Processione Venerdì Santo, preghiera del detenuto e sosta al carcere di Campobasso

La processione dell’Addolorata e del Cristo morto, come tradizione vuole, è partita alle ore 18:00 dalla chiesa di santa Maria della Croce, nel borgo storico di Campobasso. Lungo l’itinerario, tappa d’obbligo è la sosta dinanzi alla Casa Circondariale di Campobasso, alle ore 19.30 circa,  durante la quale un detenuto (ex art.21) ha recitato sul piazzale antistante la “preghiera del detenuto alla Vergine Addolorata”. Sul piazzale presenti, inoltre,  la Direttrice dell’amministrazione DAP, dott.ssa Irma Civitareale, il Comandante della PP dott. Ettore Tomassi assieme agli agenti, il cappellano don Pasquale D’Elia, il personale dell’area educativa, le associazioni di volontariato e le cooperative sociali. 

Presiede la processione e il discorso dinanzi all’Istituto Penitenziario, l’arcivescovo di Campobasso – Boiano, mons. GianCarlo Bregantini.  

Di seguito la preghiera del detenuto:

«Cara Addolorata Maria madre nostra,

Tu che tutto vedi e conosci, Tu che unita in eterno al Tuo figlio Gesù, morto e risosto per noi, leggi nei nostri cuori,

Tu che conosci dolori e sofferenze di tutti noi, sai quanto è difficile la nostra condizione e il nostro vivere quotidiano, lontani dai nostri cari e timorosi, a volte, di non riuscire a vedere il volto Tuo e quello di Tuo figlio Gesù.

Aiutaci a portare ogni giorno la nostra croce con la pace nel cuore, aiutaci a comprendere i nostri errori e a trovare la forza per riprendere un cammino sereno ed onesto fondato sulla legalità.

Con cuore contrito e spezzato o Santa madre di Dio a te ci rivolgiamo e, umilmente, ti imploriamo: fa che le nostre sofferenze non siano vane, a te ci affidiamo perché mai si è udito che un tuo figlio non sia stato ascoltato.

Certi del tuo amore, ti preghiamo di ottenere misericordia da Tuo figlio per noi, di aiutarci a trovare la luce di Dio, la Sua grazia e a sentire ogni giorno la forza del Suo amore ispirati da sentimenti di mitezza ed umiltà.

Sostieni e rendi sempre autentico il nostro desiderio di contribuire alla costruzione del bene comune attraverso azioni riparatorie in favore della comunità esterna, che possano riscattare le nostre colpe. Donaci la pace del cuore, l’amore vicendevole e la fraterna comunione sorretti dalla tua grazia.

Aiutaci madre addolorata a sopportare le fatiche della vita, a vincere la tristezza e il malumore e a superare ogni circostanza che provoca divisione.

Custodiscici nel tuo cuore addolorato e fa che il nostro cammino sia sempre illuminato e accompagnato dal tuo amore materno»     

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