Protezione civile: assunzioni appartenenti a categorie protette. Controlli e sanzioni

A seguito di approfonditi accertamenti svolti dalla Polizia di Stato in ordine all’assunzione nel 2013 presso l’Agenzia Regionale di Protezione Civile del Molise di 15 soggetti dichiaratisi di appartenere alle c.d.  “categorie protette” (invalidi, figli di invalidi caduti per servizio ecc..), la Squadra Mobile aveva richiesto alla Direzione territoriale del Lavoro di Campobasso di svolgere i necessari accertamenti e, qualora rilevate, applicare le sanzioni in ordine alla possibile violazione della normativa di cui alla legge 68/1999 relativamente alla mancata osservanza della procedura imposta dalla legge per l’assunzione nella pubblica amministrazione di persone a “collocamento mirato”, cioè per l’appunto aventi titolo a fruire dell’assunzione quali “categorie protette”.
Peraltro, sempre all’esito dei predetti accertamenti della Squadra Mobile, l’attuale Direttore dell’Agenzia di Protezione Civile aveva avviato i procedimenti amministrativi per la decadenza dalla graduatoria del concorso pubblico del 2012, di n. 4 soggetti non aventi titolo all’assunzione per l’appunto quali “categorie protette”.
Con verbale di accertamento amministrativo notificato agli interessati, il Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Campobasso, dipendente della Direzione Territoriale del Lavoro del Capoluogo, ha contestato in proprio agli ultimi cinque direttori dell’Agenzia di Protezione Civile la somma complessiva di circa euro settantamila per gli omessi adempimenti assuntivi dal 2012 ad oggi previsti dalla Legge 68/99.
All’esito delle verifiche, l’Ispettorato del Lavoro di Campobasso, in considerazione di quanto accertato in merito all’omessa procedura prevista dalla Legge 68/99 per l’assunzione di soggetti disabili con il requisito della scuola dell’obbligo e l’omesso invio del prospetto informativo rispettivamente per la consistenza organica riferita 31 dicembre dell’anno 2012 e dell’anno 2013, ha ritenuto scoperta la quota d’obbligo da parte dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, procedendo ad elevare le sanzioni amministrative di cui si è detto.

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