Presentato il progetto del circolo Legambiente “Socialorto”

E’ stato presentato questa mattina il progetto “Socialorto”, nato dalla collaborazione tra il Circolo Legambiente di Campobasso, il Comune di Campobasso e l’A.S.P. “Don Carlo Pistilli” di Campobasso, avente come duplice scopo, da un lato, quello di favorire -tramite azioni rivolte ad una maggiore consapevolezza degli equilibri ambientali- l’occupazione attiva dei cittadini anziani autonomi e in buone condizioni di salute ospiti della casa, dall’altro, quello di consentire lo scambio inter-generazionale, in favore della coesione sociale. Il progetto, finanziato con i fondi dell’otto per mille della tavola valdese, si allinea con il filone dell’agricoltura sociale che ha trovato terreno fertile anche in Italia: le esperienze nate negli ultimi 10 anni hanno puntato ad integrare la produzione agricola con i servizi culturali, sociali, educativi, assistenziali, sanitari, formativi e occupazionali a vantaggio della popolazione anziana o anche di categorie svantaggiate: gli orti sociali nascono ovunque con lo scopo di impegnare i cittadini della terza età, persone diversamente abili e per persone disagiate al fine di evitare il loro isolamento sociale e incentivare i momenti di socializzazione e di incontro.

“L’obiettivo principale del progetto – ha dichiarato Andrea De Marco, responsabile del progetto – è quello di favorire il reinserimento terapeutico di soggetti svantaggiati nella comunità e, al contempo, mediante la coltivazione di un orto biologico,  produrre beni di elevata qualità organolettica. I principali destinatari saranno gli ospiti dell’A.S.P. “Don Carlo Pistilli” di Campobasso e i ragazzi dell’ Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni del Molise (USSM) di Campobasso.”

“ La coltivazione degli orti permette a soggetti con problemi di esclusione sociale di sentirsi utili e attivi all’interno della comunità, poiché costituisce un’occasione di incontro, di socializzazione e di partecipazione a momenti ricreativi in gruppo. – ha affermato Giuseppe Faioli, Presidente del Circolo Legambiente E. Cirese – In questo contesto il progetto ha l’obiettivo di coinvolgere alcuni anziani della casa di riposo con l’intento di esplorare e di riscoprire l’ambiente utilizzando i cinque sensi, riprodurre il ciclo della vita della natura, dal seme al frutto, utilizzando una parte del giardino prospiciente la struttura residenziale, messa a disposizione dal Comune di Campobasso”, ha continuato Faioli.

Il Presidente dell’ A.S.P. “Don Carlo Pistilli” Angelo Cristofaro durante la conferenza stampa ha dichiarato di  “Essere particolarmente orgoglioso della realizzazione di quest’ orto riconducibile all’agricoltura sociale, tematica che negli ultimi anni si sta diffondendo particolarmente.” Secondo Cristofaro “Lo scopo di questo progetto è quello di consentire a persone provate da forme di diverso svantaggio di avere un’opportunità di  sfruttare le proprie capacità residue e di dare un NUOVO significato alla propria vita grazie ad appositi percorsi educativi e riabilitativi. Mi auguro che questo progetto possa decollare anche in altre realtà su tutto il territorio regionale.” ha poi concluso.

Il progetto si arricchisce con il coinvolgimento del Prof. Antonio De Cristofaro, titolare della cattedra di Controllo biologico e integrato dell’Università degli Studi del Molise e dei suoi studenti, al fine avvicinare generazioni così distanti tra loro e consentire la trasmissione di conoscenze, attività, di valori e di esperienze tra generazioni. Secondo De Cristofaro “Da sottolineare, oltre al fatto che l’esperienza dell’orto sociale di Socialorto sia una delle prime ti questo genere fatte in regione, c’è che l’orto sarà coltivato secondo i criteri dell’agricoltura biologica e la pratica della lotta integrata”. Il progetto prevede inoltre la concessione di un una borsa di studio, finanziata con i fondi dell’otto per mille della tavola valdese, del valore di 3mila euro avente come tema attività di documentazione e studio finalizzata a fornire assistenza tecnica per la coltivazione di un orto biologico. Tutta la documentazione riguardante la borsa di studio è scaricabile dal sito www.legambientecircolocb.eu.

Il progetto in gestazione permetterà di sperimentare forme di socializzazione alternative a quelle attualmente presenti sul territorio grazie al confronto inter-generazionale: dall’anziano che ricorda le pratiche agricole e i sapori che ha conosciuto nel suo percorso di vita, fino allo studente che diventa a sua volta formatore e conducente nella pratica orticola. Da qui grazie alla collaborazione attiva con l’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni (USSM) il progetto darà la possibilità a due minori sottoposti a provvedimenti giudiziari, grazie alle borse lavoro, di rendersi utili alla comunità e, nel frattempo, di imparare pratiche quali la coltivazione dell’orto, che, al giorno d’oggi, stanno andando in disuso tra le nuove generazioni. “L’ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni del Molise esprime grato apprezzamento per un’iniziativa lodevole sotto molti aspetti: innanzitutto mette in contatto due mondi vitali spesso problematici, quello degli anziani e quello dei giovani e lo fa su un “terreno” , letteralmente, concretamente e simbolicamente vitale esso stesso, quello della natura, della terra, appunto. Sentiamo di dovere un particolare ringraziamento a chi ha voluto coinvolgere proprio i nostri ragazzi e ci auguriamo che altri vogliano seguirne l’esempio, dal momento che nel Molise  – anche se molti ancora non lo sanno e altri non lo ammettono – è ancora scarsa  l’attenzione al disagio dei giovani, un fenomeno sottostimato ma sempre crescente e via via più complesso. – ha dichiarato Loredana Grieco, direttrice dell’USSM. – E’ importante anche precisare che se questa è l’ occasione più visibile di collaborazione tra Legambiente e il Dipartimento della Giustizia Minorile, un legame tra questi due autorevoli Enti c’è da tempo e si è formato attraverso la silenziosa ma efficace operatività delle persone che vi lavorano con competenza e dedizione.”

Proprio le finalità inclusive ed il patto inter-generazionale sul quale si vuole scommettere hanno trovato la piena e fattiva adesione del Comune di Campobasso, che, per la realizzazione del progetto “Socialorto” mette a disposizione del circolo Cirese, per tutta la durata del progetto, mediante cessione in comodato d’uso gratuito, l’area verde di Sua proprietà, prospiciente la residenza per anziani, affidata al circolo per la realizzazione, gestione e coltivazione dell’orto biologico, allo scopo di favorire il recupero e la diffusione di conoscenze e tecniche naturali di coltivazione. “Il progetto risponde a pieno alla volontà dell’Amministrazione comunale di favorire una rinnovata coesione sociale e l’impegno attivo e coordinato di tutte le migliori energie del territorio,  con l’obiettivo dichiarato di attuare politiche attive di inclusione, in favore di minori, anziani e di tutte quelle fasce di popolazione a più alto rischio di marginalità – ha affermato l’Assessore alle Politiche per il Sociale del Comune di Campobasso,  Alessandra Salvatore” “L’esperienza degli orti sociali, già da tempo consolidata in altre realtà regionali, viene inaugurata con questo progetto ma avrà, nel prossimo futuro, seguito ulteriore, non appena, concluso il lavoro di censimento delle aree verdi e dei terreni comunali, in corso da alcuni mesi, verranno individuate aree idonee alla realizzazione degli orti sociali”.

Il progetto sarà esteso a tutte quelle persone e associazioni del quartiere, che vogliano collaborare alla realizzazione dell’orto sociale in modo da creare una intesa collaborativa tra gli stessi e gli ospiti della casa. Un modo per far interagire e confrontare persone che vivono realtà e condizioni di vita diverse. In un momento successivo, si procederà anche a coinvolgere le scuole del quartiere attraverso una giornata educativa da svolgere in concomitanza con la Festa dell’albero, in cui oltre a riqualificare la zona, si procederà alla piantumazione di alberi da frutto. Nella stessa giornata sarà allestita una mostra fotografica nella casa di riposo, rivolta anche a chiunque fosse interessato a conoscere i vari step del lavoro fatto.

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