ai privati per utilizzare i loro posti in terapia intensiva. Di conseguenza i privati non occupavano i posti in terapia intensiva per i malati Covid, ed i posti in sanità pubblica per i malati Covid erano dodici, tutti e dodici utilizzati, quindi nessun post per il tredicesimo malato Covid, ma nemmeno per qualche poveraccio che, per esempio, “aveva deciso” di farsi venire un infarto in piena pandemia Covid.


Tutto questo lo trovate in questo video su You tube: Video di Camilla Caterina.
Camilla non la conosco, non so chi sia, ma parla con cognizioni di causa e dopo aver scritto al Ministero della salute e ricevuta risposta. In pratica tutto quello che girava intorno ai numeri del Covid lo abbiamo scoperto con questo video.


Sembra che stamattina questo video, e forse anche la sua autrice, sia stato oggetto di discussione in Consiglio Regionale. Altro punto di riflessione: cari amici molisani se per discutere di cose tanto gravi, se per organizzare in maniera consona la lotta contro la pandemia ci dobbiamo appigliare al video di una ragazza (ragazza non per sminuire il suo lavoro, ma essendo molto giovane rispetto a me …) mi chiedo: i nostri politici, soprattutto quelli che non sono in maggioranza con Toma, cosa hanno fatto? Perché non hanno scritto loro a Roma per capire come funzionava, male, la cosa? Perché si sono limitati a fare interventi nelle aule, che siano del Molise o del Parlamento, senza scrivere un rigo al Ministro della Salute?


I parlamentari hanno erto gli scudi ideologici di fronte alla nomina di Draghi a presidente del Consiglio, ma non hanno fatto niente ed ancora di meno per il Molise. Liberissimi loro di ergere gli scudi a difesa della loro scelta, liberissimi noi di considerare chi votare la prossima volta. Sia a livello locale che nazionale.


Quindi, allo stato attuale, c’è chi rischia la vita, che rischia di morire alle porte della rianimazione perché un sono stati comunicati numeri senza senso, c’è chi rischia con la ripresa dei contagi, di non poter avere più una propria attività. Chiudono tutto non potendo fare diversamente, chiudono tutto perché, CORPE DE LA SCUNSULATA VECCHIA, non hanno prodotto un minimo di piano di prevenzione e di previsione. Allora, in virtù del fatto che ci sono migliaia di imprenditori che non sanno di che morte moriranno e che ci sono ancora “tecnici” che hanno messo dei numeri su un foglio di excel in maniera non tanto diversa da come un giocatore annoiato butterebbe le fiches sul tavolo della roulette sperando di beccare il numero buono.

CORPE DE LA SCUNSULATA VECCHIA, un novello capo scout, o una macumbera di Rio de Janeiro forse avrebbero messo meglio questi numeri.
Grazie a voi che leggete ma non grazie a chi ci sta facendo rischiare tutti i giorni di finire male. Di finire male su un foglio di excel. Quindi, con affetto e stima, statevi arrivederci e speriamo solo di non dover pronunciare un CORPE DE LA SCUNSULATA VECCHIA per crearci uno sfogo alla nostra situazione politica.


Franco di Biase

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