Tentata estorsione ai danni di una anziana: efficace la campagna di sensibilizzazion della Questura

Nella giornata del 25 gennaio una signora di 78 anni che vive a Campobasso in Via Gramsci è stata avvicinata in strada da una persona distinta, di 45 anni circa, con occhiali da vista, cappellino con visiera, presentatasi come DE ANGELIS , di professione assicuratore nonché amico del figlio. Dopo le formali presentazioni, il sedicente “Sig. De Angelis” rappresentava che il figlio della signora doveva saldare un debito con l’assicurazione, pari a 1.800 euro, e che il mancato pagamento avrebbe esposto il figlio a gravi conseguenze. Per convincere la signora che l’esigenza era reale, l’interlocutore mostrava di essere in contatto telefonico con il figlio e passava la telefonata alla donna per farsi dare assicurazioni direttamente dal figlio.

Nel corso di queste operazioni l’anziana si è insospettita, soprattutto in relazione ad una certa titubanza mostrata dall’interlocutore nel passarle il telefono. Tanto è bastato per indurre la signora a telefonare al 113 ed avvisare, con il suo cellulare, il figlio di quanto stava accadendo.

Il truffatore, vistosi scoperto, si è dato a questo punto alla fuga.

L’episodio in questione rappresenta una positiva conferma dell’utilità della campagna di sensibilizzazione ed informazione che la Questura di Campobasso, grazie alla disponibilità e sensibilità sul tema da parte degli organi di informazione, sta portando avanti con i primi significativi risultati.

Quanto narrato rappresenta una delle modalità con cui vengono perpetrate le truffe. La fantasia dei soggetti autori di tale reato non ha limiti e non bisogna abbassare la guardia.

Non bisogna infatti sottovalutare la gravità di tali reati che, aldilà del danno economico, sono in grado di minare la serenità, l’autonomia e la fiducia in sé stessi in coloro che, in relazione all’età, inevitabilmente diventano più vulnerabili, soprattutto quando vengono abiettamente sfruttati i legami affettivi tra genitori e figli.

Non esistono persone anziane esenti da tale rischio e chi è vittima di tali reati non deve farsene una colpa o sentirsi meno idoneo a continuare a vivere nella sua autonomia, sapendo che nelle Forze di Polizia troveranno disponibilità e professionalità.

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