Rami e radici tranciate, l’ “Operazione Cantiere Selvaggio” imperversa in città, verde pubblico ancora mortificato

Pubblichiamo il post di Simone Cretella, scritto su profilo Facebook,  in merito alla situazione del verde pubblico a Campobasso.
Qualche giorno fa, in prossimità del piazzale ai piedi della collina di San Giovannello sono stati effettuati degli scavi per permettere il passaggio di cavi e condotte proprio in prossimità delle bellissime alberature che costeggiano via Colle colle delle Api. Nessuna cartellonistica di cantiere ha consentito di risalire alla natura dei di lavori effettuati nè alla ditta esecutrice, informazioni che per legge dovrebbero essere ben esposte e visibili sulla recinzione dello stesso cantiere.
Gravi i danni procurati alle piante, con molti rami spezzati, presumibilmente dal braccio della ruspa che ha effettuato lo scavo, ma soprattutto tante radici strappate di netto, in totale disprezzo del vigente regolamento del Verde Pubblico.
L’articolo 28 dello stesso regolamento, dispone infatti il “divieto assoluto di scavo con mezzi meccanici nelle aree di pertinenza degli alberi al fine di
tutelare l’integrità degli apparati radicali; in tali zone sono permessi gli
scavi a mano o con aspiratore a risucchio, a condizione di non danneggiare le
radici, il colletto ed il fusto delle piante”; ancora più esplicito l’articolo 29 che specifica che “Gli scavi per la posa in opera d’impiantistica tecnologica interrata devono osservare distanze e precauzioni tali da non danneggiare gli apparati radicali. e che le radici dovranno essere sottopassate con le tubazioni mediante lavorazioni a mano senza provocare ferite”.
Un regolamento, quello per il Verde pubblico cittadino, costato mesi e mesi di lavoro (e diverse migliaia di euro…) della competente commissione consiliare, ma di cui nessuno conosce l’esistenza e, soprattutto, nessuno ne dispone l’osservanza, in primis l’amministrazione con le strutture e gli organi deputati al controllo.
A cosa serve quindi elaborare e promulgare un regolamento se non si è capaci, o non si vuole, farlo rispettare?
E non è certo questo il primo episodio, dall’entrata in vigore del regolamento (maggio 2017), che in città si riscontrano episodi in aperto contrasto con lo stesso (basti pensare ad alcune potature o abbattimenti indiscriminati, le installazioni in villa Musenga, le luminarie ancorate alle alberature, ecc…), senza però che nessuno sia in grado o abbia voglia di intervenire e sanzionare i responsabili degli abusi. (Simone Cretella)

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