Sono 100 i capi scout che, zaino in spalla, partiranno dal Molise per la Route 2024 che si tiene a Verona dal 22 al 25 agosto. Qui più di 18mila capi scout dell’AGESCI (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani) parteciperanno all’incontro nazionale a Villa Buri. L’iniziativa, di portata eccezionale dato che le Route nazionali precedenti si sono tenute nel 1979 a Bedonia (Parma) e nel 1997 ai Piani di Verteglia (Avellino), avviene nel 50esimo anno dalla fondazione dell’AGESCI che risale al 1974: cinquant’anni nei quali le capo e i capi scout si appassionano alla bellezza del servizio e accompagnano le nuove generazioni alla realizzazione di sé come uomini e donne, attraverso il gioco, l’avventura e la strada.
La manifestazione sarà un grande momento di riflessione collettiva: quattro giorni per partecipare a oltre 60 tra incontri, approfondimenti, attività di formazione e dibattiti, con lo scopo di analizzare la realtà delle nuove generazioni e definire le sfide e il percorso dell’Associazione per i prossimi anni, alla luce della maggiore complessità del mondo in cui viviamo. Collante dell’edizione 2024 è il tema della felicità, che rappresenta oggi una scelta politica forte, controcorrente rispetto al negativismo e ai segnali di crisi e sfiducia, e che ritorna anche nel titolo di questo appuntamento: ‘Generazioni di felicità’.
“Numerosi sono gli obiettivi di questo incontro – hanno dichiarato Roberta Vincini e Francesco Scoppola, Presidenti del Comitato nazionale AGESCI – Dal coinvolgere i capi dell’Associazione in un’esperienza motivante che possa regalare un tempo di qualità e nuovi contenuti per l’educazione; all’offrire un’occasione unica di confronto sugli orientamenti educativi e sociali attuali; dal valorizzare il contributo dei 50 anni di storia dell’AGESCI e posizionare l’Associazione nella società e nella Chiesa come attore importante di cambiamento nel presente all’identificazione di nuove risposte, nuovi equilibri e nuovi assetti di fronte alle sfide educative attuali”.
Organizzare un evento di 4 giorni per oltre 18mila persone comporta sfide logistiche e organizzative molto importanti, che saranno tutte portate avanti all’insegna della sostenibilità, sia dal punto di vista economico – grazie a campagne specifiche di fundraising e crowdfunding – sia dal punto di vista ambientale, attraverso una progettazione accurata di ogni singola scelta, soprattutto in termini di mobilità delle persone e di trasporto dei materiali. L’85% dei capi infatti raggiungerà Verona viaggiando in treno, con un risparmio di emissioni di CO2 del 70% circa rispetto ad altri mezzi di trasporto. Anche la scelta dei pasti serviti, provenienti da una dieta vegetariana, insieme all’utilizzo di stoviglie biodegradabili, contribuirà a contenere l’impronta carbonica che sarà generata dall’evento. E’ stato previsto poi di sostenere i progetti di salvaguardia e cura dei boschi, che contribuiranno a generare un impatto positivo in termini di compensazione delle emissioni residue. Oltre ai 18mila partecipanti, sono previsti anche oltre 500 volontari, il cosiddetto Tangram Team, capi ancora in servizio ed ex soci che metteranno a disposizione il proprio tempo e i propri talenti per rendere l’esperienza unica.
Tanti gli ospiti d’eccezione, tra questi, Fra Paolo Benanti, presidente della Commissione sull’intelligenza artificiale della Presidenza del Consiglio dei ministri, e il direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini. Non mancheranno gli esponenti della cultura, dalla regista e sceneggiatrice Alice Rohrwacher alla rettrice della Scuola di Sant’Anna di Pisa, Sabina Nuti, fino agli scrittori Fabio Geda ed Enrico Brizzi. Molto presente anche l’associazionismo da Emergency a Libera con Don Luigi Ciotti, poi Mario Giro della Comunità di Sant’Egidio e Rosario Maria Gianluca Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana.