Scuola di Formazione “Toniolo” : “Famiglia, scuola di gratuità”

“Famiglia, scuola di gratuità”è il tema del convegno organizzato dalla Scuola di Formazione all’impegno socio-politico “Giuseppe Toniolo” della diocesi di Campobasso -Bojano per il prossimo 29 gennaio 2015 alle ore 18.00 presso l’Auditorium “San Pietro Celestino” (Curia Arcivescovile) in via Mazzini , 80  a Campobasso. L’evento organizzato in collaborazione con il Forum delle Associazioni Familiari del Molise e il Movimento Cristiano Lavoratori, vedrà la partecipazione di  rappresentanti delle Istituzioni, delle Associazioni, Gruppi e Movimenti e delle organizzazioni di categoria. Concluderà i lavori Mons. GianCarlo Bregantini, Arcivescovo e Presidente della Commissione Episcopale CEI per i Problemi Sociali, il Lavoro le Giustizia la Pace e la Salvaguardia del Creato.
Le  parole, a braccio,  che Papa Francesco ha donato al Molise il 5 luglio,  saranno la “traccia” della discussione: “Forse è giunto il momento di domandarci se quella di lavorare alla domenica è una vera libertà” – “ Per favore “perdete tempo” con i vostri   Bambini“ “La crisi attuale, prima che economica, è valoriale e relazionale, e ci impone di ripensare le nostre relazioni nell’ottica di gratuità, misericordia e comunione” dichiara Antonio Chiatto Direttore della Scuola Toniolo di Campobasso.  “Gratuità e comunione, peraltro, sono “sorelle” della solidarietà, che, oltre ad essere principio fondante del Magistero Sociale della Chiesa, lo è pure della nostra Costituzione: in un momento in cui il primato dell’economia sembra dominare la vita pubblica del nostro Paese, vogliamo riflettere sui pilastri che possono portare ad un positivo rinnovamento del nostro vivere insieme; dobbiamo ripartire dalla famiglia, cellula fondamentale della società, dalla gratuità, dalla condivisione, dall’attenzione agli ultimi, come ci ha ricordato sin dall’inizio del suo ministero petrino papa Francesco”.
L’incontro tematico sarà anche occasione per affrontare la questione relativa alle aperture domenicali. Il lavoro domenicale  si traduce in una forma di ingiustizia dove i figli  si sentono privati  della presenza dei loro  genitori. Ma il riposo assume anche  un significato antropologico, necessario per il recupero.  Questa battaglia- dichiarano i promotori –  non è una battaglia confessionale ma una posizione che raccoglie una convergenza di consensi ampia, che travalica l’ambiente “Cattolico”. Se col lavoro la famiglia acquista dignità, col giorno di festa acquista gratuità.. Senza gratuità l’uomo resta schiacciato dal lavoro, ridotto alla dimensione economica.

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